"Non molliamo mai"

“Non molliamo mai”

Il Lugano è uscito con un punto dal Tourbillon nonostante la contesa si fosse messa in salita nel secondo tempo con le uscite per infortunio di due centrocampisti (Sabbatini e Custodio) e la rete del vantaggio (su rigore) del Sion. Ma la squadra ha mostrato il solito grande carattere. Il presidente Angelo Renzetti, lasciando lo stadio ha dichiarato: “per come si era messa la partita l’ennesimo pareggio mi sta bene. Avremmo meritato di più ma c’è stato anche un arbitraggio poco obiettivo a immagine dell’ammonizione di Lovric dopo pochi minuti e dei due episodi dubbi in area vallesana valutati ambedue a nostro sfavore. Assistendo alle partite del Lugano sono tranquillo perché ho sempre l’impressione che noi possiamo recuperare il risultato, abbiamo un carattere eccezionale.”

Il tecnico Maurizio Jacobacci  sottolinea a sua volta la “grande prova di carattere della squadra”.Nel primo tempo si è vista la nostra superiorità, abbiamo creato almeno tre palle-gol, ci è mancata solo un po’ di determinazione. Penso alla palla fallita sottoposta da Lovric, al colpo di testa di Sabbatini e alla conclusione di Maric su respinta del portiere. In 45′ il Sion non ha fatto un solo tiro in porta. Ci rammarichiamo di partire dal Vallese con un solo punto anche se quando pareggi al 95′ è sempre un punto guadagnato ma ne abbiamo lasciati due: era un match da vincere. Quanto agli episodi dei rigori se c’era quello di Daprelà ce n’era uno sacrosanto anche su Lavanchy trattenuto in area e poi forse un fallo di mano nell’az ione di Lungoyi”.

Fabio Daprelà (nella foto Freshfocus festeggiato dopo il gol al 95′) si dichiara contento del pareggio. “Stasera riguarderò l’azione del rigore, vedremo cosa è successo. A me è sembrato di aver preso prima il pallone e poi la gamba dell’avversario: peccato che l’arbitro non abbia nemmeno voluto rivedere l’azione al VAR. Noi non molliamo mai e anche oggi lo si è visto, loro hanno fatto poco o niente sarebbe stato un vero peccato uscire sconfitti.”

Dopo l’uscita di Sabbatini la fascia di capitano è passata a Mijat Maric che al fischio finale ha ribadito che il motto della squadra è “crederci fino alla fine“. “Siamo un gruppo che si trova bene insieme  e che da anni ormai ha stabilito un legame forte tra i componenti sia dentro sia fuori dal campo di gioco. E l’unione di vede dalle prestazioni e dai risultati. Oggi ci è mancato un po’ di ritmo e di gioco verticale, ma era la prima partita dopo la pausa e non sai mai a che punto ti trovi“.

 

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