Croci-Torti: ‘Torna la difesa giovane. E gode della mia piena fiducia’

“Sappiamo che arriviamo da tre ottime prestazioni – spiega Mattia Croci-Torti alla viglia della trasferta di Ginevra, dove domani sera il Lugano affronterà il Servette -, ma i risultati delle ultime due non ci hanno premiato. Non sono deluso né abbattuto ma mi spiace veramente per i risultati perché sono quelli che possono fare la differenza. Siamo in un periodo in cui i risultati non ci aiutano. Dobbiamo però rimanere positivi e sapere che domani ci attende una partita ostica, perché il Servette sta attraversando un ottimo momento. L’atteggiamento è l’attitudine della squadra non mi sono affatto dispiaciuti, né a San Gallo né in casa contro lo Young Boys. Anche contro il Lucerna, fino all’1-2 le cose stavano andando bene”. 

L’arrivo di Shaqiri ha creato un po’ di entusiasmo supplementare in seno al gruppo? “È da almeno due mesi che sono molto contento dell’atteggiamento di tutti i giocatori. Shaqiri ha portato tanta esperienza e tanta qualità che va a beneficio soprattutto dei giovani. È giunto a Lugano con molto entusiasmo, con molta voglia di lavorare. È uno stimolo per tutti i giovani che abbiamo in rosa, e in questa stagione ne abbiamo tanti. Abbiamo a disposizione un giocatore che sta preparando il quarto Mondiale della sua carriera, non ce ne sono tanti in circolazione che possano esibire un curriculum così. Siamo molto soddisfatti del lavoro che abbiamo potuto svolgere anche con lui”.

“Sul caso Ziegler ci sono state tante speculazioni, volutamente non abbiamo fatto trapelare nulla. È da quindici mesi che cerco di non fare uscire niente dallo spogliatoio, è il mio modo di lavorare. Ho aperto le porte degli spogliatoi una sola volta, in occasione del percorso che abbiamo fatto in Coppa Svizzera che volevo condividere con tutti. Altrimenti quello che succede nello spogliatoio, resta nello spogliatoio. Non sono cattivo, non mi piace farlo. Così come per le critiche indirizzate agli arbitri che usano due pesi e due misure, anche con casi come quello di Ziegler devo essere coerente, anche nei confronti del gruppo. Questo non cambia il mio rapporto con Ziegler, né la mia considerazione che ho per lui e per quanto ha fatto a Lugano. Ci siamo chiariti, come devono fare gli uomini. Lo abbiamo messo a suo agio, facendolo lavorare con i membri del nostro staff tecnico. Dal nostro punto di vista le cose tra me e lui non sono cambiate, ma bisogna sempre essere coerenti. Se perdo la coerenza, poi non riesco a rapportarmi nel modo corretto. Non è stata una situazione piacevole, questo è chiaro, ma non è successo niente di particolarmente destabilizzante”.

Con Ziegler e Daprelà (squalificato, ndr) fuori, spazio alla difesa giovane. “Come a San Gallo e Be’er Sheva, dove la squadra aveva del resto risposto molto bene. Hajdari si è meritato la mia fiducia, aveva del resto giocato molto bene anche contro il Basilea. Non è un giocatore che a inizio stagione mi immaginavo potesse essere già a questo livello, ma ha dato già ottime risposte soprattutto a livello di personalità. Deve essere bravo lui a sfruttare ancora la sua chance, come ha già fatto più volte. Se continua a lavorare come sta del resto già facendo può davvero diventare un elemento molto importante per la nostra squadra. Non ho alcun problema a dargli ancora fiducia, E sono particolarmente felice di avere a disposizione un giocatore completamente ritrovato sul piano della condizione e della fiducia in se stesso come Hajrizi, uno che sul piano della grinta e della determinazione non è secondo a nessuno”.

Il Servette è una squadra alla quale piace giocare, che in questi ultimi anni ha dato del filo da torcere a tanti proprio puntando sulla qualità del gioco. Ha individualità interessanti, come Stevanovic e Cognat, e rispetto al passato ha acquisito una solidità difensiva che prima non aveva. Ti mettono sotto pressione ma qualcosa concedono. Le partite fra noi e loto sono sempre aperte e speriamo che sia ancora così, ma con un risultato positivo a nostra favore”.