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“Prepararsi a scalare la montagna”

 “FC Lugano SA comunica che, nel corso di un’assemblea totalitaria della società tenutasi in data odierna, alla presenza dei due azionisti Renzetti e Novoselskiy,  è stata decisa la revoca con effetto immediato degli amministratori signori Thyago Rodrigo de Souza e Giammarco Valbusa. Angelo Renzetti tornaì ad essere da subito l’amministratore unico della società.”

Questa la notizia data dal direttore generale del FCL Michele Campana, in apertura della conferenza stampa indetta martedì pomeriggio nella sala stampa di Cornaredo. In seguito ha preso la parola il presidente Renzetti.

“Non avrei mai voluto indire una conferenza a un mese dall’inizio del campionato, al buio, con alle spalle diverse vicende che ci hanno fatto purtroppo finire nella cronaca -tra virgolette- nera. Ci metto la faccia per l’ennesima volta. Desidero chiedere scusa a tutti gli sportivi e a tutti i luganesi per aver portato avanti una trattativa senza avere le garanzie necessarie. L’ho fatto in buona fede: quando si ha bisogno si ha la tendenza a vedere il bicchiere mezzo pieno. Cerchiamo comunque di rimetterci in marcia. Le cose sono diventate molto più difficili sia a livello organizzativo che morale che economico. Abbiamo davanti una montagna da scalare, io ci sono perché ho portato avanti quest’impresa da dieci anni, in ottobre saranno 11, e non vorrei mai finire male. Ci metterò tutto l’impegno per ripristinare la situazione, una delle cose che è andata scemando nelle ultime settimane e che rappresentava la nostra forza è il fatto che eravamo una famiglia. Spero che potremo continuare a esserlo. Parlerò con i giocatori, mi ripresenterò nello spogliatoio e cercheremo di ricomporre l’ambiente che ci ha sempre fatto ottenere ottimi risultati. E’ il mio primo obiettivo. Chiedo nuovamente scusa e spero che abbonati, sponsor e tifosi vogliano aiutarci in questo momento così delicato a rimettere in piedi la società: io ci sono. Vorrei parlare il meno possibile di quanto è successo, non serve a niente guardare nello specchietto retrovisore, concentriamoci sull’immediato futuro. Noi finora abbiamo svolto due allenamenti addirittura con 44 giocatori presenti, quasi fossimo un settore giovanile,  mentre lo Zurigo ha già alle spalle dieci sedute. Concentriamoci quindi sulla squadra cercando di sistemarla e ricostituire la nostra famiglia.  Dovremo fare delle uscite (il nostro budget non permette di mantenere la squadra dell’anno scorso) e mi sono già mosso per avere degli aiuti sotto forma di prestito di giocatori per compensare eventuali partenze. Ho parlato con due o tre società che mi possono dare una mano ad allestire una rosa competitiva con costi ridotti.”

-I contratti stipulati negli ultimi giorni verranno confermati?

“E’ una questione che dobbiamo affrontare. I problemi principali sono quello dell’allenatore e dei due assistenti brasiliani. Abbiamo di fronte un tecnico di peso e di grande carisma, chi l’ha incontrato ne parla molto bene sul piano tecnico e umano. Bisogna capire se quello che troverà a Lugano risponde alle sue aspettative, ho sentito parlare di Champions League e di giocatori mai visti in Svizzera, di squadra che gioca a una certa maniera. A un mese dall’inizio con un allenatore che non conosce l’ambiente e che si aspetta magari qualcosa di diverso bisogna sedersi e fare dei ragionamenti. Credo che affronteremo questo problema con una persona seria che, se vede che non  ci sono i presupposti, può tornare a casa perché sicuramente in Brasile ha moltissime offerte e di peso. Mi dispiace umanamente ma in linea di principio credo che  andremo in quella direzione. Quanto all’attaccante senegalese Demba Ba, è un elemento portato da Novoselskiy e che ci farebbe comodo. In linea di principio mi piacerebbe che restasse, lui ha aspettative anche di carriera dopo il calcio  e dovremo discuterne. Anche se ha una certa età è una punta che ci sarebbe molto utile, alla luce anche delle positive esperienze con Maric e Ziegler. Un altro elemento di esperienza che rimpiazzi Gerndt non sarebbe male. Sul resto vedremo di ridurre la rosa dei presenti, molti dei quali in prova.”

-Hai detto che non vuoi guardare nello specchietto retrovisore ma una domanda è doverosa per chiudere il capitolo: come sei giunto a fidarti di queste persone?

“Avevano certe caratteristiche che altri non avevano, hanno presentato l’evidenza fondi, erano molto decisi, poi all’atto pratico, per motivazioni loro, non si è mosso un centesimo né verso di me né per la SFL. E’ andata così, mi da fastidio anche solo parlarne e vorrei impiegare tutte le energie nel sistemare quanto è possibile”.

-Si è parlato del gruppo rappresentato da Heusler, c’è margine per riallacciare i contatti con loro o con altri interessati, oppure Renzetti rimarrà alla guida sino a fine stagione?

“Dobbiamo continuare a  cercare qualcuno che vada avanti con il club o che mi affianchi. Il FC Lugano non può mantenersi con il solo Angelo Renzetti, altrimenti non avrei venduto le mie azioni. L’ho fatto e sono partito per una settimana di vacanze: ero l’uomo più felice del mondo, mai avrei immaginato di ritrovarmi in questa situazione. Ma i presupposti non sono cambiati anzi le cose sono diventate ancora più difficili. Anche se ci rimetto non è un  problema ma il Lugano deve andare avanti e cercherò il meglio. L’ho detto apertamente purtroppo quando sei nel bisogno si accettano anche compromessi, si giudica il bicchiere mezzo pieno e può succedere quello che ci è successo”.

-Come sei uscito dall’ennesimo incontro con Novoselskiy oggi?

“Ho visto un Leonid diverso. E’ una persona che mi ha aiutato e che stimo ma ci sono state queste problematiche che hanno un po’ alterato il nostro rapporto. Oggi ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che il Lugano viene prima di qualsiasi altra cosa”.

-Come hanno accettato la vostra decisione Thiago e Valbusa?

“Ho ricevuto un’ora fa una telefonata da Thiago De Sousa che mi ha ribadito che potrò contare su di lui in futuro, a livello di sponsorizzazioni e altro. Non ho infierito perché non serve a niente. L’importante è che non sono più nel baule ma sono tornato al volante, se poi più in là nel tempo devo fermarmi a raccogliere Thiago lo farò.”

-Con questo tuo ritorno in sella pensi che si possano dissipare le nubi accumulate in questi giorni  in ottica referendum sul Polo sportivo  e dare nuova linfa al progetto?

“Non è una cosa automatica ma una conseguenza di come ci muoveremo adesso. Se facciamo vedere quello che abbiamo mostrato negli ultimi dieci anni la gente ci seguirà. Non faccio appelli perché non è nel mio stile. La sensibilità di ognuno e la fede nella causa bianconera vanno al di là. Noi abbiamo davanti una montagna con poco tempo  a disposizione e saranno i risultati sul campo che forniranno benzina ed emozioni. Concentriamoci su questo obiettivo, il resto è una conseguenza.”

-Ci sono stati licenziamenti nel settore giovanile: pensate di poter intervenire?

“Onestamente non ne sono al corrente. Il settore giovanile fa capo a Leonid e non ne so molto. Mi occupo del Team Ticino del quale sono presidente e ho contatti quotidiani con Massimo Immersi.  Stiamo lavorando veramente bene.”

Su questo tema il dir. Campagna aggiunge che i contratti degli allenatori del settore giovanile sono a tempo e scadono a fine stagione. A giugno vengono fatto delle scelte che competono al signor Novoselskiy.

-Novoselskiy andrà quindi avanti con i giovani perché ieri ha fatto capire che è sempre interessato anche al Team Ticino?

“E’ vero che è giustamente interessato. Ma non ci sono condizioni. Lui è stato membro e ha dato le dimissioni, l’avevo pregato di prendersi il tempo per fare determinate cose ma lui è uscito. Per il suo progetto il TT è importante e spero che, siccome oggi ho visto un Leonid diverso, possa andare in porto un’impostazione che accontenti tutti.”

-Come ti spieghi che hai trovato un Leonid così diverso oggi?

“Quando si è messi sotto pressione ti accorgi  della responsabilità che hai verso i tifosi, la città, tante cose.  Quando sei seduto al di là del tavolo sembrano tutte bagattelle, poi vieni qui a fare una conferenza stampa sotto i riflettori, ci metti la faccia, pensi ai sacrifici che hai fatto, ai soldi che hai messo e alle incomprensioni, qualche domanda te la fai. Leo era in vacanza, è tornato, ha avuto a che fare con le problematiche dei nuovi amministratori, poi ci sono state le mie esternazioni che sono state vissute male da lui e alla fine non è il massimo essere nell’occhio del ciclone.”

-Tu che sei uno che guarda avanti nel caso Braga non dovesse restare hai già un nome in testa per la panchina?

“Questa sera ho organizzato una riunione con lo staff per sentire le loro valutazioni sul momento e sulla rosa in vista anche della eventuale scelta di un tecnico. Magari le squadre che mi daranno una mano potranno aiutarmi anche su questo aspetto. Io il nome ce l’ho in testa chiaro però che qualche sano dubbio bisogna sempre averlo. Se Maurizio Jacobacci fosse stato ancora libero avrei ripreso lui senza indugi, sarebbe stata la scelta ideale specie in un momento del genere. Ripartire da dove eravamo era la cosa più sensata.”

-L’obiettivo stagionale è la salvezza?

“L’obiettivo è ricostruire qualcosa, bisogna avere fortuna nel mercato. Le uscite dovremo assolutamente farle non tanto per incassare soldi ma per risparmiare stipendi. Siamo sulla graticola e bisogna vedere che richieste ci sono. Non abbiamo altre risorse; se ci viene chiesto un giocatore anche importante lo cediamo. Non ho seguito il mercato ma mi hanno parlato di un interesse del Lucerna per Sabbatini e di richieste per Ardaiz. Se partisse qualcuno ne arriverà un altro in prestito certo non possiamo andare a prendere i giocatori che ci piacciono come Görtler o Schmid. Mi dispiace perché con tre o quattro innesti avremmo fatto una squadra che avrebbe potuto dire la sua in qualsiasi contesto. Non sarà possibile: quindi remiamo come matti con grano salis tenendo le spese il più basso possibile.”

-Presidente c’è paura del fallimento?

“E l’ultimo pensiero che ho. Le mie risorse le metto per lavorare e risanare il tutto, poi se riusciamo faremo un’impresa epocale. In caso contrario cederei la squadra anche a zero senza ricevere un soldo, non voglio lucrare sul Lugano. Ho dato tanto e continuerò  a farlo e l’ultima cosa che voglio è la morte (si commuove).”

-Al direttor Campana vengono chieste notizie sulla campagna abbonamenti, quando inizierà?

“Domani sono attese le conferme definitive del Consiglio federale: abbiamo voluto partire con la campagna una volta che c’è la certezza di potersi recare allo stadio. Non mi aspetto scossoni rispetto agli annunci delle scorse settimane. Per Cornaredo si va verso 2400 persone nei posti a sedere, ciò significa che chi avrà la tessera potrà vedere da subito tutte le partite fatta salva la questione del passaporto vaccinale e qualcuno dovrà eventualmente fare il tampone. La campagna abbonamenti partirà probabilmente venerdì.”

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