“Era importante vincere e non subire reti”
C’è soddisfazione nello spogliatioio ospiti del City Stadion di Mlada Boleslav dove i giocatori del Lugano si accingono a fare in fretta la doccia prima di farsi trasportare all’aeroporto di Praga a prendere il volo che li porterà a Malpensa e poi (verso le 5 del mattino) a Lugano.
Due su due non è scontato
Vincere la seconda partita su due nella fase campionato di Uefa Conference League è motivo o di orgoglio per squadra e staff reduci dalla negativa prova di Yverdon e desiderosi di riscattarsi e di incamerare altri punti molto importanti in vista della classifica finale e degli eventuali ottavi o spareggi della terza Coppa continentale. Sinora sono 9 su 36 le squadre che hanno incamerato sei punti, mentre ci sono sei formazioni a quota zero.
Dovevamo chiuderla
Mattia Croci-Torti, a chi gli fa notare che rispetto al match con l’Helsinki, stasera ci sia stata tanta sofferenza dietro all’affermazione risponde: “queste partite è sempre importante vincerle, portando a casa i tre punti. Penso che abbiamo gestito bene il match, purtroppo ci è mancato il killer instinct di chiuderla. Poi alla fine abbiamo fatto un altro regalo con quel rigore che non andava concesso e da lì si è riaperta la partita. Noi eravamo un po’ stanchi e loro ci hanno creduto e hanno spinto maggiormente. Quello che ci è mancato è che non siamo riusciti a chiuderla pur avendo diverse occasioni e quando non segni il secondo gol su questi campi soffri sino alla fine. Anche perché noi siamo una squadra che ha pochi centimetri e quando gli avversari cominciano a mettere palle lunghe abbiamo pochi elementi alti. Ci hanno fatto venire i brividi: siamo una squadra strutturata con elementi piccoli e negli assalti finali andiamo un po’ in difficoltà.”
Hanno dato l’anima
“Ma devo veramente elogiare i ragazzi che hanno dato l’anima. Dopo la sconfitta di Yverdon sono venuti qui e hanno giocato con grande personalità. Siamo andati in vantaggio e ad inizio secondo tempo abbiamo fatto bene. Solo alla fine abbiamo sofferto e siamo stati bravi a farlo. Sei punti in Europa: meglio di così non potevamo iniziare.”
Saipi è stato decisivo
-Saipi ha risposto in modo ottimale alle critiche ricevute nelle ultime settimane, condivido?
“Amir è un ragazzo che ho nel cuore. Spesso lo critichiamo ma tanti si dimenticano che se abbiamo vinto una Coppa svizzera lo dobbiamo a lui che in semifinale aveva parato tre rigori, anche col Partizan è stato decisivo se non eravamo qua. Del nostro portiere si dimenticano le parate che fa e si notano solo gli errori. Ricordo sempre a tutti che è un portiere ancora giovane e come tutti gli estremi difensori di quell’età può commettere qualche errore e solo così si migliora. Stasera Saipi è stato decisivo e dunque sono contento per lui, l’ho visto felice a fine partita. Parare due rigori non è mai evidente figurarsi in una Coppa europea, è una prestazione che ricorderà per tutta la vita.
Partita da ricordare
“Ma è una partita che ricorderanno anche i tifosi del Lugano perché alla fine venire in Cechia a vincere non è scontato. L’ultima volta che ci ero venuto ne avevo prese quattro, oggi andiamo via col secondo clean sheet. Sono queste le cose da portare a casa. Due partite senza subire reti, cerchiamo di bilanciare un po’ qualche rete di troppo subita in campionato”.
Ripartiamo contenti
“Dal canto mio parto da qui molto contento. Quando perdi una partita come abbiamo perso noi domenica a Yverdon la cosa più importante è tornare subito a vincere. E farlo in Cechia, contro un avversario che aveva fame avendo perso all’esordio, non era affatto scontato. ”
Lucidità sotto porta cercasi
-Alla tua squadra in questo momento non manca un po’ di brillantezza?
“Bisogna sempre considerare l’avversario che affronti. Stasera loro hanno difeso basso tutta la partita e più che la brillantezza ci sono mancati gli uno contro uno offensivi, tante volte era difficile stanarli. E nelle tre o quattro volte in cui ci siamo riusciti portando i nostri giocatori davanti al loro portiere ci è mancata la lucidità necessaria. Per il resto loro nei duelli sono una squadra forte, sono costruiti per quello. Poi negli ultimi 15 minuti c’è stato un indubbio calo fisico, tanti nostri giocatori -penso a Marques, Zach e altri- che avevano dato tanto nel primo tempo, sono apparsi in difficoltà nel finale.”
Recuperare qualcuno per domenica
-Hai parlato di stanchezza, rientrerete domani all’alba e immagino che ci sarà poco tempo per preparare la partita con l’YB: arrischiate di arrivare un po’ cotti domenica?
“Sicuramente saremo un po’ stanchi come lo saranno anche loro. Ieri sera hanno disputato una partita di intensità pazzesca fino alla fine contro l’Inter e avranno scorie di stanchezza. Non cerchiamo alibi. Dobbiamo essere bravi a guardare la rosa che abbiamo, ci sono elementi importanti che oggi non hanno giocato, vediamo se riusciamo a recuperare qualcuno.”
L’YB si è ritrovato
“La stanchezza con i campioni svizzeri non deve esistere. Arriveremo a casa alle 4 del mattino. Nel pomeriggio ci saranno massaggi e un po’ di recupero. Poi da sabato mattina la testa la catapultiamo contro l’YB. Più che la stanchezza mi preoccupa l’avversario: abbiamo visto tutti la partita di ieri. Il cambio di allenatore ha dato ai giallo-neri tanta energia, sono tornati a essere la squadra fisica che in Svizzera ha sempre fatto la differenza. Dunque sarà molto importante per noi recuperare sul piano fisico.”