fbpx
Croci-Torti: Superiori ma distratti in fase difensiva

Croci-Torti: Superiori ma distratti in fase difensiva

Il termine più ricorrente alla fine di Lugano-Lucerna è “beffa”. In effetti  a un quarto d’ora dal termine nessuno degli oltre 3’300 spettatori che hanno sfidato la canicola, avrebbe scommesso qualcosa sul pareggio. Figurarsi sull’affermazione degli ospiti. Eppure con due reti del togolese Klidje, entrato nel finale, la squadra di Frick si è portata a casa i tre punti, nonostante abbia subito per lunghi tratti la supremazia bianconera.

In controllo ma beffati

Il commento a fine gara del tecnico Croci-Torti sulla prima sconfitta in campionato e alla domanda “quanto fa male?” è esplicito.

“Fa male come le altre, le sconfitte non fanno mai piacere. Oggi purtroppo, nonostante abbiamo avito il controllo della partita, non siamo riusciti a essere efficaci come loro. Il Lucerna  si è mostrato più solido in fase difensiva e con sette tiri ha realizzato tre gol. Dunque bisogna far loro i complimenti per la prestazione, noi semplicemente dobbiamo ricavare tanti insegnamenti da questo match. Non abbassiamo la testa ma siamo arrabbiati”.

Klidje ha cambiato il match

-E’ questo cinismo sotto porta degli avversari che ti ha fatto arrabbiare?

“Penso che non si possano subire tre gol in casa, dobbiamo saperlo. Per vincere le partite e i campionati non si debbano regalare tre reti a chi ti sta di fronte. Non siamo stati abbastanza bravi in fase difensiva e non possiamo recriminare su nient’altro. Per aggiudicarsi i tre punti bisogna subire il minor numero di gol possibile e oggi non l’abbiamo fatto e non siamo neanche particolarmente bravi nell’area lucernese. Mi è piaciuta la mentalità della squadra, ha provato a vincere dall’inizio alla fine. Sicuramente sotto questo aspetto non posso rimproverare nulla ai ragazzi, hanno iniziato la partita in maniera convincente e hanno sempre provato a reagire. Volevamo vincere sia ad inizio gara sia dopo la pausa, ancora sul 2-1  avevamo nettamente il controllo della partita. Loro non riuscivano a fare un tiro in porta però bisogna essere anche coerenti nel dire che Klidje è entrato e ha cambiato il volto del match. Ha avuto due palle e ha fatto due gol: bravissimo.”

Ci siamo fatti trovare scoperti

-Forse nel secondo tempo, al di là del controllo del gioco come dici tu,  vi è mancata la fame di chiuderla ed è bastato un episodio e loro l’hanno girata.

“Ti darei ragione se sul 2-1 loro avessero avuto occasioni da gol. Invece dal ritorno in campo sino al pareggio non si è visto un solo tiro verso la nostra porta, noi  eravamo sempre lì. L’azione del 2-2 è stato proprio un nostro regalo. Quando sei in vantaggio di un solo gol non puoi neanche buttarti troppo in avanti, con questo caldo non puoi rischiare e prendere ripartenze. E infatti abbiamo proprio preso un’imbarcata sul loro gol, avremmo dovuto far uscire gli avversari e siamo stati pericolosi due o tre volte su corner e potevamo segnare il tre. Il pareggio nasce dopo 30 secondi da una nostra clamorosa occasione ma non avremmo dovuto farci trovare scoperti. Bisognava rimanere tranquilli e farli avanzare. Quel gol mi ha fatto arrabbiare non per il modo o il come ma perché le squadre vere, quando sono in vantaggio, mantengono il controllo della partita e non devono fare regali.”

In testa senza quel gol

-Avreste potuto essere a più dieci dall’YB dopo quattro giornate:  una circostanza alla quale non avete prestato attenzione o altro?
“Sicuramente sarebbe stata una bella cosa. Ma non siamo costruiti per vincere tutte le partite, lo dobbiamo sapere. Abbiamo cercato di conquistare altri tre punti ma non ce l’abbiamo fatta. La mentalità non era sbagliata. ASe si vuol vincere non bisogna commettere errori. Essere quarti dà fastidio perché se non subivamo l’ultimo gol eravamo in vetta. Invece l’uomo più basso del Lucerna ci ha infilato di testa. L’importante è che le sconfitte ti insegnino qualcosa. Bravi loro, non sono qui a recriminare. Noi però siamo più forti e dovevamo vincere”.

Complimenti al Lucerna

-Da venti minuti si sente l’esultanza uscire dallo spogliatoio lucernese. Cosa ti dice questa grande euforia?
“Che sanno quanto è forte il Lugano e portano rispetto per la nostra squadra. Come dico sempre noi vorremmo vincerle tutte ma di fronte c’è un avversario. Oggi il Lucerna sa che è stato bravo a sfruttare le poche occasioni che ha avuto. E’ stato bravissimo a farci male tutte le volte che abbiamo commesso un errore, complimenti a loro.”

 22 tiri non son bastati

-Alla fine ha vinto il Lucerna o avete perso voi?
“Hanno vinto loro perché alla fine sono stati bravi in fase difensiva, guardate anche gli ultimi minuti, hanno chiuso tutte le situazioni, tornavano tutti e undici come una squadra di leoni. Non puoi dire nulla, il portiere è stato bravo sino alla fine ogni volta che è dovuto intervenire. Come ho detto prima ai colleghi della RSI, c’è un avversario. Non mi è dispiaciuto il fatto che, rispetto ad altre volte, non ho visto una squadra che dopo il giovedi europeo non ha cercato con ogni mezzo la vittoria in campionato. Ci sono state partite in cui con sei tiri ci siamo aggiudicativi tre punti. Oggi ne abbiamo scagliati 22, abbiamo controllato il gioco dall’inizio alla fine ma non abbiamo vinto. Sono i dettagli che hanno fatto la differenza e su questo andremo a lavorare a partire da domani.”

Saipi finora il migliore

-Sul loro primo gol l’errore di Saipi rientra nel vostro modo di impostare l’azione o è stato uno sbaglio individuale?

“Il nostro portiere voleva servirla a Doumbia con le mani e ha fatto una scelta sbagliata, non accorgendosi dell’anticipo del difensore avversario. Saipi fa 200 scelte giuste e oggi ne ha sbagliata una. Ma come ho detto prima loro sono stati bravi a punirci, fino a quel momento il Lucerna non era entrato in partita. Dopo hanno preso fiducia e coraggio. Dopo gli errori nella nostra testa qualche tarlo si insinua, non c’è più quel coraggio e la fiducia che avevamo all’inizio. Ma Saipi fino a questo momento  è stato il miglior portiere del campionato, si è sempre dimostrato solido, peccato per la situazione odierna.

Troppo caldo per giocare

-Al di là del vincere o perdere, si può giocare una partita con queste temperature, a tratti si sono sfiorati i 35 gradi?

“Ho notato che facevo già fatica io a bordo campo a fare del coaching alla squadra. Avete visto i giocatori che hanno dato di più nel primo tempo, come Vladi e Mahou, che boccheggiavano alla fine. Non puoi avere un’intensità su 90 minuti con queste condizioni atmosferiche. Zach e Marques, che finora avevano disputato le partite sino al 90esimo alla grande, oggi nell’ultimo quarto d’ora non ne avevamo più. Con questo caldo non si può giocare, è impossibile rimanere lucidi e non commettere errori. Tanti sbagli sui due fronti sono stati dovuti a quello. Ma non cerchiamo alibi. L’ultima cosa che mi verrebbe in mente è il caldo, anche se con queste temperature si dovrebbe giocare in altri orari”.

Dos Santos sempre positivo

-Per la prima volta abbiamo visto il vero Dos Santos, il ragazzo ha disputato una gran partita, sei d’accordo?

“Penso che da quando è a Lugano Daniel abbia sempre fatto buone prestazioni, non l’ho mai visto giocare male. Come tutti ci vuole sempre un attimo per entrare nelle gerarchie della squadra. Onestamente ha dato un impulso decisivo già a Belgrado e in tutte le occasioni in cui è subentrato. E’ un giocatore sul quale crediamo tantissimo, oggi è stato anche sfortunato con il palo colpito nel primo tempo e con qualche conclusione nella ripresa. Poi alla fine anche lui non ne aveva più. Ci sono tante note positive pur nella sconfitta. Cambiando quasi tutta la squadra abbiamo ugualmente dominato il Lucerna. Una delle altre nostre avversarie -reduce anch’essa dal giovedì europeo- nel pomeriggio  ha incassato sei gol. Non guardiamo gli altri, cerchiamo di migliorarci ma dobbiamo anche essere arrabbiati per il risultato.”

Belhadj out all’ultimo

-Hai cambiato nove giocatori di movimento su dieci, come mai l’unico a partire dall’inizio dopo Belgrado è stato Grgic. C’è un motivo?
“Avrebbe dovuto giocare Belhadj ma ieri ha avuto un risentimento nell’allenamento. Avevamo provato tutto con  lui ma si sentiva parecchio stanco e ho preferito lasciarlo a casa, ma non cambiare la maniera con cui avremmo affrontato il Lucerna e ho inserito Anto, sapendo che poi Macek ci avrebbe potuto dare quella freschezza  nel secondo tempo. E infatti Roman ha messo in campo quello che serviva e ha avuto due o tre possibilità di segnare.

Rimbocchiamoci le maniche per Thun

“In conclusione è una sconfitta difficile da commentare ma rimbocchiamoci le maniche, sappiamo che giovedì col Partizan sarà una sfida importantissima.”

 

 

Altri articoli

Prima Squadra
Lugano-Lucerna 4
Prima Squadra
Lucerna espugna Cornaredo per l'ottava volta in 18 sfide