"Qui per aiutare a vincere" 1

“Qui per aiutare a vincere”

Il nuovo attaccante del Lugano, Rangelo Janga, giunto dall’Astana l’ultimo giorno del mercato, è stato presentato martedì pomeriggio nella sala stampa di Cornaredo (TiPress).

Il direttore del club Michele Campana ha spiegato che “quando si opera in un mercato particolare com’è quello invernale vi sono delle difficoltà oggettive. Dalle tempistiche che vanno oltre la chiusura di altre finestre europee alla difficoltà di muoversi tra diversi paletti. Le condizioni economiche devono essere accettabili, la società proprietaria del cartellino deve essere disposta a cederlo e il giocatore, oltre che motivato al trasferimento, deve essere il più integro possibile, oltre che pronto a scendere in campo immediatamente per aiutare la squadra. Bisognava inoltre trovare un profilo che facesse al caso dell’FC Lugano.”

“Dopo tanti tira e molla e molte trattative, sabato sera verso le 22 abbiamo deciso di provare a portare Rangelo a Lugano malgrado fosse già partito per il secondo ritiro della sua squadra (dopo il Portogallo, l’Astana si allena ora in Turchia). Domenica mattina quando si è svegliato gli è stata chiesta la disponibilità di spostarsi in Svizzera, lo ha fatto subito e questo dimostra la sua grande volontà di accettare la nuova sfida, con un trasferimento a velocità record. Lunedì alle 15 era già qualificato alla FIFA. ne approfitto per ringraziare tutte le persone coinvolte nel trasferimento da Marco Padalino che ha tenuto aperto la pista a Luca Baldo, segretario sportivo, che è stato molto efficiente e non da ultimo il presidente Renzetti che ha accettato di fare un ulteriore sforzo economico per rinforzare la squadra”.

Nel corso della conferenza stampa è stato aggiunto che l’Astana aveva intavolato avanzate trattative per cedere il giocatore in Cina, poi la vicenda del Coronavirus ha fatto saltare l’affare e il Lugano ha potuto approfittarne.  Marco Padalino ha aggiunto che “un giocatore dalle caratteristiche di Janga ci serve, abbiamo sugli esterni elementi che sanno mettere bene la palla dentro e per lui questa è una situazione ideale. Cercavamo proprio questa caratteristica, fa reparto da solo e ha la capacità di attaccare la porta sui cross e sui lanci. E’ emblematico l’ultimo gol che ha fatto con la nazionale di Curaçao contro il Costa Rica: è partito da centrocampo e dopo 50 metri di scatto ha messo il cross di testa sotto l’incrocio. Con il mister e lo staff era da tempo che cercavano un elemento con queste caratteristiche. Nelle ultime settimane ho visto decine di video di giocatori, abbiamo scremato un po’ e il nome di Rangelo appariva sempre nei primi.”

Rangelo Janga ha 27 anni ed è stato ceduto in prestito con diritto di riscatto. Ai giornalisti ticinesi ha detto di essere una persona tranquilla, che alle parole preferisce i fatti,  sul campo. Ha accolto da subito favorevolmente l’idea di venire a Lugano e farà di tutto per aiutare la squadra a vincere le partite.  «Sono un professionista, mi sento in forma e non penso di avere problemi a scendere in campo già questa domenica. Le mie caratteristiche sono quelle che conoscete: mi piace stare in area, sfruttare le mie doti atletiche. Non prometto nulla, ma mi sono preparato fisicamente e cercherò di lavorare duramente anche qui per segnare il più possibile e aiutare il gruppo. Da Patrick Kluivert, che ha allenato la nazionale di Curaçao per un certo periodo, ho appreso molto. Mi ha insegnato diversi trucchi per diventare un attaccante più forte e prolifico. Quand’ero giovane il mio idolo era Thierry Henry.”

«Con il mister Jacobacci ho parlato alcuni minuti, ma più che di calcio abbiamo discusso di vita e altre cose. Spero di ripagare la sua fiducia e quella della società. A loro va un grosso grazie».

Alla domanda come mai abbia voluto lasciare l’Astana l’attaccante ha risposto che il primo anno le cose erano andate bene: “avevo segnato cinque reti in dieci match e mi sentivo a mio agio. Poi con il cambio di allenatore ho avuto meno fiducia e spazio e quando non ti senti bene cerchi un rimedio: l’offerta del Lugano è arrivata a puntino e sono qui per giocare e vincere.”

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