Celestini: meritavamo la vittoria
Soddisfazione per il punto conquistato ma anche rammarico per le due traverse che hanno impedito al Lugano di passare contro la Dinamo Kiev. Specie il legno colpito di testa a pochi minuti dal termine da Maric avrebbe potuto risultare decisivo. Nei corridoi del Kybunpark staff e giocatori bianconeri non nascondono un pizzico di delusione. Hanno tenuto testa alla squadra probabilmente più forte del girone e anzi sono andati vicinissimi alla vittoria.
Fabio Celestini (TiPress) elogia la prestazione dei suoi ragazzi “sia a livello difensivo sia offensivo, ci siamo creati parecchie azioni da gol, abbiamo sempre cercato di ripartire senza tradire la nostra identità. Hanno lottato con grande intensità disputando una vera partita da Europa League, posso solo essere soddisfatto della prestazione e orgoglioso dei miei giocatori.”
-Alla vigilia aveva detto se non è possibile vincere che si ottenga almeno il pareggio…
“Ci vorrebbe qualche vittoria però, ancora oggi abbiamo colpito due pali. Nel primo tempo meritavamo certamente di passare in vantaggio visti i 25 minuti che abbiamo fatto, poi nel finale c’è stata quella traversa che ci avrebbe probabilmente dato la vittoria. Ma se non si segna non si vince, però quando i ragazzi fanno queste prestazioni è sempre importante non perdere perché anche se il sapore in bocca è amarognolo non è mai paragonabile a quello di una sc confitta”.
-In campionato mostrate più ombre che luci e in Europa al contrario più luci, come si spiega questo fatto. E’ l’aria continentale che vi fa bene?
“Non saprei, difficile dirlo. Comunque continuo a dire che in campionato la squadra ha fatto buonissime prestazioni, se avessimo tre o quattro punti in più (e li meritavamo) non si starebbe qui a rimettere in discussione tutto quello che si è fatto in dieci mesi. Alla fine a ben guardare abbiamo sbagliato una partita in Coppa svizzera e il match di domenica scorso con lo Xamax dove a livello nervoso eravamo un po’ scarichi. Però ricordo il secondo tempo di Lucerna, la prestazione a Ginevra e molti altri match. Poi è vero che facciamo fatica a segnare e quindi a fare risultato, questo lo si può ammettere. ma a livello di contenuto è una squadra che cerca sempre di giocare e talvolta l’ha fatto molto bene.”
-In Europa League YB, Basilea e Lugano riescono a far bene perché il campionato svizzero è quello, assieme alla Bundesliga, nel quale si corre di più?
“Anche da questo punto di vista la mia squadra si comporta in modo eccezionale; tutti i nostri secondi tempi sono di un grandissimo spessore fisico. Come dico sempre si corre con la testa più che con le gambe e da questo punto di vista i ragazzi sono eccezionali. Stanno spendendo tantissime energie e sottolineiamo che il campionato svizzero non è facile per niente, è un torneo molto fisico dove le squadre pressano moltissimo e non ti lasciano giocare. Quindi quando andiamo in Europa siamo abituati ad affrontare squadre forti, non è che contro Basilea, YB, Zurigo e San Gallo non vi siano avversari importanti sul piano fisico, anzi. A livello tecnico naturalmente in Europa c’è qualcosa in più”.
-Un solo gol nelle ultime sei partite è pochissimo: che spiegazioni si da?
“Non lo so, sono preoccupato quando la mia squadra non arriva nell’area avversaria e non si crea occasioni. Contro il Servette ci siamo creati decine di opportunità, oggi nei primi 25′ siamo arrivati al tiro da posizioni favorevoli tre o quattro volte, contro il Lucerna abbiamo tirato 20 volte in un solo tempo, contro il Sion si è giocato a una porta sola, contro il Thun la stessa cosa, a Basilea abbiamo sbagliato a cinque metri dalla porta. Quindi non è che non arriviamo in zona gol, è che non la mettiamo dentro e questo momento sta diventando lungo. Dobbiamo continuare ad avere fiducia perché questa situazione potrebbe demoralizzare la squadra, ma anche oggi si è visto che i giocatori ci credono e cercano il gol continuamente. Sono sicuro che arriverà”.