Jacobacci: sarà una gara maschia

Jacobacci: sarà una gara maschia

In apertura della settimanale conferenza stampa del FC Lugano sono state fornite informazioni sui più recenti movimenti di giocatori. Fillip Holender è a Belgrado dove si sta definendo il suo passaggio in prestito al Partizan. Dal canto suo Aris Abedini si sta accordando in queste ore con il Granada che proprio giovedì ha superato il Malmoe, vecchia conoscenza bianconera, nello spareggio per accedere ai gironi di Europa League. E’ stato a Lugano in questi giorni per sottoporsi ai test medici e fisici Jens Odgaard, punta danese di proprietà del Sassuolo che lo scorso anno ha giocato in Olanda nel Heerenveen.

Per quanto riguarda la partita di sabato contro il Sion (Cornaredo ore 19) non saranno a disposizione Sabbatini e Lungoyi (squalificati) oltre a Baumann che si sta rimettendo dall’infortunio alla spalla subito nell’ultimo test amichevole. In panchina siederanno due elementi della U21: Jovanovic e Seferaj.

-Mister: siete quasi in emergenza?

“Non direi. Abbiamo in panchina elementi di grandi qualità, penso a Macek, Covilo, Ardaiz e Oss, ricambi importanti nel caso dovessero venir utilizzati. Domani, con la meteo prevista, ci attende una partita già difficile per sé (il Sion si è rinforzato notevolmente) e che risulterà molto maschia. Loro hanno dimostrato contro San Gallo e YB di giocare in modo aggressivo, attaccando l’avversario, specie il portatore di palla. Dovremmo  essere pronti a fronteggiare quest’aggressività e dimostrare che giochiamo in casa e vogliamo assolutamente conquistare i tre punti.”

-Che porterebbero a sei il vantaggio sullo stesso Sion?

“Non pensiamo direttamente ai vallesani, vincere domani significherebbe aver iniziato il nuovo campionato, che è estremamente difficile,  in modo brillante. Però il risultato dovremo andarcelo a cercare con lo spirito che ci ha contraddistinto nelle prime due gare. Ci vorranno mentalità, intelligenza, convinzione, volontà di andare oltre alle forze che abbiamo e grinta soprattutto. Abbiamo bisogno di tutti questi ingredienti per arrivare a capo di un avversario forte e ambizioso.”

-Il portiere Osigwe come sta?

“Sta bene, oggi si è allenato pur senza forzare. Domani sera sarà in campo senza problemi.”

-Giovedì sera a “Fuorigioco” il responsabile dell’area tecnica Gianni Lovato ha dichiarato che Lovric ha voluto fortemente rimanere  a Lugano anche se con l’Ascoli era tutto fatto. E’ un bel messaggio di attaccamento al gruppo?

“Significa che i giocatori qui si trovano bene, che lo spogliatoio è unito e che abbiamo un bel gruppo: l’ho sempre sottolineato. Fa piacere lavorare con questi ragazzi che comprendono la volontà di far bene e che sanno come fare. L’hanno dimostrato alla grande sabato  a Zurigo quando abbiamo giocato in dieci quasi tutto il secondo tempo e siamo andati a cercare un punto importante che fa bene al morale. Al Letzigrund è stato significativo costatare a che livello siano la forza e lo spirito del gruppo.”

-A proposito delle espulsioni hai chiesto ai tuoi giocatori un’attenzione particolare?

“Ne abbiamo parlato, ho chiesto ai ragazzi di stare attenti e concentrati. Il secondo cartellino a Sabbatini è arrivato dopo un controllo sbagliato, lui che è tecnicamente molto forte, e da là è nato il fallo trovato dall’avversario che ha reagito più in fretta. Senza dimenticare che sul primo giallo il fallo non era stato di Jonathan ma di Ceesay, si è trattato di una svista arbitrale. Mi auguro che domani possiamo finire la partita in undici che è importante anche perché il campo sarà pesante e viscido e le fatiche si sentiranno. Dovremo essere compatti e non lasciare loro spazi in  profondità mentre sulle ripartenza non dovremo sbagliare l’ultimo passaggio”.

-In una gara con queste condizioni ambientali avrebbe fatto comodo un elemento come  Odgaard: che tipo di attaccante è e ora avrà a disposizione alternative interessanti davanti?

“Jens è un elemento come lo cercavamo, bravo di testa perché  ha centimetri, fa ottimi movimenti. Compirà 22 anni quest’anno ma ha già esperienze importanti. L’Inter lo ingaggiò giovanissimo perché vide in lui grande talento, poi lo parcheggiò al Sassuolo. L’ultima stagione l’ha disputata in Olanda segnando 7 gol e un assist in 24 partite: e in quel campionato non è facile realizzare. E’ una punta di razza che si fa valere sul piano fisico e soprattutto che attacca i sedici metri. Non dimentichiamo comunque che abbiamo in rosa anche Ardaiz che sta crescendo settimana dopo settimana e che avrà sicuramente i suoi spazi.”

-Da quando è a Lugano non è riuscito a battere due sole squadre il San Gallo e il Sion. Pensa sia un caso, che spiegazione si è dato?

“Sarà bene ricordare che nella prima partita a Cornaredo contro il Sion Janga, dopo 50 secondi, ha avuto sul piede una grossa palla gol. In seguito lo stesso giocatore non è riuscito a ribadire in gol la respinta del portiere su tiro di Bottani. Sarebbe stata una vittoria sicura. A Sion sul nostro vantaggio di 1-0 Maric ha sbagliato un rigore e nel finale ci sarebbe stato un altro penalty clamoroso su Janga non concesso. Sono state due sfide nelle quali eravamo molto più vicini noi alla vittoria. Nel frattempo la squadra vallesana ha cambiato volto ingaggiando due terzini come Martic e Japichino, a centrocampo hanno preso Serey Die che è un leader aggressivo mentre in avanti ci sono elementi quali Hoarau e Tosetti senza dimenticare  Karlen, altro goleador. “

 

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