Maurizio Jacobacci

“Il gruppo resta la nostra forza”

Il Lugano effettuerà sabato mattina la rifinitura in vista del match di domenica (ore 16) contro il Lucerna a Cornaredo. Sarà un allenamento importante perché permetterà allo staff di rendersi conto delle condizioni fisiche di alcuni giocatori usciti malconci dalla sfida infrasettimanale con il Servette. Si tratta di Daprelà, Oss, Custodio e Bottani. Sicuri assenti contro la squadra allenata dall’ex Fabio Celestini saranno Maric (che dovrebbe rientrare domenica 21 febbraio a Losanna), Sabbatini e Macek (squalificati).

Dopo l’allenamento di venerdì mattina il tecnico Maurizio Jacobacci (TiPress) ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza-stampa che precede gli incontri di campionato.

-Uno dei grandi punti di forza del Lugano, come lei mister ha più volte sottolineato, è stata l’attitudine positiva dei giocatori che dovevano accettare la panchina e le buone risposte quando erano chiamati in causa. In questo momento percepisce maggiori difficoltà da parte dei ragazzi ad accettare di non partire titolari perché la squadra va un po’ meno bene o perché nella seconda parte della stagione è più delicato gestire questo aspetto?

“Penso che il gruppo sia e sarà ancora la nostra forza. Avere giocatori di questo spessore in panchina e in tribuna è un vantaggio. Comprendo che coloro che giocano meno non possano essere soddisfatti ma è importante che continuino ad allenarsi con impegno, parlino poco e facciano valere i fatti. Il che significa rendere al massimo quando subentrano e impegnarsi sempre durante la settimana. L’importante è che non si mettano eccessiva pressione sulle spalle ciò che li condizionerebbe quando venissero chiamati in causa. Devono restare tranquilli, capire che il gruppo è affiatato e che loro ne fanno parte. I risultati sono la conseguenza del lavoro che tutti assieme facciamo in settimana.”

-Ha avuto risposte meno positive da chi ha mandato in campo nel corso dei match negli ultimi tempi?

“Le difficoltà durante una partita ci sono sempre e quando si decide di fare una sostituzione si pensa di sopperirvi con forze fresche. A volte va bene e altre volte meno. Ma finora mai un cambio ci ha fatto perdere una partita, chi è entrato ha dato man forte, cercando di dare il massimo. Anche contro il Servette Ardaiz ha giocato gli ultimi otto minuti, non poteva fare chissà chè ma si è battuto molto anche in fase difensiva, ha corso come mai e si è proposto in avanti. Stessa cosa dicasi per Macek anche se è stato sfortunato nell’azione del rigore: lui cercava il pallone e si è appoggiato sulla schiena dell’avversario. Sono episodi che capitano. Chi subentra deve dar man forte ma anche chi resta in campo deve sostenere i nuovi entrati. Non è sempre facile entrare magari in un momento delicato della gara. Pensiamo a quanto è successo nella serata polare di Lucerna, con freddo pungente,  campo pesante, la neve che cadeva e il ritmo insistente imposto dai padroni di casa che volevano recuperare il risultato. Avrei messo in difficoltà chiunque fosse sceso in campo nel finale, e lo si è visto con Gerndt che ha cercato di entrare nel contesto della sfida ma ha fatto ovviamente fatica.”

-A proposito di Gerndt come sta accettando, lui che è stato un elemento chiave del Lugano in questi anni, il ruolo di subentrante, come lo sta vivendo?

“Lo vive abbastanza bene. Proprio in questi giorni ho detto prima a lui e poi ai suoi compagni che dovrebbero tutti prendere esempio da Alex che, nonostante le difficoltà, ha accettato la situazione ed è un esempio per l’attitudine che dimostra e per come si impegna in allenamento, fa di tutto per vincere anche una partitella. Specialmente i giovani dovrebbero prendere lui come modello.”

-Che Lucerna si aspetta domenica?

“La solita squadra che vorrà  giocare la sua gara, cercando di costruire da dietro. Ha ottimi elementi in avanti: Schaub è un fuoriclasse che sa servire i compagni ma anche andare in porta. Poi c’è Sorgic sempre bravissimo in zona gol. Schürpf con la sua statura è molto temibile di testa ed è un grande lottatore, rientra anche in difesa.  Poi ci sono i vari Ugrinic. Insomma un complesso molto valido che in casa ha battuto 3-0 il Servette, anche se poi è andato a perdere a Ginevra e che mercoledì, fino all’espulsione di  Frydek vinceva a San Gallo. Ci aspetta una partita fisica, difficile e dovremo fornire una risposta importante anche sul piano agonistico.”

-Dopo la partita pareggiata contro il Servette ha detto che c’erano cose da imparare e da migliorare. A bocce ferme a cosa si riferiva?

“Finora la nostra forza era sempre stata che quando passavamo in vantaggio era difficile riagguantarci, specialmente nei finali delle partite. E’ un peccato contro il Servette, ma ci era già successo a Basilea, aver sprecato l’occasione di incamerare i tre punti anche perché la squadra aveva lavorato tanto e bene. Quando mancano pochi minuti al fischio finale dobbiamo essere bravi a chiuderci bene, non possiamo lasciare che due giocatori si trovino liberi, uno al limite dell’area e l’altro sul secondo palo. Quindi bisogna tornare a fare in modo che quando siamo in vantaggio la partita possa quasi considerarsi vinta. Sappiamo farlo e l’abbiamo dimostrato in passato.”

-Vista la mancanza di Sabbatini e Macek come schiererà il centrocampo: ci sarà posto per Guidotti?

“Sicuramente Stefano sarà tra i convocati. Poi domani, dopo aver valutato vari aspetti anche tattici, vedremo chi schierare da titolare e chi mettere in panchina. Domenica saranno molto importanti anche i subentranti.”

-Daprelà e Custodio saranno recuperabili?

“Fabio soffre da tempo per una pubalgia e ha un dolore alla caviglia. Domenica ha giocato con un antidolorifico ma a un certo punto ha chiesto di essere sostituito, peccato perché la sua esperienza ci sarebbe tornata utile nel finale. Custodio ha avuto una contrattura al polpaccio ed anche lui, mercoledì, ha dovuto uscire perché non ce la faceva più”.

-Bottani e Abubakar sono una bella realtà?

“Assolutamente, Mattia quando può disimpegnarsi centralmente tra le linee, svariando a destra e a sinistra, non perde palla, è veloce e fa giocate di qualità. Si è visto in occasione della rete eccezionale con la quale siamo andati in vantaggio contro il Servette. Un’azione partita da Kesckes con un’ intuizione fondamentale che ha messo fuori causa diversi avversari, proseguita con la triangolazione di qualità Bottani-Sabbatini e l’invito ad Abubakar che si era liberato davanti alla porta. Peccato che, subito dopo, una seconda occasione con Abu non sia finita in gol per l’ottima reazione del loro portiere e che Lovric non abbia potuto raccogliere la respinta. Poi c’è stata la ghiotta occasione con Sabbatini che non si è accorto che Lovric era libero a sinistra. Il Servette ha avuto il predominio del pallone ma non si è creato granché, grazie al nostro ottimo lavoro difensivo e allo spirito di sacrificio di tutti. La delusione per i tre punti non arrivati in extremis è durata quella serata. Il giorno successivo abbiamo ripreso ad allenarci con impegno ed il morale è buono”.

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