La banda Croci-Torti a Zurigo per suonare la “nona”
Quelli che il Lugano vivrà sino almeno a metà dicembre sono delle specie di percorsi paralleli. Da un lato l’UEFA Conference League e dall’altro il campionato di Super League, senza dimenticare la ciliegina sulla torta costituta dalla Coppa svizzera. Si tratta appunto di gestire l’alternanza sportiva, fisica e psicologica che deriva dall’essere proiettati ogni tre, quattro giorni in una ribalta diversa.
Un solo allenamento e via
Succede così anche in questa fine settimana. La squadra, reduce dal vittorioso esordio in Europa, con risultato e prestazione elogiate persino dalla “Gazzetta dello Sport”, deve rituffarsi immediatamente nella realtà del campionato. Nemmeno il tempo di svolgere un vero allenamento che si deve tornare a salire sul pullman con destinazione Zurigo.
Domenica alle 14.15 al Letzigrund
Nel week-end si disputa infatti la nona giornata di Super League che metterà di fronte -domenica alle 14.15 al Letzigrund- due delle tre squadre che si dividono il primo posto in classifica. Mentre il Lucerna ospiterà sabato il Losanna, il giorno seguente Lugano e Zurigo affileranno le armi, con Servette e San Gallo (di fronte nella Svizzera orientale) spettatori interessati.
Fieno in cascina
E’ ovviamente ancora presto per parlare di sfide decisive o anche solo di partite che incideranno sul destino finale delle squadre in campo. Mancano infatti ben 25 giornate al termine della regular season, che sarà seguita -come lo scorso anno- dai gironi per il titolo e contro la relegazione. Bisognerà dunque attendere la primavera per la definizione dei posti in classifica e in Europa ma, come usa dire, il fieno che si mette attualmente in cascina lo si ritroverà al momento topico della stagione.
Una sola sconfitta a testa
In graduatoria Lucerna, Zurigo e Lugano hanno 17 punti ottenuti grazie a 5 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta. La squadra di Mario Frick è al comando per via dell’ordine alfabetico avendo lo stesso bilancio reti dei tigurini: 15-9. I bianconeri sono terzi per un gol segnato in meno (14). Le battute d’arresto si sono registrate: contro il Lucerna per i luganesi, a San Gallo per lo Zurigo e in casa con il Servette per i lucernesi. In sostanza il Letzigrund è ancora terra proibita per gli ospiti: in questa stagione nessuno è riuscito a conquistare i tre punti.
Fuori nei preliminari di Conference
A livello europeo delle capoliste è rimasta in lizza solo la compagine guidata da Mattia Croci-Torti. La squadra del presidente Ancillo Canepa -che tra le svizzere è una delle più abituate a cimentarsi nelle coppe continentali (ben 11 le partecipazioni tra Coppa Campioni e Champions League)- si è fatta estromettere quest’anno al terzo turno preliminare di Conference dai portoghesi del Vitoria (5-0 nel totale delle due sfide).
Derby col GC in Coppa
Così come il Lugano anche lo Zurigo è ancora in corsa nella Coppa svizzera del centenario. Dopo aver superato Le Locle e Zugo 94 negli ottavi se la vedrà con i cugini del Grasshopper. I bianconeri, com’è noto, giocheranno invece a Yverdon la sera di mercoledì 4 dicembre.
In casa 9 a 5 per lo ZH
Dal 2015 le sfide tra le squadre che hanno in Mattia Bottani e Antonio Marchesano i loro simboli, si sono affrontate a 33 riprese. Con 15 vittorie confederate, 9 pareggi e 10 affermazioni ticinesi. Al Letzigrund delle 16 sfide 9 sono andate ai padroni di casa e 5 agli ospiti.
L’anno scorso tre vittorie zurighesi
L’anno scorso nella regular season lo Zurigo si è imposto due volte per 3-0. Solo la partita di febbraio a Cornaredo è andata ai Croci-Torti boys con reti di Vladi e Celar. Nel girone finale ulteriore affermazione dei tigurini (2-1 in casa).
29/5/23 ultima affermazione al Letzi
E dire che nel campionato 2022/23 il vento era spirato in direzione completamente diversa con quattro vittorie luganesi su quattro partite. Risale proprio al 29 maggio 2023 l’ultima affermazione del Lugano al Letzi: 3-2 con reti di Hajrizi, Celar e Steffen.
Pochi arrivi e partenze
Nel corso del mercato estivo il club della Limmat ha sostanzialmente mantenuto il gruppo che aveva terminato al quarto posto la stagione. Sono partiti solo Guerrero (Tenerife), Santini (Croazia) e Boranijasevic (Turchia). Ai quali si è aggiunta la giovane promessa Bajrami ceduto in prestito al Winterthur per motivi disciplinari (la nota reazione del padre dopo una sostituzione in Coppa svizzera). Tra gli arrivi spiccano: Ballet (Como), l’attaccante nigeriano Emmanuel (Bulgaria) e il giovane centrocampista guineano Bangoura (Lione).
Il colombiano Perea cannoniere
Miglior realizzatore nei primi otto turni di Super League si è rivelato il colombiano Juan José Perea (4) davanti al solito Marchesano (3) e al difensore Katic (3).
Esperto olandese in panchina
Dopo aver perso in febbraio il tecnico danese Heriksen, passato di botto al Mainz in Bundesliga, la squadra è stata affidata per alcune partite al duo Murat Ural e Umberto Romano. Da fine aprile si è poi seduto in panchina Ricardo Moniz, allenatore olandese di 60 anni, che ha guidato in carriera Salisburgo, PSV Eindhoven e Ferencvaros. Suo assistente è l’ex nazionale rossocrociato Joan Vonlanthen.
Nettamente più fallosi
Spulciando le statistiche d’inizio stagione si osserva come il Lugano si faccia preferire per possesso palla (63 a 50%), numero e precisione dei passaggi. Mentre i confederati hanno una miglior riuscita nei tacles (60 a 53.5%). Analogo il numero dei tiri verso le porte avversarie anche se Steffen e compagni sono risultati finora percentualmente più precisi. Netta differenza infine nel numero dei falli commessi: la “fisicità” dello Zurigo si denota dai 120 interventi sanzionati contro i 73 dei bianconeri.