"Vogliamo battere il Thun"

“Vogliamo battere il Thun”

In apertura della conferenza stampa che precede l’impegno casalingo di campionato contro il Thun -in programma mercoledì alle 20.30- il tecnico bianconero Maurizio Jacobacci (Freshfocus) ci ha tenuto a fare una precisazione: “Contrariamente a quanto è stato scritto voglio chiarire che non ho mai litigato con il presidente Renzetti. Lui a fine partita era arrabbiato, a giusta ragione, per la mancata vittoria e anch’io ero arrabbiato con me stesso e con i giocatori per quello che siamo stati capaci di subire in pochi minuti. Spiace perdere due punti in questo modo perché per almeno 60 minuti e poi nel finale  abbiamo disputato una bellissima partita. L’occasionissima per vincere l’abbiamo avuta noi al 93′, ciò che significa che la squadra ha mostrato carattere e dopo aver subito il 3-3 ha creduto di potersi ancora aggiudicare i tre punti. Purtroppo questa circostanza non è stata messa in risalto nelle critiche del post partita. E’ stato bravo il portiere lucernese a smanacciare sul tiro di Pavlovic e poi c’è stato il clamoroso palo di Lavanchy all’ultimo secondo. Il presidente ha ragione ma tra arrabbiatura e litigare c’è una grossa differenza, fino ad oggi con Angelo Renzetti non ho mai litigato e spero di non mai doverlo fare; si discute e si cerca sempre di trovare la via migliore per il Lugano”.

-Ha già parlato con Yao e come intende muoversi?

“Con il ragazzo parlerò tra poco, prima dell’allenamento. Ieri ho voluto lasciargli ancora 24 ore, adesso lo incontro e vedremo il da farsi. Yao non è bocciato, ha le stesse possibilità degli altri di scendere in campo, deciderò domattina. Contro il Thun sarà una bella partita da giocare, senza paura, con grande spirito, carattere e personalità. Vogliamo assolutamente i tre punti.”

-Hai notato dei riflessi sui ragazzi a proposito delle vicende del Covid che ha colpito alcuni giocatori dello Zurigo e delle relative decisioni della SFL di andare avanti?

“Non ne abbiamo parlato. Ieri i titolari hanno fatto un lavoro defaticante e gli altri si sono allenati intensamente. Noi curiamo tutti i dettagli e finora ha funzionato bene, mi auguro e spero che non ci siano altri casi del genere in tutta la Svizzera. Lo Zurigo sta salvando il campionato scendendo in campo con la U21. Il presidente Canepa ha mostrato buon senso, considerando che si stanno giocando l’Europa League.”

-Voi invece vi state giocando la salvezza matematica. Credi che la rimonta subita a Lucerna e il modo com’è avvenuta abbia lasciato scorie negative nella squadra?

“Ancora una volta ricordiamo che non abbiamo sbagliato completamente il match. Si è visto per lunghi tratti un bel Lugano. Andare a fare quello che i ragazzi hanno fatto per 60 minuti a Lucerna non è evidente. Bel gioco, concreto in avanti e solido difensivamente; abbiamo lasciato loro solo 2 o 3 calci d’angolo. Le reti che hanno realizzato loro sono arrivate da cross dalla fascia e dico sempre che bloccare questi centri è fondamentale. C’è stata una sbavatura di 17′, avevamo corso tanto, raddoppiando sulle fasce, peccato per il black out: la concentrazione viene a mancare quando fisicamente stai un po’ calando. Ma alla fine, con Covilo in campo, abbiamo ritrovato tranquillità. Gli altri cambi ci hanno dato meno. Ma ci stavano: Holender e Jefferson hanno chiesto di uscire. Quanto a Yao è entrato bene in partita poi disgraziatamente si è perso l’uomo sui cross. Sappiamo  però quanto può essere forte Schürpf nel gioco aereo, ma se ho dato a Eloge un certo compito è perché sono sicuro che l’avrebbe saputo assolvere. Yao è esplosivo, buon colpitore di testa, fisicamente pronto. Conosco i pregi del ragazzo ed è per questo che ero deluso della sua prestazione.”

-Gli equilibri della difesa quando manca uno dei tre (tra Kesckes, Maric e Daprelà) sembrano cambiare e penalizzano la squadra. Non a caso avete subito tre reti nelle ultime tre partite.

“Per me è un caso. Ovvio che i tre sono affiatati e solidi, ma ad esempio quando ripenso alla partita disputata da Pavlovic al posto di Daprelà contro il San Gallo devo dire che è stata buona. Itten non si è visto ed era il suo avversario diretto. E Itten ha fatto finora 20 gol, è forte ed è un nazionale. In quel match abbiamo incassato tre reti ma il rigore non ci stava assolutamente, il giocatore sangallese è scivolato e ha trascinato nella caduta Guidotti.  Se vogliamo parlare di altre decisioni arbitrali a Lucerna Janga è stato sgambettato, prima dei vari tiramenti di maglietta. Mentre nell’azione del rigore contro di noi la palla stava passando tre metri sopra le teste dei giocatori, un penalty inesistente. Ed è stato assegnato senza nemmeno rivederlo al VAR. Se si fischiano rigori del genere ce ne sarebbero 10 ogni partita. Ed è stato un episodio  molto importante nella dinamica del match.”

-Ti preoccupano le tre reti incassate nelle ultime tre giornate o sono state circostanze particolari?

“Fino al match di Berna avevamo subito pochi gol. Io studio a fondo le immagini e cerco di capire come li stiamo prendendo. Talvolta con centri dalle fasce o su palle inattive dove normalmente siamo forti. Errori che si possono eliminare con maggior concentrazione. E’ giusto aggiustare quel poco che manca per tornare a essere più bravi dell’avversario di turno. Domani sera ci vuole quest’attitudine. Ricordiamoci che a Thun abbiamo perso la sfida (3-2) con due gol su palle inattive nei primi minuti. Non deve accaderci: sappiamo le doti di Tosetti e dovremo limitarlo.”

-Dalla parte del ticinese del Thun poteva esserci Jefferson che però è uscito anzitempo a Lucerna. Come sta?

“Non si è infortunato, ha sentito un indurimento nella regione della coscia ed ha chiesto il cambio. Gli parlerò oggi e valutiamo la situazione. Se non ce la facesse o non avesse recuperato abbiamo sempre a disposizione Yao o Pavlovic. Altri problemi non ce ne sono.”

 

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