fbpx
Quarti di Coppa: Thun-Lugano 1

“Il pubblico ci ha aiutato tantissimo”

Per la serie notti magiche a Cornaredo. Il Lugano ha superato la corazzata YB al termine di una partita combattuta ed entusiasmante. I seimila spettatori, tra i quali molte famiglie e giovani, hanno lasciato lo stadio con negli occhi le immagini di una serata indimenticabile.

Mattia Croci Torti si è presentato in sala stampa visibilmente soddisfatto ed emozionato. La prima domanda riguarda le sue sensazioni: quanto stai godendo?
“Onestamente adesso non sto ancora realizzando. Le emozioni sono tante, più che di godimento parlerei di contentezza. Sono soddisfatto perché quando sei un allenatore e la squadra fa esattamente quello che chiedi è bello. I ragazzi oggi, non solo sul piano dell’atteggiamento, sono stati fantastici: dal capitano a tutti gli altri hanno interpretato il match nella maniera giusta. Nel primo tempo  abbiamo concesso veramente poco, sapevamo che poi nella ripresa avremmo dovuto soffrire ma che ci si sarebbero aperte anche possibilità in contropiede. Oggi posso solo congratularmi con chi ha lottano 92′ in maniera atroce direi.”

Ti è scesa una lacrimuccia alla fine?

“Ero emozionato perché, lo sapete molto bene, siedo su questa panchina da sei partite, non ha una grande esperienza e quando riesci a superare la squadra che un mese fa ha battuto Cristiano Ronaldo la soddisfazione è enorme. Al fischio finale  ho avito una serie di emozioni la prima ve l’ho detta riguarda il comportamento dei ragazzi, la seconda è avere battuto l’YB e la terza riguarda il fatto che io tengo molto alle persone e alle relazioni. Sono molto legato a coloro che lavorano con me e oggi purtroppo mancava Cao Ortelli che ha avuto un piccolo problema di salute, non vedevo l’ora di vincere per dedicargli il successo perché so quanto ci tenesse.”

-Se capisco bene l’interpretazione del tuo concetto di partita perfetta è stata questa, al di là della grandissima sofferenza del secondo tempo?

“La differenza con gli avversari la conosciamo bene tutti quanti: al momento Sabbatini, Lovric e Custodio sono gli unici centrocampisti a mia disposizione e non posso chieder loro di essere super eroi. Quanto hanno fatto nel primo tempo è stato grandioso, come hanno interpretato tatticamente la partita nel secondo tempo anche, ma non posso chiedergli di pressare lo YB per novanta minuti. Sappiamo dove sono le lacune della nostra rosa e attualmente chiedo ai tre di centrocampo un grande sforzo e loro mi ripagano tutte le partite. Sappiamo che nel secondo tempo dobbiamo abbassarci un po’  ma siamo anche consci di avere occasioni di ripartire e di far male. Oggi sapevamo che nella ripresa avremmo avuto a disposizione ampi spazi perché loro ogni volta attaccano con otto giocatori. Quindi avevamo pronti Amoura e Abubakar proprio per poterli colpire in contropiede.”

-Quindi è stata la partita perfetta?

“A livello di mentalità è stata incredibile come prestazione. Sin dal primo minuto: un YB che in 45′ fa così poco l’ho visto raramente in questi anni. Eravamo pronti a chiudere tutti gli spazi, la verità è che nella sofferenza -ci sono venuti a mancare Maric e Daprelà-  ci siamo esaltati. Devo fare i complimenti a tutti i ragazzi. Già nello spogliatoio c’era un’atmosfera che mi piaceva. Non voglio passare per arrogante ma ero molto sereno prima del match, quando vedi una concentrazione simile hai un sentimento di tranquillità. La partita perfetta quasi arriva, se nel secondo tempo siamo più bravi a tenere palla magari la facciamo ma lo Young Boys ha il coraggio di giocare due contro due tutto il secondo tempo e bisogna quindi dar merito alla loro forza e ai giocatori. Ricordiamo che Fassnacht ha trascinato la  Svizzera nelle ultime due partite, stasera quando è entrato ha colpito due pali e ha dato una scossa alla squadra”.

-Mi è piaciuto soprattutto il Lugano del primo tempo, sembrava la squadra di Zeman. Ho visto contrasti molto decisi contro un avversario che sul piano fisico vi sovrasta.

“Quando la squadra ci crede tutto diventa più facile. Mi fa piacere parlare di un ragazzo come Lungoyi che solo un mese fa aveva avuto uno screzio con me, stasera ha lottato e giocato per la squadra. Sono queste le soddisfazioni, noi abbiamo leader da seguire e quando i giovani li assecondano diventa tutto più facile”.

-Anche Hajrizi ha disputato stasera una grande partita?

“La vera forza di Kreshnik è la sua grande voglia di migliorare sempre. Ha acquisito il rispetto dei compagni perché anche in allenamento lotta come un leone, è conscio dei suoi limiti sa dove deve lavorare per migliorare. Gli ho chiesto ultimamente lo sforzo di giocare da terzino alcune partite e per lui non era così facile ma ha dato il massimo e per me sono segnali da prendere. Bravissimi Hajrizi, Lungoyi e Saipi che sono i nostri giovani: quando loro seguono i vecchi leoni è tutto più facile.”

-Che dici dell’atmosfera che regnava stasera a Cornaredo, era un pezzo che non si viveva una serata simile?

“Ragazzi vi posso dire che con questo ambiente cambia tutto. Quando hai la gente che ti sostiene, ti motiva e ti spinge è tutta un’altra cosa, preferisco essere qui alla fine di ogni partita senza voce perché i giocatori non mi sentono. Il pubblico ci ha dato una grossa mano, specie nei momenti di difficoltà o sofferenza, quando hai la gente che ti spinge è più facile. Ed è quello che noi viviamo quando andiamo in trasferta e gli avversari vengono sostenuti. Oggi è stata la chiave di volta, è facile soffrire quando hai seimila persone dietro di te.”

-E del rigore sbagliato cosa pensi?

“Ieri guardando la partita di coppa dello Zurigo ho visto Marchesano, che non sbaglia mai, fallire il primo rigore. Noi ogni tanto facciamo lo stesso. La verità è che ci vuole il coraggio di calciarlo. A noi la gente che vorrebbe farlo non manca. Dovrò magari dare un contentino a Lovric che ogni allenamento insiste.  Ziegler li ha quasi sempre segnati, l’importante è avere gente che se la sente.” 

-Lo spirito di Coppa l’avete messo in campo eccome stasera. Quanto diventa un obiettivo il torneo a eliminazione diretta?

“Sono sempre stato molto chiaro con voi. La prima cosa che la proprietà mi ha chiesto è stata proprio questa: il Lugano deve raggiungere la salvezza il prima possibile ma deve fare bene in Coppa svizzera. Dirlo a me che sono ticinese è scontato, arrivare al Wankdorf è un sogno che cullo fin da bambino, sono sempre stato entusiasta di seguire le finali di Coppa svizzera. Oggi pensavo di dover motivare maggiormente i ragazzi invece non ce n’è stato bisogno, la vogliono tutti quella finale. Secondo me c’è qualcuno che è stato scottato qualche anno fa a Zurigo e ha dentro questa voglia di vendetta. Ma sia io sia Sabbatini che è seduto al mio fianco siamo abbastanza vecchi per non sapere che la strada è disseminata di trappole. Una volta abbiamo preso una tranvata a Schötz, un’altra a Köniz. Bisogna sempre tenere la guardia alta”

-A capitan Sabbatini, pure lui presente alla conferenza stampa, viene chiesto se sente un super eroe.

“No, sono stanchissimo e penso che il mister sia stato chiarissimo nella sua analisi. Abbiamo affrontato la miglior squadra svizzera, sapendo che loro sono abituati a giocare a un certo ritmo e che nel secondo tempo avrebbero continuato a premere e avremmo dovuto soffrire. Nel primo tempo abbiamo avuto occasioni per poterli colpire, al di là del rigore e poter far sì di avere una ripresa più tranquilla. Ci sono state anche delle situazioni nelle quali non siamo stati molto lucidi anche nel secondo tempo. Alla fine comunque abbiamo fatto una grande partita”.

-Jonathan sappiamo che tu sogni di poter giocare nel nuovo Polo sportivo, ma anche oggi con seimila persone presenti avete vissuto una serata calorosa e speciale. E’ stato bello viverla?

“E’ stata una partita speciale per tutti. Ci tenevamo a fare molto bene perché sapevamo che lo stadio sarebbe stato gremito e ci ha fatto moto piacere vedere tutta questa gente era tempo che non la vedevamo. Ci è capitato di ricordare, parlando con i compagni, le partite di Europa League quando era difficile parlarci in campo per il frastuono. Spero davvero che il pubblico continui ad accompagnarci perché la squadra se lo merita e da parecchio tempo sta facendo molto bene. Ovviamente se abbiamo il sostegno dei tifosi potremo sicuramente dare qualcosa in più a questo club.”

-Il prossimo rigore dovrai tirarlo tu Jonathan…

“Ne ho sbagliato anch’io qualcuno e non posso dire niente. E’ sempre un compito delicato, per fare un esempio anche a Maric, che non  sbagliava mai, è successo di fallirne uno. Sono cose che possono accadere. Proveremo a migliorare per la prossima volta.”

Altri articoli

Prima Squadra
Quarti di Coppa: Thun-Lugano 3
Prima Squadra
Fuori dalla Coppa le dominatrici del campionato