"Non è una partita come le altre"

“Non è una partita come le altre”

L’allenamento di venerdì mattina sul sintetico non ha portato novità sostanziali rispetto ai giocatori che potranno intraprendere la trasferta di Thun dove domenica alle 16 il Lugano disputerà il terzo incontro del ritorno.

Oltre a Lavanchy, che è squalificato, non si sono allenati e quindi  non saranno disponibili Obexer (stiramento), Guidotti (colpo alla caviglia già infortunata), Sabbatini (distorsione a una caviglia) e Selasi (influenza). Mentre Crnigoj è fuori rosa. Stando così le cose la formazione che sfiderà Tosetti e compagni è quasi obbligata; in panchina ci saranno un paio di elementi della Under 21.

Al termina della seduta, nella rinnovata sala stampa di Cornaredo, si è svolta la settimanale conferenza stampa  del tecnico Maurizio Jacobacci. “Sappiamo cosa ci aspetta a Thun, una sfida delicata nella quale dobbiamo e vogliamo fare risultato. Dobbiamo spingere l’avversario all’errore e tanto dipenderà da come interpreteremo la partita. Se aspettassimo i loro assalti non porteremmo a casa nulla, dobbiamo essere noi -anche se giochiamo in trasferta- a cercare di essere i padroni del campo. Solo con questa mentalità potremo arrivare a fare un risultato positivo.”

-Dovrà rinunciare a Sabbatini e Lavanchy, che è sempre stato schierato: cosa significa perdere la sua spinta sull’out di destra ed avere a sinistra Daprelà che non è propriamente un terzino offensivo?

“Daprelà ha già giocato da terzino,  lui capisce che siamo in emergenza e che deve essere schierato lì. Si allenato bene nell’ultima settimana ed è in forma. Ci sarà utile per chiudere gli spazi sulla fascia destra che è quella di Matteo Tosetti il quale con i suoi cross può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Faccio affidamento su Daprelà per arginare Tosetti, facendosi rispettare nell’uno contro uno. Sarà un bel duello, per noi fondamentale, non dimentichiamo che in mezzo all’area loro hanno Rapp. Quanto a Lavanchy è chiaro che mancherà la sua spinta ma ci aspettiamo molto da Yao che è un altro elemento capace di andare sul fondo. Le numerose assenze non cambieranno il nostro modo di stare in campo. Presseremo alti per mettere in difficoltà i giocatori del Thun.”

-Si gioca contro l’ultima in classifica, c’è la consapevolezza che ci sono in palio sei punti come si dice di solito?

“Siamo consci che non sia una partita come le altre. Sappiamo benissimo che con tre punti potremo veramente fare un bel balzo in classifica. Lo dirò anche i ragazzi, bisogna essere concentrati dal primo all’ultimo minuto. Questa consapevolezza non deve intimorirci ed evitare di fare il nostro gioco, anzi bisognerà osare. Con lo Xamax siamo mancati negli ultimi trenta metri e quando hai questa lacuna diventa difficile segnare reti. Dobbiamo essere solidi dietro e più incisivi e determinati davanti. Sul sintetico la partita è molto più veloce. Bisogna tirare di più in porta specie su questo tipo di terreno ed essere presenti nell’area avversaria.”

-Si dice che le partite si vincono prima del fischio d’inizio: lei è un tecnico che lascia gestire l’attesa al gruppo o è un allenatore che parla molto?

“Tutta la settimana cerco di far capire ai ragazzi di che partita si tratti e dò soprattutto informazioni tattiche. Poi il giorno del match parliamo solo di come noi vogliamo interpretarla. Non bisogna arrivare né molli né troppo carichi e sapere che c’è anche un avversario di fronte. Non deve essere ingigantito ma nemmeno sottovalutato. Il Thun ha bisogno di punti, anche per loro sarà un match fondamentale e quindi non scenderanno in campo molto tranquilli.”

-Il presidente si è detto inquieto per il problema del gol, anche l’allenatore è preoccupato?

“Sono fiducioso che alla fine la punta l’avremo. Il signor Renzetti cercherà in tutti i modi di portarci un attaccante che sia pronto a scendere in campo subito e che possa fornirci un valore aggiunto. Sarà un arrivo importante non solo sul piano del gioco ma anche su quello mentale. Una punta completa dà alla squadra un segnale forte. Poi bisognerà valutare cosa fare con il secondo posto che abbiamo a disposizione nel contingente. Non stiamo facendo le cose frettolosamente anche se c’è urgenza di avere la punta.  Ma ogni errore fatto adesso si paga e quindi vogliamo evitare leggerezze.”

-Lei ha parlato dell’importanza dell’arrivo di un attaccante, pensa che anche il gruppo senta la mancanza di un compagno che la butti dentro?

“I giocatori non devono pensare a questo, ma fare in modo che i gol arrivino già adesso. Abbiamo elementi, che sanno trovare la porta come Aratore, Bottani, Gerndt e lo stesso Holender. Covilo è forte di testa; Lovric, Custodio e Sabbatini inoltre hanno un buon tiro da lontano. Per me è fondamentale che chi va in campo pensi a fare il proprio dovere. Ogni tiro può essere importante come si è visto contro con Lo Xamax con la conclusione di Aratore poi ribadita in gol da Maric. Bisogna tirare di più e soprattutto centrare la porta”.

-Un giocatore offensivo è arrivato, il giovane Lungoyi che ha debuttato contro il Bellinzona procurandosi il rigore decisivo. Pensa sia già pronto per essere schierato in Super League?

“Christopher ha affrontato finora  il Morbio con la U21 dove ha fatto bene e il Bellinzona dov’era veramente difficile giocare per via del vento. Se avessimo saputo che le condizioni atmosferiche fossero state quelle avrei preferito annullare l’amichevole. Non ha infatti dato indicazioni e per i giocatori è stato veramente difficile. Si è visto che Lungoyi ha delle qualità anche se contro i granata nell’uno contro uno è stato spesso fermato, ma ripeto con quel vento era impossibile giocare a calcio. Penso che il ragazzo possa crescere allenandosi con noi e pian piano potrà fare sprazzi di partita. E’ ancora acerbo e deve inserirsi nei meccanismi della squadra. Però domenica a Thun sarà sicuramente in panchina così come un altro giovanissimo, Jovanovic.”

 

 

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