"Mi aspetto una grande reazione"

“Mi aspetto una grande reazione”

Mentre sale l’attesa per la finale di Coppa svizzera il campionato di Super League prosegue con le ultime cinque partite. Sabato alle 18 a Cornaredo sarà di scena il Grasshopper. L’allenamento di rifinitura dei bianconeri è stato effettuato nella tarda mattinata di venerdì. Al termine il tecnico Mattia Croci-Torti (Freshfocus) ha incontrato i rappresentanti dei mass media. Il messaggio in vista del match con le cavallette è chiaro: “Domani mi aspetto una grande reazione, poi le cose possono andare bene o male ma si dovrà vedere in campo una squadra che si è stufata di perdere come ha perso nelle ultime partite. Faremo di tutto per vincere ma quello a cui tengo  è vedere la fame di reagire. Che poi si trovino altre situazioni particolari, che nelle prossime giornate ci potrebbero essere cambiamenti per arrivare al meglio il giorno della finale lo decideremo giorno per giorno.”

-Siete reduci da tre sconfitte, la terza addirittura contro l’avversaria nell’ultimo atto della Coppa. Come sei riuscito a gestire le emozioni e la concentrazione questa settimana? 

Sono molto sincero e onesto. Ho parlato da martedì con i giocatori sottolinenando che le due partite che giochiamo in casa di qui al 15 maggio sono molto importanti e hanno un valore. Abbiamo disputato un ottimo campionato e desideriamo finirlo a testa alta. La parola giusta è ‘dignità’ per chiuderlo al meglio. Queste partite contro GC e YB le abbiamo e abbiamo il dovere di prepararle al meglio, così come avevano fatto con le altre. Poi bisogna accettare che non siamo riusciti a vincere e che a San Gallo il primo quarto d’ora eravamo entrati in partita molto bene e abbiamo subito un goal reagendo però molto bene. Purtroppo poi abbiamo subito altre due reti e sono questi gli errori che non dobbiamo più permetterci di commettere. Era già successo a Losanna di subire il raddoppio al 46′ e qui con il Sion stessa cosa. Veniamo da tre primi tempi nei quali non demeritiamo come atteggiamento ma finiamo sotto di più gol. Poi le partite diventano difficili da raddrizzare. Ho chiesto alla squadra di cercare di tralasciare per due settimane i pensieri sulla finale di Berna. Ho visto giorni di allenamenti molto intensi, con giocatori che sicuramente avevano voglia di riprendere quello che il campionato ci ha tolto ultimamente ossia  la forza e la stabilità che ci è venuta a mancare in questo periodo. Ben sapendo che sull’arco di un campionato un periodo simile può arrivare, domani giochiamo contro una squadra che ha conosciuto la serie negativa nel terzo girone. Noi vogliamo invertire la rotta.”

-Come vedi la difesa che nelle ultime partite ha subito 12 gol: c’è qualcosa che può essere migliorato?

Bisogna essere onesti e lucidi e capire che quando si subiscono gol la maggiorparte delle volte non è colpa della sola difesa, ma tutta la squadra va analizzata globalmente. Spesso il lavoro difensivo non è cominciato bene davanti. Quello che ho detto è che siamo sempre stati una squadra che aveva voglia di far giocare male gli altri e di rendere sporche le loro giocate, senza dare troppo spazio. Questa circostanza è venuta un po’ meno ultimamente e domani dovremo tornare a essere una squadra rognosa che è poi quello che siamo stati giovedì in Coppa o in molte giornate giuste di campionato.”

-Non ti preoccupa questa tendenza a subire reti?

“Se dico che non mi preoccupa non sarei corretto. Mi spiace e abbiamo fatto di tutto per lavorare le situazioni difensive e anche questa settimana la maggior parte del lavoro ha riguardato proprio questo aspetto”.

-Come sta Bottani, ha recuperato?

“Mattia ha recuperato, gli ultimi due giorni si è allenato con la squadra. E’ nei miei pensieri farlo giocare domani ma devo essere lucido e capire le giuste sensazioni per vedere se rischiarlo dal primo minuto o a partita in corso. L’importante è che lui questa settimana abbia dimostrato di aver voglia di essere parte della squadra e di giocare questo match: questo è un segnale importante anche per l’esterno nel senso che la partita con il GC è importante e nessuno vuole tirarsi indietro”.

-Guardo la classifica: è importante psicologicamente non farsi superare dal San Gallo prima della finale del Wankdorf?

“La finale del 15 maggio l’ho già nella testa, quindi se siamo davanti o dietro di loro in classifica non mi interessa per niente. Ho più voglia di vincere la Coppa di Zeidler e la stessa cosa dicasi dei miei ragazzi, quindi ce la giochiamo tranquillamente e la prepareremo alla grande. Non avremo nessun alibi, nessuna disattenzione, la prepareremo nella maniera più perfetta possibile al di là delle posizioni in campionato. Però ci teniamo anche a tenerli dietro in classifica.”

-Hai visto l’impressionante statistica proposta a “Fuorigioco” sulle vittorie con la presenza di Maric in campo?

“Me l’hanno inviata su Whatsapp; mi ha fatto piacere che abbiamo vinto così tante partite più ancora che sapere chi c’era in campo. Non è che senza Maric non si possa vincere, gli altri difensori sono in grado di gestire bene i match. Poi Mijat ha un peso specifico nella squadra che gli è riconosciuto non solo da me ma dal gruppo. La sua leadership è importante e noi tante volte ci attacchiamo ad essa. Non mi piacciono le statistiche individuali, ma evidentemente questa fa capire quanto sia importante per noi avere Maric in campo”.

-Sembra banale ma quanto contano i vecchi in vista della finale di Coppa per trasmettere esempio ed entusiasmo ai nuovi arrivati?

“Pensavo che si parlasse del Grasshopper. Dobbiamo far passare il messaggio giusto: domani affronteremo una squadra che nelle ultime partite ha fatto decisamente meglio con un allenatore che è stato bravo a trovare qualcosa tatticamente che mette in difficoltà gli avversari. Come ho già detto il GC schiera elementi che sono titolari nelle proprie nazionali, da Herc a Kawabe a Bolla, ha due ticinesi  che stanno facendo molto bene: anche Giotto Morandi nelle ultime uscite sta dando quella qualità che è mancata tante volte e Arigoni è un altro che si sta comportando ottimamente. Devo focalizzarmi su questa partita. Poi sulla Coppa evidentemente è importante avere giocatori che partite simili le abbiano già vinte. Parlavo in settimana con Rüegg che vinse una Coppa con lo Zurigo, Maric ne ha vinte diverse in Belgio, Ziegler anche lui e pure Lovric. Sono in questi momenti che ci si attacca ben volentieri alle persone che hanno già vissuto questo tipo di esperienze, ben venga che ce ne siano. Dobbiamo mettere veramente tutte le carte in gioco per portarla a casa”.

-E’ vero che proprio Arigoni è tra i tuoi desiderata nel prossimo mercato?

“Questa mi giunge abbastanza nuova. Allan è un ragazzo che conosco e stimo da tanti anni. Ho avuto la fortuna di fare il club manager a Chiasso e di seguire tutti i ragazzi del Team Ticino, Arigoni era un giocatore con un enorme potenziale fisico ed è sempre bello avere ticinesi in una squadra ticinese. Però, ripeto, al momento la cosa mi è nuova”

-Dopo Losanna non eri soddisfatto di chi aveva avuto la possibilità di mettersi in mostra, avranno un’altra chance?

“Non ero soddisfatto perché vedo cose in allenamento che mi piacerebbe ritrovare in partita. Ho la consapevolezza che abbiano delle qualità importanti e che a volte non riescano a metterle in campo il giorno del match. Ma sono elementi che certamente ci daranno una mano se non dall’inizio a partite in corso. Hanno già dimostrato più volte di avere chiuso le partite e questo ci ha fatto ottenere tanti punti, non bisogna dimenticarlo”.

-Quanto manca a questa squadra per trovare la definitiva quadratura del cerchio?

“Se per quadratura intendi vincere quasi tutte le partite manca ancora qualcosa. Se pensi a una squadra che comunque ha dei suoi principi e una sua maniera di pensare il calcio allora secondo me abbiamo visto tante volte un buon Lugano. Una squadra che quest’anno in tante occasioni  ha cercato di fare la partita non subendola e questo è il più grande miglioramento fatto rispetto al passato. Tante volte abbiamo dimostrato di volerla proprio giocare noi e prenderla in mano, talvolta non è andata bene, altre volte era più facile aspettarla ma abbiamo voluto giocarla in maniera differente. Anche giovedì scorso con il Lucerna nel primo tempo non è stato il Lugano che attende e riparte ma molto più coraggioso e intraprendente di quello che eravamo abituati a vedere. Sono contento sotto questo aspetto”.

-Hai già citato le ultime tre partite con il grande dispendio di energie che hanno richiesto, sicuramente questi sei giorni di pausa vi hanno fatto bene.

“Più che quanto bene  abbia fatto questa, bisogna chiedersi quanto male abbia fatto la precedente. Non dimentichiamo che quando giochi le Coppie europee disputi tre match in sette giorni, noi ne abbiamo disputati 3 ma in soli 6 giorni: non è evidente, è stato molto difficile. Mi sono e ci siamo presi anche delle critiche sul 3-0 subito a San Gallo ma poi sul bus ha guardato la partita del Lucerna e ho visto che avevano ancora meno energie di noi. Non dimentichiamoci che non è solo un fatto fisico ma anche nervoso. A San Gallo i 17’408 spettatori dopo il rigore hanno trascinato la squadra ed è una circostanza importante, lo abbiamo visto noi nella semifinale qui a Cornaredo. I sangallesi inoltre non avevano nelle gambe i 30′ di supplementari e l’enorme tensione dei rigori. Inoltre il livello del match con l’Yverdon era stato molto più basso rispetto alla nostra semifinale. Il pubblico ha dato una grossa mano al San Gallo che in caso di vittoria sarebbe stato matematicamente salvo. E’ per questo che sono convinto che quello che abbiamo fatto riempirà il Wankorf e che dobbiamo giocarcela anche sotto quell’aspetto.”

-Cosa pensi del calendario che permetterà al San Gallo di avere un giorno di riposo in più in vista della finale?

“Non voglio commentarlo. L’importante, rispetto a quello che è successo settimana scorsa, è avere un giorno in più di recupero. Sono convinto che come staff dovremo essere bravi a gestire risorse ed energie. Ad alzare la Coppa ci teniamo tutti quanti e a volte non è semplice ma bisogna capire, utilizzando tutti i sistemi di monitoraggio che abbiamo, chi ha maggior energie per scegliere la squadra da schierare contro il Servette a quattro giorni dalla finale. Però sono sicuro che non vedrete giocatori riposare, bisogna tenere tutti sul pezzo, poi il minutaggio lo decideremo quel giorno. Quanto al calendario spostare il match tra YB e San Gallo avrebbe voluto dire spostarne altri due, poi c’era il Servette e via dicendo. Queste gestioni le conosciamo e non dobbiamo iniziare a lamentarci e prenderle come alibi. Farò di tutto per far sì che la squadra arrivi al meglio al Wankdorf soprattutto dal punto di vista mentale. Perché sono convinto che avremo più voglia di loro di batterli. Hanno perso l’anno scorso e sin dal primo minuto dobbiamo insinuargli il dubbio di poter perdere la Coppa un’altra volta.”

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