Servette-Lugano (0-1)

Servette-Lugano 2-2 (0-1)

Raggiunto due volte su rigore (per altrettanti interventi del VAR) il Lugano è uscito con un pareggio dalla Tuillière una una partita che avrebbe meritato di vincere, alla faccia del pronostico che lo voleva sfavorito vista l’assenza di oltre metà squadra.

Squalifiche, infortuni, acciacchi e riposo precauzionale hanno costretto Croci-Torti a rinunciare  a sette titolari nell’undici inizialmente mandato in campo a Ginevra. L’età media (25.7) è stata di gran lunga la più bassa della stagione. Il reparto maggiormente rivoluzionato è apparso la difesa con Osigwe tra i pali, Lavanchy, Hajrizi, Durrer (mai schierato difensore in Super League) e Yuri a comporre la linea a quattro. A centrocampo esordio dall’inizio per Belhadj affiancato da Sabbatini. Davanti un tridente con Amoura, Celar e Haile-Selassie sostenuti da Bottani, una squadra a trazione anteriore insomma. Ebbene quello che ha fatto questa giovane e inedita squadra nel primo tempo ha dell’incredibile. Al 10′ i bianconeri erano già in vantaggio: tiro di Bottani deviato col braccio da Vouilloz. E’ intervenuto il VAR e il successivo rigore è stato trasformato da Celar. Chi si attendeva una reazione dei padroni di casa ha dovuto assistere invece a due grosse occasioni luganesi. Prima Celar, ben lanciato in contropiede da Lavanchy, ha evitato il portiere Frick ma poi ha calciato sull’esterno della rete. Tre minuti dopo lo stesso Celar di testa ha liberato Belhadj in area: il tunisino ha effettuato una bella acrobazia ma purtroppo il pallone si è stampato sulla parte inferiore della traversa. Il primo tiro pericoloso del Servette è arrivato al 43′ con Bedia (a lato) mentre poco dopo Osigwe è stato bravo a opporsi allo stesso attaccante granata.

Nel secondo tempo c’è stato l’iniziale risveglio del Servette che è passato solo grazie a un rigore concesso per un intervento scomposto di Durrer con la palla che, colpita dal ginocchio è poi rimbalzata sul braccio. Trasformazione di Bedia. Ma il Lugano non ha arretrato di un passo e con Lovric, assist di Lavanchy, è tornato in vantaggio a mezzora dalla fine. Nel finale, con altre sostituzioni cautelative in vista di domenica effettuate dalla panchina luganese, ha fatto il suo esordio in Super League il difensore Cinquini (ex Chiasso) e in seguito Josipovic. Peccato che sul finale il VAR ha visto un intervento di Amoura su Rouiller all’entrata dell’area: altro rigore trasformato stavolta da Rodelin, che poco prima aveva colpito un palo.

Anche i commentatori romandi hanno ammesso che il pareggio ginevrino è stato un po’ fortunoso specie se si pensa alle due clamorose occasioni fallite dei ragazzi di Croci-Torti nel primo tempo. Un pareggio comunque che dà morale a tutto il gruppo, specie a chi è sceso in campo dopo parecchia panchina, in vista della partita delle partite in programma domenica al Wankdorf. La squadra rimarrà oltre san Gottardo, a Nyon, dove si allenerà in vista del match con il San Gallo.

RETE: 10′ Celar (rigore), 50′ Bedia (rigore), 63′ Lovric, 91′ Oberlin (rigore)

AMMONITI: Vouilloz, Bottani, Belhadj, Sabbatini.

LUGANO. Osigwe, Lavanchy, Hajrizi, Durrer, Yuri (74′ Cinquini), Sabbatini, Belhadj (80′ Josipovic), Bottani (46′ Valenzuela), Amoura, Celar (67′ Muci), Haile-Selassie (46’Lovric). Indisponibili: Saipi e Custodio (squalificati), Maric, Ziegler, Daprelà, Rüegg, Facchinetti, Guidotti, Baumann (infortunati).

SERVETTE: Frick, Clichy, Rouiller, Vouilloz, Diallo, Valls, Cespedes, Cognat, Antunese, Bedia, Stevanovic. Indisponibili: Imeri e Sasso (squalificati).

ARBITRO: Luca Cibelli. Assistenti: Vital Jobin e Guillame Maire. Quarto arbitro: Marijan Drmic.

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