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“Vogliamo vincere nuovamente la Coppa”

Il duello tra Mattia Croci-Torti e Christian Constantin, ambedue finora imbattuti da allenatori in Coppa svizzera, è stato vinto dal giovane tecnico mo-mo. Nonostante le assenze e i timori della vigilia sulla “carica” che il patron vallesano avrebbe messo nei suoi giocatori, la partita ha visto la chiara e meritata vittoria bianconera. Per il secondo anno consecutivo il Lugano accede alla semifinale del torneo ad eliminazione diretta e sabato sera alle 22.35 su SRF2 conoscerà il nome dell’avversario e la sede del match. Ma torniamo al Tourbillon. Al fischio finale c’è stato naturalmente grande entusiasmo nel clan luganese anche se per tutta la seconda parte della sfida non si è mai avuta l’impressione che il Sion potesse avere la meglio, anzi col passare dei minuti è sembrata chiara la supremazia di Sabbatini e compagni.

Amoura: voglia di riscatto

L’allenatore del Lugano, ai giornalisti presenti in terra vallesana, dichiara: ” non so se sono stato bravo o no nei cambi ma so che ho una squadra fantastica e un gruppo magnifico. Non solo undici giocatori ma una vera squadra ed è stato dimostrato anche questa sera. Non devo nemmeno motivare chi entra in campo a partita in corso, sa che questo è uno sport di squadra. L’avevo detto proprio ieri per vincere le battaglie bisogna sempre avere fiducia nel proprio compagno. E’ quello che hanno fatto i miei ragazzi: sono entrati Bislimi e Amoura con la testa giusta. Per me era troppo importante chi sarebbe entrato dalla panchina e hanno fatto la differenza. Questo significa che  abbiamo un grande gruppo, avrei potuto inserire anche altri ma sarebbe cambiato poco. Renato Steffen è un giocatore importante della nostra squadra e sa benissimo che quando al suo posto entra un compagno lo fa per far bene e far vincere la squadra. Non c’è nessunissimo problema, Renato ha dimostrato anche in queste ultime settimane che ci tiene al Lugano. Ma ero convinto che Amoura, dopo l’esclusione di domenica contro il Basilea, voleva solo dimostrarmi che mi ero sbagliato! Quanto a Doumbia che è partito centrocampista centrale, poi il destro difensivo e infine davanti alla difesa. Tre ruoli che confermano che predisposizione abbiano questi ragazzi. E’ giusto elogiarli tutti, più volte si sono adeguati ai mutamenti dell’avversario. E’ stata la partita che ha fatto vedere quanto il Lugano è squadra e quanto ci tenga a vincere ancora questa competizione.”

Sabbatini: bene i subentranti

Capitan Sabbatini è sulla stessa lunghezza d’onda del suo allenatore. “Devo innanzitutto fare i complimenti ai ragazzi che sono entrati nel secondo tempo: hanno messo più intensità e hanno cambiato la partita, dando quel movimento che ci era forse mancato forse nel primo tempo. I nostri avversari ci hanno aspettato e messo un po’ in difficoltà con questa tattica attendista. Sono contento per il mio gol ma più contento ancora per il risultato, la prestazione della squadra e per il passaggio del turno.  La solidità e la convinzione nei nostri mezzi non sono tanto e solo dovute alla vittoria della Coppa l’anno scorso ma a quanto bene stiamo facendo nelle ultime stagioni. L’avevo già detto tempo fa: ovviamente la gente vuole di più, ne siamo coscienti e per questo ci mettiamo noi stessi una pressione positiva. Anche noi vogliamo raggiungere risultati importanti, questo ci da la consapevolezza e la fiducia per giocare in un certo modo sapendo che il nostro campionato e anche la Coppa sono molto equilibrati.  Dobbiamo restare con i piedi per terra e sapere che alla fine se siamo squadra riusciamo a fare buone cose”.

Daprelà: partita tosta

Per Fabio Daprelà, che se l’è cavata molto bene contro Mario Balotelli, “nel secondo tempo siamo riusciti a fare quello che volevamo. Un gol e poi, quando loro si sono aperti, altre due segnature. E’ stata una partita tosta nella quale tutti noi abbiamo corso molto mostrando grande solidarietà reciproca: è questa la nostra filosofia. Quelli che subentrano vogliono dare tutto e stasera sono andati anche in gol, non è evidente questo spirito. Significa che c’è un’ottima mentalità.”

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