"Squadra piccola ma dal cuore grande"

“Squadra piccola ma dal cuore grande”

Il primo a presentarsi nella sala stampa di Cornaredo è Noam Baumann (TiPress), che ha difeso la porta bianconera per la prima volta in questa stagione per l’infortunio alla spalla patito nel pre-campionato. Il portiere elogia tutta la squadra per l’impegno e la grinta che ha messo nella partita odierna “che non era assolutamente facile vista la forza dell’avversario”. Baumann risponde che “non bisogna guardare troppo la classifica ma prendere partita dopo partita. Anche oggi nessuno pensava che avremmo battuto il San Gallo, primo in graduatoria e invece abbiamo conquistato i tre punti. Ora arriva l’YB e non si   sa come andrà. Dobbiamo rimanere concentrati e umili. Dobbiamo sapere che siamo una piccola squadra con un grande cuore.”

-Non pensi che adesso le avversarie comincino a guardarvi in modo diverso?

“Sarebbe anche ora. Da tanti anni ormai facciamo bene e siamo andati due volte in Europa. Il Ticino e Lugano meritano maggior rispetto oltre Gottardo. Ci considerano un po’ ticinesotti ma noi sul campo possiamo battere tutti come si è visto stasera.”

Anche al tecnico Maurizio Jacobacci viene chiesto se abbia la consapevolezza che ormai tra le grandi del campionato c’è anche il Lugano.

“Prima della partita odierna eravamo consapevoli del fatto che una vittoria ci avrebbe portato a ridosso della capolista. Abbiamo compiuto una grande impresa, siamo stati umili, abbiamo sofferto e nel primo tempo li abbiamo tenuti a bada molto bene. Il gol che abbiamo realizzato è arrivato da una grande giocata, abbiamo interpretato quell’azione veramente bene.”

-Dall’esterno si ha la sensazione di una squadra maturata e consapevole della propria forza

“E’ vero. Conquistare i tre punti stasera non è stato facile. Il San Gallo già nel primo tempo con due o tre belle azioni è arrivato vicino alla nostra porta, però Baumann è stato bravo a tenerci in partita. Peccato per alcune iniziative nelle quali avevamo fatto tutto bene salvo l’ultimo passaggio, cercheremo di lavorarci. Di qualità ne abbiamo, dobbiamo essere però più concreti nel passaggio che libererebbe il compagno verso la porta. “

-Come giudichi la prestazione di Odgaard?

“Per i due attaccanti è stata una partita molto difficile, dover tenere palla, andare a spizzicarla di testa, combattere su tutti i palloni, eccetera. Loro hanno due centrali bravi e veloci e non é facile sorprenderli. Odgard è un ragazzo di 21 anni alla sua seconda presenza nel calcio svizzero d’élite  dopo un lungo periodo di inattività. Pian pianino si sta adeguando al nostro campionato che non è facile. Sa tenere palla, sa fare da sponda e spizzicare i palloni per la seconda punta. Dobbiamo aiutarlo a crescere: comunque avere un terminale offensivo che entra in area è utile, anche nell’azione del gol Jens teneva impegnati due difensori.  Noi dobbiamo puntare sulle nostre qualità e non dare profondità agli avversari. Oggi a volte forse il centrocampo è stato un po’ troppo basso e schiacciato verso la difesa così che il San Gallo ha potuto gestire la palla con maggior facilità nella zona nevralgica. Dobbiamo migliorare quando recuperiamo la palla e ripartiamo ma stasera era difficile perché loro fanno bene il contro-pressing. Comunque  ancora una grande complimento ai ragazzi per la prestazione, non era facile e ne siamo usciti alla grande”.

-Hai menzionato Baumann, non era evidente puntare su di lui dopo le belle prestazioni di Osigwe?

“Ho fiducia nei giocatori che ho a disposizione. Sappiamo tutti il valore di Noam e le prestazioni che ha fatto prima di infortunarsi alla spalla. Meritava di tornare a essere titolare perché è lui il numero uno. Sono contento di avere due portieri di questo valore. Osigwe non si conosceva e ha mostrato a tutti le sue qualità nelle prime quattro partite della stagione. Ora sappiamo, in caso che Baumann dovesse lasciarci,  di avere in casa un altro grande estremo difensore. Sono stati bravi i dirigenti ad aver messo gli occhi su di lui ed averlo ingaggiato. Sono contento per Baumann che è stato bravo in una gara non facile.”

-Mister Jacobacci sa  che oggi ha scritto la storia della Super League. Nessun altro allenatore aveva mai inanellato 13 risultati utili consecutivi.

“Non lo sapevo ma devo dare i meriti alla squadra. Nel ritiro invernale ci eravamo prefissati degli obiettivi. Uno di questi era che Cornaredo avrebbe dovuti diventare una fortezza. Non è mai facile mettere in pratica i propositi ma noi ci siamo riusciti e questo mi fa enormemente piacere. Tutti gli avversari ormai sanno che fare punti a Lugano è molto difficile. Mi auguro che la striscia positiva possa proseguire; più le giornate passano più la squadra prende fiducia ed è consapevole delle proprie qualità. Non dobbiamo nasconderci e continuare su questa strada. Possiamo migliorare su tante cose e crescere ancora. Godiamoci la vittoria (sudata) di stasera e da martedì penseremo alla sfida con lo Young Boys che sarà altrettanto se non più difficile.”

-La percezione degli avversari è cambiata, l’YB verrà a Lugano sapendo di non aver davanti un pomeriggio tranquillo?

“E’ evidente che le squadre che affrontiamo ci rispettano maggiormente e giocano in un’altra maniera, consapevoli di affrontare una squadra che sa il fatto suo. Quanto a noi dobbiamo restare con i piedi per terra e cercare di continuare la crescita. Arriverà prima o poi il momento in cui il filo rosso dei risultati positivi sarà interrotto ma oggi siamo lì e desideriamo continuare la striscia.”

-La squadra sta procedendo alla grande. Avete la paura di dovervi fermare per questioni extra-calcistiche?

“C’è questa eventualità. Come dicevo ieri  dispiacerebbe doverci fermare sul più bello perché i ragazzi hanno fatto tanto per arrivare dove siamo. Abbiamo lavorato intensamente e bene e sarebbe un peccato arrestarci sul più bello. La classifica è bella da vedere. Dobbiamo essere ambiziosi ma anche umili e sapere che questi punti servono a raggiungere il nostro obiettivo primario e cioè la salvezza, che si situa a quota 39.”

-I siti sangallesi parlano di un Lugano che ha vinto con il catenaccio, cosa pensa?

“Sapersi difendere è una cosa importante specie contro un avversario che nei secondi 45′ ci ha messo sotto pressione. Dobbiamo migliorare nella gestione della palla una volta riconquistata e gestire meglio i contropiede, in modo che gli avversari non abbiamo la possibilità di buttarsi tutti avanti come ha fatto il San Gallo nel finale.”

 

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