Celestini: contro lo Zurigo svolta stagionale

Celestini: contro lo Zurigo svolta stagionale

Venerdรฌ alle 20 a Cornaredo il Lugano ospita lo Zurigo per la trentesima giornata del campionato Raiffeisen Super League. L’allenamento di rifinitura i bianconeri lo hanno effettuato giovedรฌ mattina sul terreno principale. Al termine Fabio Celestini ha incontrato i giornalisti riferendo innanzitutto sui giocatori a disposizione. “Rispetto alla partita contro il Sion recuperiamo Bottani, Baumann e Maric. Sono ancora infortunati e quindi non convocabili: Piccinocchi e Macek.”

-Come ha lavorato la squadra dopo la gara con i vallesani, altra occasione persa per conquistare tre punti in casa?

Come tutte le settimane nel 2019, con grande determinazione ed entusiasmo, sapendo che stiamo facendo bene e che sono tante partite che otteniamo risultati positivi. Ci manca qualcosina in casa per la posta piena ma siamo lรฌ, competitivi e con lo spirito giusto; domani dovremo metterlo in campo perchรฉ anche lo Zurigo ha bisogno di vincere. Noi dobbiamo fare i tre punti perchรฉ รจ troppo che non vinciamo a Cornaredo ma anche per dare un valore ai pareggi delle scorse settimane. Sono pur sempre punti conquistati contro Basilea, Sion e le due squadre che stanno giรน (Xamax e GC) contro le quali non รจ facile fare risultato di questi tempi. Quindi per noi sono stati quattro pareggi importantissimi e se riuscissimo a battere lo Zurigo tutto avrebbe un senso. Ci sono piccole svolte durante una stagione e la gara di domani sera potrebbe essere una di queste”.

-Come presentiamo il match contro gli zurighesi: nelle tre sfide di questa stagione, non avete mai subito gol ma ne avete messi a segno solo due. Ci possiamo aspettare una partita sulla falsariga delle precedenti?

“Piรน o meno sรฌ perchรฉ lo Zurigo รจ da inizio anno che gioca in questo modo, chiuso dietro e cercando di ripartire anche senza Ceesay e Kololli. Noi la nostra identitร  l’abbiamo chiara, ci si puรฒ aspettare quindi  una delle solite gare tra Lugano e Zurigo. Loro hanno giocato a 3, a 4 o a 5, vedremo domani. Ci siamo concentrati soprattutto su quello che dovremo fare noi in campo.”

-Sono settimane ormai che si parla di sfida importante e cruciale per togliersi dal basso e guardare verso l’alto. Pesa questa circostanza nella testa dei giocatori?

“Non direi, alla fine siamo lรฌ da sempre, sappiamo com’รจ. Noi siamo abituati a lottare mentre squadre come Zurigo e Lucerna, che si consideravano salve, alla fine sono invischiate nella lotta per evitare lo spareggio. Noi abbiamo 12 punti piรน la differenza reti di vantaggio sull’ultimo. Il problema รจ che lo Xamax sta viaggiando a un ritmo  impressionante, ha conquistato 16 punti nel 2019 e sono tanti, non รจ certo una media da fondo classifica. Chiaramente ci tiene tutti sul chi va lร , non solo noi ma persino il Thun che era in zona Champions e ora รจ lรฌ a soffrire con le altre. E’ un campionato stranissimo e potrebbe quasi succedere che all’ultima giornata se vinci vai in Europa e se perdi affronti la seconda di Challenge League.”

-Par di capire che questa formula a dieci non ti piace?

“No anche perchรฉ si afferma di voler dar spazio ai giovani ma con la pressione  della possibile retrocessione anche quando sei quinto, come fai a lanciare ragazzi nati nel 2000? Le societร  hanno budget importanti e non possono rischiare. L’interesse per gli spettatori rimarrร  notevole, ma altri aspetti vengono sacrificati: pensiamo che ci sono club che faticano ad arrivare a fine stagione, sono sotto pressione per le licenze e fino all’ultimo non sanno dove giocheranno l’anno successivo. Che programmazione puoi fare se anche il quinto rischia di scendere?”

-Saresti per allargare la Super League?

“Sรฌ ritengo che un Losanna, un Servette o un Aaarau possano giocare tranquillamente in SL. Poi bisogna trovare la formula giusta. Non mi piace che nel campionato a dieci, giร  di per sรฉ difficile ed equilibrato, sia stato introdotto anche lo spareggio. Allora torniamo al passato con i primi sei che fanno il girone per il titolo e le altre che con le prime quattro di Challenge League si giocano la permanenza/promozione. Non mi sembra giusto che non ci sia mai un centro classifica stabile nel quale si possa programmare il futuro. Chi รจ in Europa dovrebbe sapere che non rischia di retrocedere, invece da noi non รฉ cosรฌ. “

-Come si evitano i gol su errori individuali?

“Se lo sapessi sarei giร  intervenuto da tempo visto che di reti evitabili in questo campionato ne abbiamo subite parecchie. Non so se รจ questione di concentrazione o di cura dei dettagli, a sbagliare  non รจ un  solo giocatore o reparto. Sono tanti fattori: c’รจ stato un momento nel quale questi errori non li abbiamo commessi e le partite le abbiamo vinte.  Contro Basilea e Sion sono tornati ma non abbiamo perso, anche questi sono segnali positivi.  In precedenza gli errori li pagavamo con i tre punti, ora non piรน. A parte parlare con i ragazzi dando loro fiducia e rendendoli attenti sulla necessitร  di essere concentrati su ogni pallone che puรฒ farci vincere o perdere la partita, non possiamo fare altro.”

-Hai tanta pazienta: un altro tecnico li avrebbe sbranati?

“Non รจ il mio modo di essere. Io accetto gli errori, sono il primo a commetterne. Chiaramente  se uno ripete gli sbagli lo tolgo dalla squadra, ma nessuno lo fa apposta, ci restano male anche loro, devo accettare gli sbagli e cercare di fare in modo che non si ripetano.”

-Si sottolineano gli sbagli difensivi ma nel calcio ci stanno, basterebbe che davanti si sfruttassero  le occasioni che vengono create.

“E’ vero. In questo momento potremmo recriminare su tutti i gol che sbagliamo. Tutto si equilibra comunque. A Lucerna abbiamo sofferto mezzora poi con tre tiri abbiamo realizzato altrettante reti. A Zurigo siamo stati abbastanza cinici, poi abbiamo difensivo il vantaggio in dieci contro undici. A San Gallo abbiamo fatto bene; adesso  dopo la pausa internazionale fatichiamo un po’ ad andare in vantaggio. Perรฒ se non si perde la lettura deve essere positiva, qualche mese fa almeno la metร  di questi pareggi sarebbero stati delle sconfitte. Invece i due punti recenti ci hanno issato al sesto posto.”

-Non riuscite ad andare in vantaggio forse per il timore di subire il gol avversario?

“Non credo, sono momenti ed episodi. A San Gallo su una respinta segniamo e contro il Sion il piattone di Junior va fuori. Ma le occasioni ce le creiamo. Comunque dopo essere passati in svantaggio domenica ci siamo creati tre o quattro occasioni per fare non solo il 2-1 ma il 3 o 4 a uno. Questo significa che la reazione della squadra รจ stata eccezionale, solo che le palle non entrano ma dobbiamo proseguire su questa strada, non sempre i palloni usciranno. La determinazione deve essere la stessa e gli episodi torneranno a nostro favore.”

-C’รจ differenza comunque tra Cornaredo e le partite in trasferta?

“Puรฒ darsi che fuori casa, quando sbagliamo un passaggio o fatichiamo a passare, non ci sia problema. A Cornaredo senti la reazione della gente e magari sullo zero a zero ti innervosisci. Per questo รจ importante passare in vantaggio. La squadra le fa le partite anche e soprattutto in casa ma magari con un pizzico in meno di tranquillitร  specie quando non riesci a passare”.

-A livello di attaccanti, Junior sembra il piรน costante e ciรฒ non รจ scontato da un elemento eclettico e artista. Come lo spieghi?

“Alex Gerndt continua a fornire un contributo di gol e assist pesanti. Stiamo lavorando su tutti i ragazzi, l’unico che partecipa meno -e mi dispiace- รจ Fazliu. Anche Junior ha bisogno di stare tranquillo e di essere a proprio agio anche se sbaglia un dribbling. Tutte le punte,  compresi Sadiku e Bottani, sanno cosa chiedo e che hanno diritto di sbagliare. E loro mi ridanno la fiducia, fanno un lavoro difensivo importantissimo.”

-Tornando su Junior, ammesso che in estate venga ceduto in che calcio lo vedresti bene?

” Per me puรฒ giocare ovunque. Chiaramente un artista come lui in Spagna troverebbe terreno fertile, anche perchรฉ gli spazi sono maggiori e il modo di vivere il calcio assomiglia maggiormente a quello brasiliano rispetto ad esempio al Nord della Francia. Con la velocitร  e l’esplosivitร  che ha Carlinhos potrebbe trovarsi bene anche in Inghilterra con difese piรน aperte. In Italia forse sarebbe piรน dura anche se ogni tecnico vorrebbe avere un Junior che puรฒ liberarsi di due o tre avversari e segnare una rete come quella contro il Sion. Glielo dico sempre a fine partita: se fossi venuto a vederti ti prenderei o no. Non importa solo il gol, ma il complesso dei novanta minuti, la partecipazione al gioco difensivo, eccetera. Solo due giocatori al mondo possono non sacrificarsi per la squadra ma fanno 60 gol a stagione. Tutti gli altri devono anche difendere. Ci sono state partite nelle quali Junior non ha segnato ma alla fine gli ho detto: “oggi se fossi stato un osservatore ti avrei preso”. Se in piรน segna anche lo ingaggerei a occhi chiusi. Il suo progresso in questi mesi รจ stato quello di essere diventato un giocatore globale, maturo. Poi se potrร  restare a Lugano tanto meglio…anche se giocare davanti a 40 o 50 mila persone รจ un altro sport fondamentalmente.”

 

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