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GZ-Lugano 3

Lugano incredibilmente beffato dal GC

Al Letzigrund, dove nelle due ultime sfide il GC si era sempre imposto per 2-1, è andata in scena la classifica beffa delle beffe. Al termine di una partita che il Lugano, se non ha dominato, ha perlomeno controllato alla grande, sono state le cavallette a incamerare i tre punti. Proprio così: non sono bastate ai bianconeri cinque o sei limpide occasioni per avere la meglio su una squadra che ha badato soprattutto a difendersi. La fortuna certamente non ha sorriso ai ragazzi di Croci-Torti ad immagine del rigore negato nel primo tempo (per un fallo di mano nettissimo che ha impedito al pallone di entrare in gol) e del palo colpito da Arigoni nel secondo. Evidentemente non era giornata.

Grgic malato

Alle previste assenze di Valenzuela e Aliseda e all’angina che ha impedito il ritorno di Mahou dopo mesi,  si è aggiunta all’ultimo momento il forfait di Grgic colpito da attacco influenzale. A centrocampo è così stato schierato Belhadj a fianco di Sabbatini e Macek. 

VAR non pervenuto

Lo zero a zero con il quale le squadre sono andate al riposo è parso più che bugiardo. Il Lugano ha avuto almeno tre grosse occasioni per sbloccare il risultato a fronte di una sola azione offensiva delle cavallette. Si sono registrati un tiro al volo di Arigoni respinto d’istinto da Hammel, un clamoroso contropiede tre contro uno (Vladi, Bottani, Belhadj) mal gestito. E nel finale ancora un colpo di testa di Arigoni (su corner) e un tentativo di Bottani che è finito sopra la traversa. Ma l’episodio più importante è avvenuto alla mezzora. Un bello spunto di Marques sulla sinistra ha fatto giungere il pallone a Steffen a centro area, la conclusione a colpo sicuro del nazionale è stata fermata dal braccio del difensore  Ndika in scivolata. L’arbitro ha fatto proseguire mentre il VAR, pur di fronte a immagini eloquenti, non ha nemmeno richiamato la signora Staubli al monitor!

Finale shock

Il secondo tempo ha avuto lo stesso svolgimento della prima parte con i bianconeri alla ricerca del gol e le cavallette arroccate in difesa e pronte a ripartire e a sperare in qualche palla ferma.  Il Lugano si è fatto spesso vivo nei pressi della porta avversaria: con un tiro-cross di Steffen e con una bella conclusione di Marques parata. Al 57′ Arigoni dopo un bello spunto personale in area calcia di sinistro ma la palla finisce sul palo.  Un altro tentativo finito a lato è di Bislimi. Poi al 71′ su azione di calcio d’angolo Hajdari perde Schürpf e il vecchio volpone batte di destro Saipi. A questo punto Croci-Torti getta nella mischia tutte le punte e a cinque minuti dal termine ottiene il pareggio su corner, con un’uscita infelice del portiere Hammel e con Hajdari lesto a metterla dentro.  Mentre il GZ si accontenterebbe i ticinesi spingono tantissimo per cercare i tre punti (c’è stata anche una rete di Steffen annullata per fuori gioco) e nei minuti di recupero vengono beffati. Contropiede con quasi tutti i bianconeri fuori posizione e Ndenge che solo soletto prende la mira dai 20 metri e realizza il gol della vittoria. L’ultima occasione (non sfruttata come le altre) è del Lugano; cross di Sabbatini sul quale Steffen non arriva per un pelo.

Si torna giovedì

Ora la squadra dovrà ricaricare le batterie, specie sul piano morale, in vista della partita europea dei giovedì. Si tornerà infatti al Letzigrund per affrontare il Bruges in Conference League.

Grasshopper-Lugano 2-1 (0-0)

RETI: 71′ Schürpf, 84′ Hajdari, 90’+3′ Ndenge.

LUGANO: Saipi, Arigoni (72′ Espinoza) , Mai, Hajdari, Marques (78′ Babic), Belhadj (72′ Cimignani), Sabbatini, Macek (64′ Bislimi), Steffen, Vladi (64′ Celar), Bottani. Indisponibili: Aliseda, Grgic, Valenzuela, Mahou, Osigwe.

GRASSHOPPER: Hammel, Paskotsi, Tibers, Lass, Matam, Abrashi, Ndenge, Mabil, Morandi, Schürpf, Babunski.

ARBITRO: Edith Staubli. Assistenti: Bastien Lengacher e Claudio dos Santos. Quarto ufficiale: Maxime Odiet.

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