Legia - Lugano

Appuntamento con la storia onorato

Una serata da incorniciare per il Lugano, che vince nel temuto Marshall Józef Piłsudski’s Municipal Stadium con una prestazione di cuore, grinta e maturità. Sotto dopo soli 11 minuti, i bianconeri ribaltano il risultato grazie a una grande prova collettiva, vincendo 2-1 contro il Legia Varsavia, squadra imbattuta in Conference League fino a questa partita. Ora la squadra di Croci-Torti guarda con fiducia all’ultimo appuntamento della League Phase contro il Pafos, con la qualificazione agli ottavi a distanza di un punto.

Pre-partita

Il match tra Legia Warszawa e FC Lugano prometteva scintille sin dall’inizio. I bianconeri arrivano all’appuntamento con un bilancio di 4 vittorie e 1 sconfitta nelle ultime 5 gare, mentre il Legia vanta un impressionante record in Conference League, senza aver subito reti ne sconfitte, e con 8 vittorie nelle ultime 10 partite casalinghe.

Tra le note di giornata, spicca il traguardo personale di Mahmoud Belhadj, che festeggia la sua 100ª presenza con la maglia dell’FC Lugano. La partita si apre con una spettacolare coreografia dei tifosi del Legia e un minuto di silenzio in ricordo della leggenda Lucjan Brychczy.

Equilibrio e carattere bianconero

Grande personalità nei primi minuti di gioco per il Lugano, che gestisce il possesso con maturità. Come da tradizione, il Legia Varsavia preferisce attendere gli avversari, forte di una media di possesso palla del 43%, per colpire in contropiede. Ed è proprio su una rapida ripartenza al 6° minuto che i padroni di casa creano la prima occasione della gara.

Nei primi dieci minuti, i bianconeri dominano il possesso palla con un impressionante 80%, ma faticano a trovare spazi utili nell’area avversaria. Al 11° minuto, il Legia si accende improvvisamente sulla fascia destra: Gual colpisce l’asta e, sulla ribattuta, Morishita non perdona, siglando l’1-0 e facendo esplodere i quasi 30’000 spettatori presenti allo stadio.

Reazione del Lugano

La prima vera occasione per i bianconeri arriva al 19° minuto, con un tiro da fuori area di Bislimi che impegna il portiere avversario. Poco dopo, anche Papadopoulos cerca la rete senza fortuna. 

Al 24° minuto, è il turno di Anto Grgic, che tenta la conclusione da fuori area dopo un’azione insistita, ma senza riuscire a sorprendere Kobylak.

Al 29° minuto, una splendida combinazione tra Mahou e Steffen porta Bislimi a sfiorare il pareggio, ma il portiere del Legia si oppone con un ottimo intervento. Questo episodio sembra dare la scossa al Lugano, che alza il ritmo e si insedia stabilmente nella metà campo avversaria, pur senza trovare il gol.

Il pareggio del Botta

La pressione bianconera paga al 40° minuto. Da un calcio d’angolo battuto perfettamente da Grgic, Bottani, dimenticato dalla difesa polacca, si inserisce alla perfezione e segna di testa il gol del meritato 1-1, infliggendo al Legia la prima rete subita in questa Conference League.

In chiusura di primo tempo

Il Lugano termina il primo tempo in crescendo, con Belhadj, nel giorno del suo centesimo gettone in bianconero, che prova per due volte a trovare la via del gol, senza successo.

La prima frazione si chiude sull’1-1, con il Lugano che ha mostrato personalità e capacità di adattarsi. Il gol di Bottani è una prova di cinismo e determinazione che conferma la maturità della squadra in un palcoscenico europeo di alto livello.

Un rientro di carattere

I ragazzi del Crus iniziano la ripresa con attenzione e il giusto agonismo, mettendo immediatamente pressione agli avversari. Nei primi minuti, un colpo di testa di Belhadj su palla recuperata nella trequarti avversaria viene bloccato facilmente da Kobylak. Al 50° minuto, il Lugano sfiora il vantaggio con Bottani, servito perfettamente da Steffen, ma il numero 10 sceglie di servire Bislimi anziché concludere, dando modo alla difesa del Legia di intercettare l’azione.

Pressione costante e organizzazione tattica

Il Lugano sembra in giornata ispirata, dimostrando grande personalità e sfruttando la rapidità di Mahou per colpire in contropiede. Al 64° minuto, il primo cambio: esce proprio Mahou, autore di una prestazione brillante, per far spazio a Przybylko, pronto a diventare un riferimento per i palloni alti. Un minuto dopo, un contropiede ben orchestrato porta al tiro Steffen, ma il portiere del Legia si oppone nuovamente con un ottimo intervento.

I bianconeri continuano a dominare nella trequarti difensiva avversaria, con il Legia costretto a difendersi sotto assedio. Questo forcing culmina al 74° minuto, quando su una punizione battuta da Grgic, il pallone, dopo una respinta del portiere su un tiro di Przybylko, arriva sui piedi di Hajdari, che non sbaglia da breve distanza, siglando il meritato 1-2.

Gestione e maturità

In svantaggio, il Legia cerca di reagire, modificando l’assetto tattico con un ultra-offensivo 4-2-4. Tuttavia, il Lugano, guidato dalla solidità del suo reparto difensivo, chiude bene gli spazi e alterna manovre ragionate a ripartenze rapide, spezzando il ritmo degli avversari.

Al 77° minuto, doppio cambio per i bianconeri: escono Bottani e Belhadj, sostituiti da Cimignani e Doumbia. Poco dopo, Steffen sfiora il terzo gol, ma la sua conclusione, dopo un bel movimento per accentrarsi, viene neutralizzata da Kobylak.

Verso la fine della gara, al 87° minuto, un esausto Bislimi lascia il posto a Mai, che rinforza la difesa per respingere l’assalto finale dei padroni di casa.

Zanotti e l’espulsione di Pankov

In pieno recupero, Zanotti si conferma inarrestabile. Con una grande azione sulla fascia, costringe Pankov prima al fallo e poi, per proteste, a rimediare il secondo giallo, lasciando il Legia in 10 uomini. Nei restanti minuti, il Lugano gestisce con maturità, sfruttando gli spazi lasciati dagli avversari e facendo girare palla con tecnica e intelligenza.

Una vittoria storica

Il Lugano esce vittorioso da Varsavia con una prestazione da incorniciare. Come anticipato dal mister Croci-Torti, questo appuntamento con la storia è stato onorato al meglio. Dopo essere passati in svantaggio al 11° minuto, i bianconeri hanno ribaltato il risultato con due gol su palla inattiva, dimostrando maturità e qualità.

Questa vittoria porta il Lugano a 12 punti nella League Phase della Conference League, posizionandosi in un’ottima situazione per affrontare l’ultimo match contro il Pafos.

Le parole dei giocatori nel post-partita

MAHOU

«Grande prestazione di tutta la squadra. Ci siamo fatti valere dal primo minuto. Sapevamo quanto sarebbe stato difficile vincere qui, contro una squadra che non solo non aveva mai perso ma non aveva neanche subito una rete. Grande orgoglio per questa prestazione di tutti i ragazzi.»

BOTTANI

«Abbiamo giocato una partita di grande personalità, sia con la palla che senza. Sapevamo che il Legia puntava molto sulla pressione e sul contropiede, ma siamo stati intelligenti nel gestire il possesso e trovare spazi dietro le loro linee. Certo, l’inizio è stato un po’ complicato con due contropiedi rischiosi e il gol subito, ma poi abbiamo preso il controllo e reso loro la vita molto difficile.»

Le parole del Crus

«Giocare in uno stadio così, con personalità, è qualcosa di speciale. Abbiamo ribaltato la partita con calma e intelligenza. Sono estremamente orgoglioso di loro, e penso che anche la città di Lugano debba esserlo. Quello che hanno fatto stasera sul campo è qualcosa che poche volte abbiamo avuto la fortuna di vedere in Ticino.»

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