"Un anno che rimarrà nel cuore" 2

Sabbatini: sogno la Champions

L’ultima partita del 2022 è stata l’occasione anche per capitan Sabbatini per fare il punto sull’annata e per guardare all’immediato futuro. Ecco il Jonathan-pensiero.

Guardare in alto

“Essere al quarto posto a due punti dal Servette è importante. Il campionato è molto equilibrato e con due partite vinte o perse ti ritrovi dall’altro capo della classifica. Per noi giocatori non è così bello, devi sempre stare sul pezzo. Chiaramente l’YB è la squadra da battere: si sono lasciati alle spalle l’ultima stagione e puntano in alto. Il primo posto non è il nostro obiettivo al di là del fatto che ad inizio stagione tutte le squadre partono per vincere, ma poi sappiamo che bisogna essere realisti. Siamo vicini, ci sono tante ambizioni anche individuali e dobbiamo guardare in alto come ho sempre detto. Squadra, staff e dirigenza stanno facendo tutto il possibile per far sì che anche quest’anno si riesca a entrare in Europa. Sarebbe tanta roba! Ci tengo a dire che il secondo posto è anche un mio obiettivo personale. Nel corso della mia  carriera ho giocato in tutte le categorie: D, C, B e ora la massima serie. Ho pure giocato in Europa League e in Conference. Mi manca solo la Champions e sarebbe un sogno per me poterla disputare. Lavoro per quello e provo a trasmettere ai compagni queste ambizioni, penso che anche loro ce le abbiamo dentro. Speriamo che anche in questa stagione riusciamo a ottenere risultati importanti, sempre mantenendo i piedi per terra. Le cose possono cambiare in fretta e poi, ripeto, il nostro campionato è sempre molto equilibrato”.

Vorrei continuare a giocare

“La mia intenzione  è di continuare a giocare con questa maglia e mi sto impegnando al massimo. Ho 34 anni e ogni tanto penso a Maric che ha smesso a 38. Ovviamente la società ha i suoi piani ma io farò del mio meglio affinché ma mia avventura continui”.

Inizio complicato

“L’inizio stagione è sempre complicato specie se arrivano diversi nuovi giocatori. Quando i risultati non vengono ci rendiamo conto noi stessi che qualcosa non la stiamo facendo bene. Per il mister quest’estate era difficile, sapendo che nelle ultime cinque o sei stagioni il Lugano ha schierato la difesa a cinque e puntato sulle ripartenze. Quest’anno è cambiato tutto e si sono dovuti affrontare anche problemi di comunicazione linguistica non del tutto risolti anche se i risultati danno fiducia e agevolano le cose.”

Giochiamo all’attacco

“Nel calcio contano i risultati ma la gente si sta divertendo per come giochiamo, segniamo di più e i gol danno fiducia. A ogni giocatore piace poter sviluppare gioco e non limitarsi a difendersi e ripartire. Bisogna essere intelligenti e capire chi può  fare cosa e in che zona del campo: io ad esempio non potrei essere schierato da esterno e cercare di superare il terzino. Il mister è stato molto bravo a capire dove ognuno può dare il meglio al di là del fatto che qualche elemento lo scorso anno giocava diversamente, penso ad esempio ad Arigoni che faceva il terzo nella difesa a cinque. Ma nelle ultime partite si è visto che può giocare bene anche da terzino.”

Rivogliamo la Coppa

“Il fatto di essere i detentori della Coppa non è un peso anzi è una cosa positiva. Ci fa capire che possiamo magari ripeterci. Dentro di noi la scorsa primavera sapevamo che era qualcosa di speciale, che si stava chiudendo un ciclo e alla fine lo abbiamo fatto nel modo migliore. Ma anche la squadra di quest’anno sta giocando a un certo livello e possiamo ambire ad arrivare in finale. E’ una partita secca e può succedere di tutto. Certo ci sono sempre YB, Basilea e Servette senza dimenticare il San Gallo. Anche loro si staranno dicendo che dopo due finali perse sarebbe tempo e ora di conquistare la Coppa. Per noi ripeterci non sarà scontato ma ci proveremo”.

Brasile favorito

“Per quanto riguarda i Mondiali che si inizieranno tra poco il cuore mi dice Uruguay, spero che possa essere la sorpresa. Però data la storia il Brasile è sempre il favorito; la Germania mi pare abbia qualcosa in meno del passato mentre l’Argentina ha tanti infortunati, bisognerà vedere. Quanto alla Svizzera è una buona squadra, quattro anni fa meritava qualcosa in più contro gli argentini e anche contro la Svezia. Se giocano come nelle ultime partite i rossocrociati possono fare molto bene.”

 

 

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