Jacobacci

Jacobacci: compatti e aggressivi per vincere

Allenamento di rifinitura sotto la pioggia per la rosa bianconera. Sabato alle 19 a Cornaredo è in programma la sfida con il San Gallo valida per la quinta giornata del campionato Raiffeisen Super League. Al termine della seduta Maurizio Jacobacci ha incontrato i giornalisti.

-Nelle prime quattro partite sono arrivati sei punti, e nelle ultime con le rimonte sul finale che danno morale. Avete affrontato le ultime quattro della graduatoria: c’è un po’ di rammarico per non aver fatto di più?

“Per la mole di gioco espressa avremmo sicuramente potuto avere un paio di punti in più. Però per come si erano messe diverse partite possiamo ritenerci soddisfatti: pensiamo a quella di Zurigo dove abbiamo disputato in dieci quasi tutta la ripresa dovendo rimontare il risultato così come contro il Sion, a Vaduz hanno visto tutti il gol che abbiamo subito e che ha fatto diventare in salita il match ma sono stati bravi i ragazzi a reagire e a trovare almeno il punto che ci ha permesso di muovere la classifica. Non bisogna equivocare: affrontare Lucerna, Zurigo, Vaduz e Sion, anche se occupano attualmente le ultime posizioni in classifica, non significa avere impegni facili. Anzi sono confronti più rognosi e chiusi, contro squadre che non ti lasciano giocare; è meglio affrontare avversari come San Gallo, YB e altre che cercano di giocare a calcio e di metterci in difficoltà sul piano offensivo, aprendoci però qualche varco per le nostre ripartenza. La sfida di domani sarà molto aperta e dovremo essere bravi a non concedere spazi in profondità, dobbiamo essere compatti per poter recuperare palla insieme e poi evitare il contro-pressing dove loro sono veramente forti.”

.-Per la maturità che la tua squadra ha raggiunto forse San Gallo e Young Boys arrivano in un buon momento?

“Lo vedremo domani al fischio finale e domenica prossima. Sono belle partite da giocare. Il match con i sangallesi non deve essere un peso, va affronto con entusiasmo, con la determinazione e la consapevolezza della nostra forza. Nel corso dei 90′ ci creeremo sicuramente qualche palla-gol e dovremo essere bravi a sfruttarla.  Non avremo moltissime occasioni e quindi andranno capitalizzate quelle che si presenteranno.”

-Le ultime quattro partite contro il San Gallo avete sempre incassato tre gol: è un caso e ciò ti dà dei pensieri particolari?

“Dobbiamo crescere anche in questo. Sappiamo che in fase offensiva sono molto bravi, hanno ripartenze importanti e starà a noi chiuderci in fretta sulle transizioni offensive e difensive, per non lasciare campo aperto. Per me la squadra di Zeidler non meritava di uscire dalle qualifiche di Europa League, è stata condannata da episodi sfortunati.  Sappiamo quello che ci aspetta: sfidiamo la prima della classe attualmente, una squadra che ha dimostrato di valere il primato, salvo forse nel secondo tempo con il Lucerna. Ma nei primi 45′ c’era stata una sola squadra in campo e questa era il San Gallo. Dovremo stare molto attenti, perché sono solidi e hanno elementi di valore.”

-Il Lugano non perde in casa da 13 partite e molte di queste sono state giocate a porte chiuse o con pubblico limitato, a Cornaredo non c’è insomma l’ambiente di altri stadi. Come si spiega dunque questa striscia positiva casalinga?

“In casa ci troviamo molto bene. Il fatto che da marzo ci abbiano spostato negli spogliatoi sotto la tribuna Monte Brè si è rivelato positivo. E’ scattato un click: la preparazione dopo il lockdown e il ritorno alle gare ha visto una squadra ancora più compatta e uno dei fattori scatenanti è stato probabilmente il lungo corridoio coperto fuori dagli spogliatoi. I giocatori stavano molto più insieme prima e dopo gli allenamenti. Ho visto elementi che si intrattenevano anche 30′ o 40′  a parlare e scherzare. Era un gruppo già bene affiatato che si è ulteriormente consolidato. E’ anche per questo che si sono gettate le basi della striscia positiva. A Cornaredo ci troviamo bene ma mi auguro che i 2’400 posti che possono essere occupati domani lo siano davvero. Abbiamo bisogno dell’incoraggiamento dei nostri tifosi per farci vincere una partita difficile. Ma vorremmo fare i tre punti e sappiamo cosa questo significherebbe per la classifica”.

-Vedendo quello che sta succedendo negli altri cantoni, anche oggi arrivano notizie di limitazioni in Romandia, ha paura che questo potrebbe essere l’ultimo weekend con le condizioni attuali o addirittura l’ultimo nel quale si gioca?

“Non ho paura, non mi faccio terrorizzare dal Covid, cerco di vivere  serenamente pur facendo molta attenzione alle norme. Poi se il destino vorrà che il campionato si fermi lo accetteremo. Ma non voglio pensarci adesso.”

-Nelle prime partite, al di là delle rimonte, il Lugano non è sempre stato lo stesso a livello di prestazioni. Qual è la squadra che le è piaciuta meno e che non vorrebbe rivedere domani?

“Mi auguro che non iniziamo la gara come a Vaduz dove siamo stati compatti sì, ma poco propositivi e meno aggressivi del solito. Dobbiamo scendere in campo con la  determinazione e l’aggressività mostrate ad esempio contro il Lucerna. In quell’occasione i ragazzi mi sono piaciuti tantissimo: erano sul pezzo, compatti e aggressivi. Abbiamo vinto un sacco di duelli importanti e, fin quando siamo stati 11 contro 11, non abbiamo sofferto l’avversario. Spero di rivedere questo Lugano contro il san Gallo.”

-Chi verrà schierato in attacco al fianco di Gerndt: Odgaard a Bottani?

“Lo vedrete domani sera. Ma desidererei sottolineare ancora una volta che, al di là degli undici che iniziano la partita, la panchina è molto, molto importante. Chi subentra deve sapere cosa vuole fare e come può aiutare il gruppo a compiere un ulteriore balzo di qualità”.

-Baumann è pronto al rientro?

“Si è già pronto da due settimane. Ho parlato ai due ragazzi e ho ribadito la gerarchia. Noam è il numero uno. Osigwe ha fatto molto bene in queste settimane ma resta il no. 2. Sono giocatori intelligenti, hanno un bel rapporto tra di loro e capiscono il  ruolo che hanno nel gruppo”.

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