MD+1: notti magiche bianconere
MD+1 è la nuova rubrica dell’FC Lugano dedicata all’analisi del giorno dopo, con un approccio più approfondito e ricco di dati statistici. Come suggerisce il nome, MD+1 prende spunto dai termini calcistici: MD sta per Matchday e +1 indica il giorno successivo alla partita. Ogni analisi verrà pubblicata puntualmente il giorno dopo ogni match, per rivivere e comprendere meglio i dettagli che hanno fatto la differenza in campo.
La vittoria per 2-0 contro il Gent nella 4ª giornata di UEFA Conference League è un momento storico per l’FC Lugano, che non solo si qualifica per i playoff, ma si conferma protagonista di un cammino europeo emozionante. Riviviamo questa impresa analizzando i punti chiave della partita, i protagonisti e i numeri che raccontano la prestazione dei bianconeri.
La reazione dopo la lezione serba
Dopo la battuta d’arresto contro il Backa Topola, Croci-Torti aveva chiesto ai suoi ragazzi una risposta concreta, e così è stato. Come lo stesso mister ha dichiarato nel post-partita, «abbiamo imparato la lezione dalla Serbia» e la squadra ha mostrato il carattere necessario per affrontare una delle formazioni più quotate del girone. Il Lugano ha giocato con grande cuore e disciplina, accettando di sacrificare il possesso palla per difendersi in modo compatto e sfruttare le occasioni con freddezza.
Un inizio perfetto: Mahou sblocca il match
Il gol di Hicham Mahou al 6’ minuto è stato l’episodio che ha incanalato la partita sui binari giusti. Il numero 18 ha finalizzato una splendida azione avviata da Vladi, confermando di poter essere una pedina chiave nelle rotazioni del mister. Come sottolineato dallo stesso Croci-Torti, «Mahou è un giocatore importante, il gol gli darà fiducia e conferma il lavoro che sta facendo.».
La solidità difensiva come marchio di fabbrica
Il Gent ha dominato il possesso palla (61% contro 39%), ma il Lugano ha dimostrato una straordinaria solidità difensiva, soprattutto negli ultimi 25 metri. Guidata da Papadopoulos e El Wafi, la retroguardia bianconera ha respinto tutte le iniziative avversarie, neutralizzando le numerose palle inattive e gli inserimenti di Guðjohnsen. Croci-Torti ha elogiato la squadra per la capacità di difendere in modo compatto e con grande ordine, sottolineando però la necessità di migliorare nella gestione delle ripartenze: «Quello che non siamo magari riusciti a fare è ripartire con più incisività nel secondo tempo. A volte, quando recuperiamo palla, giochiamo sempre troppo dietro. Su questo aspetto possiamo ancora migliorare.».
Doumbia decisivo nel finale
Se il gol iniziale ha dato il via alla serata magica, il raddoppio di Doumbia all’86’ ha messo il sigillo su una vittoria cruciale. Entrato nella ripresa, il centrocampista ha capitalizzato una splendida combinazione con Bislimi, regalando al pubblico un’esplosione di gioia. Doumbia si conferma una risorsa preziosa sia per la sua duttilità che per l’impatto nelle situazioni decisive.
Dati e curiosità
In tutta la partita sono stati commessi 30 falli, ma nessuno di essi è stato per fuorigioco.
A Thun si respira un’aria da cleansheet: nelle due partite finora giocate all’Arena Thun, i bianconeri non hanno ancora subito reti (3-0 contro il HJK e 2-0 contro il Gent).
Il 75% dei passaggi è stato effettuato nella metà campo difensiva dei bianconeri, un dato che evidenzia il forcing del Gent, ma soprattutto la capacità del Lugano di compattarsi e ripartire sfruttando gli spazi concessi.
I 73 passaggi lunghi tentati dai bianconeri sottolineano l’approccio verticale adottato durante il match, superiore alla media abituale della squadra.
I numeri della partita
- Possesso palla: Lugano 39% – Gent 61%
- Tiri totali: Lugano 10 (3 in porta) – Gent 17 (6 in porta)
- Passaggi completati: Lugano 361 (79% precisione) – Gent 533 (86% precisione)
- Contrasti vinti: Lugano 16 – Gent 12
Consulta tutti i dati nel nostro matchcenter.
Protagonisti in evidenza
Come sottolineato dal mister nel post-partita, è complicato evidenziare singole prestazioni in una gara dove il vero protagonista è stato il collettivo. Ecco i 5 giocatori che hanno lasciato il segno.
- Amir Saipi – Nonostante l’acciacco alla caviglia riportato contro lo Zurigo, il portiere kosovaro è stato decisivo con interventi puntuali e una grande sicurezza tra i pali. Le sue 6 parate sono state cruciali.
- Hicham Mahou – Gol e grande lavoro sulle fasce, mostrando intensità e qualità nelle giocate offensive e difensive. Ha completato il 50% dei dribbling tentati e vinto il 75% dei contrasti.
- Antonios Papadopoulos – Leader difensivo, sempre attento negli anticipi e nelle chiusure. Ha vinto il 75% dei duelli aerei, dimostrandosi un esempio di costanza e grinta per tutti i 90 minuti.
- Matisse Samoise – Ottima prestazione del terzino destro del Gent, che soffre le incursioni di Mahou, ma si dimostra sempre attento e preciso. Lo confermano anche i 3 intercetti e 4 tackle, il migliore della partita a parimerito con Papadopoulos.
- Mathias Delorge – Anche il centrocampista del Gent gioca un’ottima partita, sbagliando praticamente nulla. Con 90 tocchi è il giocatore che ha toccato più palloni durante il match, prendendo in mano il controllo del centrocampo.
Vittoria storica
Con la vittoria contro il Gent, il Lugano interrompe una striscia negativa contro le squadre belghe. Nei precedenti incontri, compresi quelli contro Genk, Club Brugge e Union Saint-Gilloise, i bianconeri avevano sempre faticato, ma questa volta l’organizzazione tattica e il carattere hanno fatto la differenza, regalando la prima storica vittoria contro una squadra belga.
Prossimi impegni e prospettive europee
Con 9 punti, il Lugano si garantisce almeno l’accesso ai playoff per gli ottavi di finale, un risultato già storico per il calcio ticinese. Tuttavia, i bianconeri non si accontentano: con le sfide contro il Legia Varsavia e il Pafos ancora da giocare, la squadra punta a chiudere tra le prime otto del torneo.
Questa vittoria rappresenta molto più di tre punti: è un messaggio forte a tutto il panorama europeo e una conferma del progetto ambizioso del club. Ora, testa al campionato: domenica contro il Servette sarà un’altra battaglia fondamentale per continuare a inseguire obiettivi importanti su tutti i fronti.