Croci-Torti: 'Sì, può essere una sfida cruciale'

Croci-Torti: ‘Sì, può essere una sfida cruciale’

Domenica si apre l’ultima settimana della prima parte di stagione che comprende tre impegni, tutti di scena a Cornaredo: lo Zurigo, il Winterthur mercoledì per gli ottavi di Coppa e ancora i Leoni zurighesi per la chiusura di campionato di domenica 13 novembre. Un mini “tour de force” che si apre domenica contro una compagine che giovedì ha fatto una figura più che dignitosa sul campo dell’Arsenal (0-1) e  che a Cornaredo cerca punti pesanti per il proprio rilancio in classifica, dopo un avvio di campionato a dir poco disastroso. “Per ogni squadra – ammonisce Mattia Croci-Torti – ci sono momenti in cui le cose non funzionano e altri in cui invece si fa il pieno di fiducia. Lo Zurigo sta attraversando uno di questi momenti felici, si pensi al successo contro il Bodo in Europa e contro il Sion e alla bella figura fatta giovedì sera a Londra. Sappiamo che tipo di squadra affronteremo, una squadra che ha cambiato molti giocatori rispetto alla passata stagione, alcuni dei quali hanno iniziato a ingranato dopo un avvio complicato. Sarà una partita complicata dal punto di vista fisico perché molti di loro dispongono di una stazza atletica notevole e perché si affidano molto a transizioni rapidissime che ci possono mettere in difficoltà. Sul piano mentale sono rinati, si pensi solo a Marchesano, tornato a evolvere sui suoi livelli”.

La difesa è priva di Valenzuela (squalificato) e Ziegler. “Valenzuela è stato un giocatore chiave, nell’ultimo mese e mezzo. Ha ricoperto più ruoli, faccio grande affidamento su di lui, ha grande qualità. La sua è un’assenza pesante ma le alternative non mancano. Penso a Hajdari, a Steffen, che possono evolvere a sinistra. C’è Hajrizi, che potrebbe giocare a destra spostando Arigoni a sinistra. Naturalmente tutto dipende dall’avversario. Lo Zurigo è l’unico avversario che gioca con la difesa a tre”, puntualizza il mister. Il quale poi annuncia che “in fase di impostazione possiamo pensare a qualcosa di speciale”.

Zurigo-Lugano può rilanciare i campioni svizzeri in carica e nel contempo mettere nei guai il Lugano. Lecito attendersi da parte degli ospiti un atteggiamento attendista per poi cercare di affondare il colpo? “Sono due le cose da dire. La prima: se c’è una cosa che stanno facendo molto bene è difendere, con grande tenacia, per poi ripartire molto velocemente con i giocatori di cui dispongono. La seconda: nonostante siano ultimi in classifica saranno accompagnati e sostenuti a Lugano da 800 tifosi. È una cosa che i calciatori avvertono e apprezzano, sentono di dover ricambiare tutto quell’affetto. Difficilmente, quindi, mi immagino uno Zurigo guardingo che si limita a difendere il risultato. Da parte nostra, pur non vincendo da quattro turni, avremmo potuto fare bottino pieno sia a San Gallo sia a Ginevra, dove invece abbiamo pareggiato. Prima di perdere contro lo Young Boys avevamo disputato due ottimi incontri, in casa. Sappiamo che questa è una settimana cruciale, con impegni molto delicati, Coppa Svizzera compresa. In settimana ho chiesto e ricevuto tanta concentrazione e attenzione, abbiamo lavorato tanto e sui dettagli, al fine di uscire dal prossimo trittico con dei punti per la classifica e con in tasca la qualificazione per i quarti di Coppa”.

Tre partite in una settimana impongono delle scelte… “Mi conoscete, è inevitabile che io stai già pensando a qualche rotazione. Sono però convinto che il risultato delle partite possa compensare eventuali cali di energia. Domenica non posso pensare di affrontare lo Zurigo non al cento per cento delle nostre possibilità: giocherà la squadra migliore, senza se e senza ma. Abbiamo un leggero vantaggio, e lo dobbiamo sfruttare: l’impegno di Londra potrebbe aver affaticato un po’ i nostri avversari, dobbiamo approfittarne al cento per cento. Mi auguro di poter anche contare su una bella cornice di pubblico. Per la Coppa si va verso il tutto esaurito, speriamo che tanti tifosi prendano la via dello stadio anche domenica. Insieme possiamo davvero fare qualcosa di importante”.

L’assenza di Celar presuppone che sul fronte d’attacco il Lugano debba muoversi in maniera diversa. “Con Amoura, Aliseda e Babic disponiamo di giocatori brevilinei e rapidi, per cui non ci affideremo ai cross con ostinazione, bensì cercheremo dei modi diversi per insidiare lo Zurigo. Sulle palle inattive c’è sempre qualcosa da temere, ma con Hajdari, Arigoni, Daprelà e Mai abbiamo anche noi qualche interessante carta da giocare”.

Bottani e Steffen sono stati sostituiti, a Ginevra. “Bottani è nel suo momento migliore, all’interno di una stagione in cui purtroppo ha avuto qualche problema. Sta molto bene, a Ginevra si è messo a disposizione della squadra, chiedendo e tenendo palla, ed è stato sostituito solo perché aveva dato tutto. Steffen ha accusato qualche problema alla schiena, non ha sempre lavorato con la squadra, in settimana, ma ora sta meglio. Valuterò se schierarlo dall’inizio o a partita in corso”.

Celar? “Abbiamo seguito il protocollo imposto da UEFA e FIFA per casi di commozione cerebrale. Ha ancora i punti in testa, la tempia è gonfia, è inimmaginabile pensare che possa giocare domenica, ma contiamo di recuperarlo per mercoledì in Coppa. Ecco perché per alcuni esercizi lo abbiamo già fatto lavorare con il resto della squadra”.

 

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