"Una vittoria che ci da morale per la finale"

“Una vittoria che ci da morale per la finale”

Grande soddisfazione nel clan bianconero per il ritorno alla vittoria che in campionato mancava dal 20 marzo (3-1 al Losanna). Un’affermazione ottenuta contro uno squadrone come l’YB, dominatore delle ultime stagioni e che ha ritrovato quasi tutti i giocatori che si erano infortunati. Il Lugano si è imposto con pieno merito realizzando tre belle segnature e mettendo in mostra velocità, tecnica individuali e grande abnegazione in tutti i reparti. Non a caso a fine partita Reto Ziegler, trascinatore anche oggi della squadra, ha affermato: “stiamo tornando ad avere le migliori sensazioni sia sul piano fisico che tattico. Sul sintetico del Wankord non sarà facile per gli avversari fermare folletti quali Bottani e Amoura”.

Dal canto suo il tecnico Mattia Croci-Torti (TiPress) viene interrogato innanzitutto sull’episodio del quale è stato protagonista il portiere Saipi, la cui espulsione e la possibile squalifica anche per la finale di Coppa, ha un po’ rovinato la festa.

Cominciamo col dire che questa non è una festa ma una partita vinta che ci dà tanto morale. Saipi ha sbagliato ma è un giovane portiere che con questi errori diventerà un professionista  migliore in futuro. Chi sbaglia paga, forse pagherà; mi spiace per lui ma non sono qua a dare giudizi o a essere negativo, bisogna anche capire le dinamiche del match. Lui purtroppo ha commesso un grosso errore sul loro gol e non è mai facile per un portiere saperlo accettare, è una cosa che arriverà con l’esperienza. Più volte ho dimostrato di avere fiducia in Osigwe, non perché non l’ho scelto per la semifinale di Coppa che questa fiducia è venuta meno. Ho sempre parlato con i miei tre portieri, ho un rapporto sincero e schietto con tutti quindi se domenica dovesse essere la giornata di Osigwe non ho il minimo dubbio, né problemi, né paura.”

-Ti è sembrato severo il provvedimento dell’arbitro di espellere Saipi per quello che si è rivelato un piccolo tentativo di calcetto su Fassnacht che aveva commesso fallo (non rilevato) su di lui?

“Non penso. Semmai l’errore è stato che l’arbitro non ha fischiato subito il fallo chiaro sul nostro portiere (al VAR lo ha visto). Infatti il gioco è ripreso con una punizione a nostro favore e non con un rigore per la reazione di Saipi. Se l’arbitro avesse interrotto subito l’azione non sarebbe successo nulla. “

-Al di là degli episodi questo è stato un buon inizio della settimana che vi porterà a giocarvi al Wankdorf la Coppa svizzera?

Più che buon inizio di settimana va detto che battere una squadra come l’YB è difficilissimo. Abbiamo preparato bene la sfida, ho visto che tutto quello che avevano provato in settimana è stato applicato. Evidentemente sapevamo che contro di loro avremmo dovuto soffrire, ho preferito lasciargli il possesso palla sino quasi alla linea di metà campo. Abbiamo giocato in maniera differente rispetto al solito, volevo dare nuove soluzioni alla squadra in vista anche di quello che potrà succedere la prossima settimana. Con queste scelte ho motivato dei giocatori che ultimamente erano stati meno impiegati, vedremo cosa succede, meglio avere più soluzioni per la sfida con il San Gallo che averne meno.”

-La difesa a quattro ha funzionato ancora bene, ne parlavamo con Ziegler ed era soddisfatto. Naturalmente ogni volta che contro l’YB arriva una palla alta sappiamo tutti quanti cosa si rischi.

Penso che oggi la differenza l’abbia fatto il grande lavoro dei tre centrocampisti. Poi che i miei difensori possano giocare a quattro è un dato di fatto. Quando schieri davanti elementi offensivi come Bottani, Amoura e Celar a metà ci deve essere un grande sostegno. Per me oggi quello che hanno fatto Lovric, Sabbatini e Lavanchy (che non aveva mai ricoperto quel ruolo) è stato fantastico.”

-La difesa a quattro è replicabile al Wankdorf?

Ricordo che nel girone di andata questo schieramento difensivo ci aveva permesso di vincere cinque partite di fila. Dunque non è una questione di 4 o 5 difensori ma degli equilibri che ci sono davanti. Non dobbiamo dare spazi agli avversari, è questa la verità. Talvolta a quattro in altra maniera siamo andati in difficoltà, oggi invece lo siamo andati di meno. Il valore di gente come Daprelà, Ziegler e lo stesso Hajrizi quando c’è da difendere non è in discussione, non mollano mai.”

-Come sta Daprelà?

Non bene. Ha avuto male a un piede ed è dovuto uscire per quello. La giornata di domani  sarà  molto intensa per lo staff tecnico del Lugano. Bisognerà capire le dinamiche dei prossimi giorni. Fabio è uscito molto sofferente, spero che non sia nulla di grave ma gridava e ha chiesto il cambio.”

-Con Maric ci mettiamo l’anima in pace?

Assolutamente no. Mijat lavora forte sino a mercoledì e poi decidiamo”.

-Sei stato un po’ folle a schierare Numa a centrocampo?

Nasce tutto da un’amichevole disputata in settembre contro l’U21.  E’ da quel giorno che ho in mente questa situazione di Lavanchy alla Philip Lahm e ieri gli ho detto che era arrivato il momento. Dopo i primi dieci minuti  ha interpretato bene questa posizione, è un giocatore che commette pochi errori e che quando riparte è micidiale. Sa stare anche dentro le linee e oggi lui, Rüegg e Amoura sulla fascia destra  hanno avuto un buon equilibrio.”

-Parlando di Amoura è sembrato un giocatore ritrovato al di là della doppietta di questa sera: è una boccata d’ossigeno per te e per tutta la squadra.

Purtroppo Amoura è stato fermato prima da un grave infortunio e poi dal Ramadan. Nelle ultime partite contro San Gallo e GC mi aveva dato dei grandi segnali giocando in una posizione in cui non l’avevo mai schierato. Onestamente mi ha incuriosito questa situazione e l’abbiamo lavorata molto in settimana. Secondo me  ha dato una grossa mano, sapevo che schierando tre punte altri elementi si sarebbero dovuti sacrificare e loro hanno voluto e accettato questo. La verità è che Amoura rispetto a come giocava all’andata ha messo tanta semplicità nel suo gioco. Lo so che ripeto magari troppo spesso con voi il concetto di ‘pazienza’ ma in questa parola credo tantissimo e lui piano piano in questi mesi ci ha messo del suo ed è migliorato molto”.

-Per contro Bottani largo a sinistra è parso un po’ fuori dal gioco?

“Ero consapevole che oggi con Niasse davanti alla difesa l’YB aveva un giocatore sempre pronto a curare Mattia e a non farlo ripartire. Sulla fascia sapevo invece che avremmo avuto molte più possibilità di contropiede e così è stato. Se fossimo stati più lucidi avremmo potuto ripartire più volte già nel primo tempo. Stasera Mattia ha dimostrato di voler dare una mano al gruppo anche in una posizione magari non sua. Devo ringraziarlo per l’attitudine, come settimana scorsa  che si era voluto mettere a disposizione nonostante avesse nelle gambe un solo allenamento, anche stasera ha fatto capire quanta voglia abbia di vincere la Coppa domenica prossima.”

-Mercoledì affrontate il Servette a Ginevra: si entrerà in campo pensando alla finale di quattro giorni dopo o adesso è tornato in ballo il discorso sul terzo posto visto che siete a 3 punti dall’YB?

Continuo a ripetere che io e la squadra giochiamo tutte le partite per vincerle. Poi ci sono gli avversari che a volte hanno motivazioni diverse. Recentemente abbiamo affrontato squadre che si giocavano la salvezza e che avevano il coltello tra i denti. Non è mai facile conquistare i tre punti ma vi assicuro che il Lugano parte martedì da qui pensando di battere anche il Servette. Sappiamo che non è facile: dovrò fare delle scelte anche in vista della condizione fisica di domenica. Tra l’altro Custodio sarà squalificato dunque qualcosa dovremo inventarci. Sono sicuro che se schiererò qualche seconda linea questa andrà a trecento all’ora per dimostrarmi che potrebbe essere in campo anche domenica. Sulla partita di Ginevra non ho dunque grossi problemi dovrò solo gestire al meglio le risorse fisiche e mentali della squadra”.

-Come mai dopo la partita di Ginevra non tornate in Ticino ma vi fermate a Nyon, cambiate un po’ la routine settimanale: sei sicuro che sia producente?

Ti devo correggere non cambiamo routine. Già quando giocavamo in Coppa Uefa e in Europa League stavamo via quando le partite erano troppo lontane dal Ticino. Tornare da Ginevra giovedì alle 4 del mattino e ripartire venerdì perché sabato alle 14 siamo obbligati ad essere a Berna non era un situazione ottimale. Non vogliamo rompere la routine ma  giochiamo a Ginevra, abbiamo un giorno in meno di recupero rispetto all’YB e penso che abbiamo bisogno quei due giorni di respirare e ritrovare le energie.”

-Il fatto che il San Gallo martedì affronti l’YB potrebbe costringerli a spendere parecchie energie. Meglio per voi?

E’ vero che la loro sfida sarà dispendiosa ma nemmeno noi possiamo pensare di andare ad affrontare il Servette passeggiando. In quel caso prenderemmo una ribaltata, se li lasci giocare, se dai ad elementi come Imeri e Stevanovic qualche metro ti ammazzano. Oggi siamo stati bravi a concedere poco specie sulle seconde palle dove l’YB di solito è devastante, invece c’eravamo sempre. E’ quello che dobbiamo fare anche a Ginevra, sarà una partita difficile perché se gli lasci la palla si divertono. Comunque al Servette ci penserò da stasera verso le 22.30.”

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