Sempre più credibili

Sempre più credibili

A qualche ora di distanza dal fischio finale della partita di Kiev, il diavolo sembra meno brutto di quello che era apparso. L’amarezza per essere stati raggiunti al 94′ non deve far dimenticare quanto di buono fatto dalla squadra in questo girone di Europa League e anche nell’ultima difficile partita. La Dinamo doveva e voleva vincere a tutti i costi per passare il turno, giocava in casa con tutti gli effettivi mentre il Lugano, tra infortuni e cambiamenti strategici, aveva in campo un undici inedito. Chi ha storto la bocca per il risultato dovrebbe riflettere con calma su tutti i fattori. I bianconeri -che già avrebbero meritato a San Gallo di superare gli ucraini (ricordate le traverse di Junior e Maric?)- non si sono fatti intimidire nemmeno a Kiev, nella tana del lupo. Hanno lottato con grande generosità e sono passati in vantaggio con un’azione bellissima sull’asse Yao-Dalmonte-Aratore. Poi hanno sofferto, sono stati assediati, hanno sbagliato qualche ripartenza e per un pelo non hanno portato a casa la vittoria. Contro una squadra -è bene sottolinearlo- che vale 108 milioni di franchi, quasi cinque volte in più di quella ticinese. In campo tra i padroni di casa  c’erano ieri sera 10 nazionali: scusate se è poco. Il discorso fatto per la Dinamo si può applicare  anche alle altre avversarie. Con un pizzico di fortuna in più si sarebbe potuta vincere almeno una delle partite contro Malmoe e Copenaghen. I bianconeri hanno confermato una grande solidità difensiva (secondo miglior reparto del girone) purtroppo hanno messo a segno solo due reti, complice anche la dea bendata che si è spesso girata dall’altra parte. Il bicchiere è più pieno che vuoto, specie se si considera che anche stavolta si sono dovute giocare in pratica sei partite in trasferta! Come ha detto il presidente Renzetti: “potevamo sicuramente fare qualche punto in più ma sul piano della credibilità usciamo molto bene anche da questa seconda avventura europea. Ormai il Lugano è rispettato ovunque e non scende in campo solo per evitare figuracce come succedeva magari un tempo. Anzi tra le squadre svizzere è una di quelle che si comporta meglio a livello continentale, si pensi solo al fatto che anche lo stesso grande e ricco  Young Boys non ha superato il turno.” 

Foto: TiPress

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