Jacobacci: due gol su nostre ingenuità

Jacobacci: due gol su nostre ingenuità

Il Basilea ha battuto il Lugano nella quattordicesima giornata di campionato. Lo ha fatto al termine di una gara più equilibrata di quanto non dica il risultato finale. Il tecnico bianconero Maurizio Jacobacci (TiPress) ammette che “l’entrata in partita non è stata delle migliori, abbiamo penato anche se la prima occasione l’abbiamo avuta noi con Aratore, peccato che non abbia indovinato per poco lo specchio della porta. Poi abbiamo concesso un primo gol con troppa facilità e anche sul secondo c’è stata ingenuità difensiva. Quando un avversario è sulla linea di fondo bisogna impedire il passaggio indietro, perché il tiro da lì non potrebbe essere pericoloso. Abbiamo fatto il contrario e sono cose che dovremo aggiustare nelle prossime due settimane. Non abbiamo disputato un bel primo tempo, ma dopo aver subito la loro rete Gerndt ha avuto sulla testa la palla del pareggio e ha sbagliato. Ancora lui, girato spalle alla porta, è stato spinto dal portiere Omlin: potevamo fare di più anche se il Basilea era superiore. Abbiamo cercato di rimediare già dopo mezz’ora togliendo Dalmonte per un centrocampista di ruolo (Lovric). Questo perché a centrocampo eravamo sempre in ritardo avendo un elemento in meno, loro erano bravi a gestire la palla e a farci girare a vuoto. Nel secondo tempo abbiamo cambiato ulteriormente modulo passando al 4-3-3 offensivo. Abbiamo dovuto aspettare gli ultimi dieci minuti per avere occasioni per riaprire almeno il match. Non è stato così e dispiace aver preso il terzo gol.”

-Il campionato è iniziato da quattro mesi, tu sei appena arrivato, ma pensi che questi limiti che perdurano da inizio stagione siano veramente “aggiustabili”?

“Avremo ora due settimane per lavorare su vari aspetti, cercheremo delle soluzioni insieme ai ragazzi. Gli attaccanti sono qui per segnare e ci lavoreremo e anche tatticamente dovremo farci trovare pronti con il Thun fuori casa.”

-Sui due gol presi si è avuta l’impressione che Yao non fosse protetto a sufficienza dai centrocampisti.

“Sicuramente si sarebbe potuto fare meglio, ma il terzino deve sapere come comportarsi in questi frangenti. Si vedeva che loro sui sedici metri cercavano  l’uno-due e noi dovevamo bloccare il giocatore che va a riprendersi il pallone; sono cose semplici e fondamentali da capire.”

-In nove partite casalinghe avete segnato due reti, ci sono responsabilità degli attaccanti ma anche di chi li deve servire. Non è che la qualità della squadra è stata un po’ troppo sopravalutata?

“Lasciatemi il tempo di analizzare bene il gruppo in queste due settimane. La volontà dei giocatori c’è, sono desiderosi di apprendere, speriamo di trovare soluzioni importanti. Dobbiamo restare calmi senza stravolgere tutto perché ciò creerebbe solo confusione.”

-Lavorerà su qualcosa in particolare in questa pausa del campionato, farete ritiri o amichevoli?

“Faremo una partita al  nostro interno e lavoreremo sui movimenti specie quelli offensivi, dobbiamo gestire meglio la palla, soprattutto nei passaggi facili, dobbiamo tornare a giocare semplice a centrocampo. Poi l’ultimo passaggio quello è a rischio ma chi non risica non rosica come si dice. Sotto porta dobbiamo essere veramente più efficaci.”

-Se potessi tornare indietro cambieresti qualcosa dal profilo tattico visto che come hai detto prima a centrocampo il Basilea era in superiorità numerica e oltretutto ha grande qualità?

“No, ero convinto che con due attaccanti di forza come Gerndt e Junior potevamo impensierirli molto di più. Ma ho dovuto costatare che nella zona nevralgica del campo loro sono veramente forti: Frei, Stocker e Xhaka sono tutti nazionali e Vécsei e Custodio dovevano sempre rincorrerli. Dopo una ventina di minuti magari avrei già potuto cambiare inserendo un centrocampista in più ed evitando magari il secondo gol ma questo è il senno di poi.”

-Hai chiesto a Dalmonte un lavoro che non ha nelle sue corde?

“Ritengo che siano stati bravi gli avversari, con Petretta che lo metteva in difficoltà spingendo molto sulla fascia. Dalmonte avrebbe comunque potuto assecondare maggiormente Yao. Quando un difensore avversario sale tanto devo essere io a farlo scendere, spaventandolo nei duelli uno contro uno. Ma oggi Petretta è stato superiore. Oggi come oggi devi sapere attaccare ma anche difendere, vale per tutti.”

 

 

 

 

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