CROCI TORTI: IL LUCERNA CI HA SPESSO FATTO MALE

CROCI-TORTI: AVVERSARIO DA PRENDERE CON LE PINZE

L’allenamento di rifinitura del Lugano in vista del match di sabato alle 18 contro il Lucerna si è svolto nella mattinata di venerdì a Cadro.

OUT ANCHE VALE E ZANOTTI

Per la partita contro i lucernesi, appaiati al secondo posto in classifica, non saranno a disposizione, oltre agli infortunati di lungo corso Marques e Aliseda, anche altri due giocatori. Milton Valenzuela soffre di un affaticamento muscolare e verrà precauzionalmente tenuto a riposo. Dal canto suo l’altro esterno Mattia Zanotti è stato colpito giovedì notte da un’angina. Tornerà per contro ad essere a disposizione Renato Steffen che ha svolto gli ultimi due allenamenti con la squadra. E che potrebbe andare perlomeno in panchina. Anche Przybylko sarà tra i convocati.

MEGLIO LEPRE CHE INSEGUITORE

Nella tradizionale conferenza stampa Mattia Croci-Torti ha dovuto rispondere innanzitutto alla domanda se il ruolo di inseguitore si addica maggiormente al Lugano rispetto a quello di lepre.”Stare davanti è sempre meglio, è inutile nascondersi. Cecare la fuga è sempre preferibile a dover inseguire, perché in quest’ultimo ruolo significa che hai meno punti degli altri. Era meglio prima, ma adesso siamo in questa situazione e non è un problema di caratteristiche. Sarebbe bello sempre essere primi e desideriamo effettuare un’altra volta il sorpasso. Ma bisogna capire che il campionato finora è stato molto equilibrato e la cosa più importante è non distogliere l’attenzione dalla circostanza che nessuna squadra al momento è riuscita a creare un gap. Non c’è tanta differenza tra le squadra, adesso per noi arriverà un periodo impegnativo con la Coppa svizzera e poi la Conference. Ma abbiamo un gruppo che può cercare di rimanere aggrappato al campionato sino al termine”.

GIOCARCELA SINO ALLA FINE

“Non sentiamo pressioni particolari. Purtroppo una partita l’abbiamo persa al 93′ e l’altra non l’abbiamo vinta per due centimetri sempre al 93′. A San Gallo il primo tempo è stato ottimo e il secondo no. Il match successivo è stato buono ma non buonissimo. L’importante è giocarcela sino al fischio finale come abbiamo sempre fatto, dimostrando carattere. Domani incontreremo un avversario tosto ma il campionato ti impone, se vuoi stare davanti, di conquistare il maggior numero di punti possibile. La pressione c’è ogni partita perché ovviamente più punti fai  e meglio è”.

L’YB RESTA IL FAVORITO

“L’avevo già detto a gennaio che l’YB era la candidata numero uno al titolo e lo ripeto adesso. Sono la squadra nettamente più forte e senza gli impegni di Champions League in casa non perderanno una perdita, speriamo di farcela noi la prossima settimana. Al momento sono di un’altra categoria e questa è la pura verità. Sono stati bravi anche sul mercato rinforzando l’attacco con Fassnacht e Bedia. Hanno realizzato dieci gol nelle ultime due partite e questo fa capire la qualità della loro manovra offensiva. Senza impegni europei, possono recuperare le forze e preparare bene le partite del weekend. Inoltre non rischieranno più di entrare in una spirale negativa perché quando perdi in Champions non è mai bello e rischi contraccolpi psicologici. Sarà difficile frenarli. Con la nuova formula del campionato avranno a disposizione cinque finali le ultime partite, ammesso che non arrivino all’inizio del girone già davanti a tutti gli altri”.

GENTE COL GOL NEL SANGUE

“Il Lucerna negli ultimi anni ha sempre lottato per le posizione dalla seconda alla quinta. Anche lo scorso anno erano lì. Poi un infortunio ti può cambiare la stagione, come successe lo scorso anno con Beloko, senza dimenticare che Jashari non giocò diverse partite. Davanti hanno ottima qualità con Grbic, Klidie, Villiger e dietro Rrhudani, Spadanuda e Karweina. Tutta gente che ha il gol nel DNA. E’ una squadra che anni sta facendo bene, adesso sembra che siano ancora più lanciati perché nessuna delle avversarie è andata in fuga. Noi e il Lucerna stiamo facendo il campionato che siamo abituati a fare. Ma l’entusiasmo degli ultimi risultati fa sì che affrontare i lucernesi, specie in casa loro ma non solo, risulti sempre difficile.”

SEMPRE BRAVI A RIPARTIRE

“Loro sono in un buon momento anche se domenica scorsa hanno forse disputata la peggior partita. Nel primo tempo il Winterthur era stato superiore ma poi l’espulsione di Schättin ha mutato le coordinate. Le squadre di Mario Frick hanno carattere e intensità, è un allenatore che mette l’accenno su queste cose. E’ sempre difficile affrontarlo, è un tecnico che stimo perché spinge al massimo i giocatori e che li sceglie in base a determinate caratteristiche. Adotta un rombo ultra offensivo e mette sempre i ragazzi nelle migliori condizioni per fare male. Mi ricordo che Dräger da loro era un terzino incredibile, sempre Frick ha lanciato Jashari e da sempre fiducia ai giovani. Anche qui a Cornaredo il Lucerna è un avversario che ci ha spesso fatto male perché ha tanta intensità e velocità e quando noi cerchiamo di impostare sono sempre stati bravi a ripartire e a colpirci.”

SPIACEVOLE IL ROSSO A SCHATTIN

“A proposito dell’espulsione del giocatore del Winterthur penso che gli arbitri possano sbagliare ma che non ci sia malizia e men che meno una crociata contro i leoni zurighesi. Ovviamente è difficile accettare che un tuo giocatore venga espulso mentre ha calciato per fare gol. Sono situazioni particolari e ci sta la polemica; a noi era successo con lo scontro tra Sabbatini e Görtler o quando due anni or sono Daprelà aveva colpito un avversario cercando di calciare la palla. Ma la situazione di Lucerna è ancora più al limite: Schättin ha calciato il pallone per segnare, cosa avrebbe dovuto fare rinunciare al tiro? Ci sono cose da sistemare nel mondo del calcio. Il VAR purtroppo vede solo l’ultimo immagine e cioè una gamba sopra la tibia dell’avversario ma bisognerebbe capire com’è finita lì. L’altro giorno ho sentito Fabio Capello affermare che ci vorrebbero ex giocatori davanti al VAR; è una cosa che potrebbe aiutare. Sono situazioni spiacevoli che cambiano l’esito delle partite: il Winterthur che era alla ricerca di punti salvezza va in vantaggio ma poi per 60 minuti deve giocare con l’uomo in meno e diventa difficile portare a casa il risultato. Si può accettare il rosso quando un difensore fa un fallo da ultimo uomo per evitare un gol ma quando uno viene espulso perché cercava il raddoppio fa veramente male.”

ALLENARSI A MENTE LIBERA

“Bisogna cercare di fare punti ogni partita ed è inutile parlare settimanalmente di “snodo” o di “valore doppio”. Quando giochi in casa contro l’ultimo sei obbligato a fare punti, quando affronti le prime la stessa cosa per non farle scappare, o mettere sotto chi è a pari punti. Quando c’è tanto equilibrio è anche bello vivere le pressioni ma io devo essere bravo anche a non metterla tutti i giorni addosso ai giocatori. Non si può vivere di pressione costante ma bisogna allenarsi anche con la testa libera ed essere pronti a dare il massimo il sabato o la domenica. Senza vivere la settimane sotto stress perché ciò non aiuta”.

UN AIUTO DA STEFFEN

“Renato Steffen si è allenato ieri e oggi con la squadra starà a me, dopo aver parlato col giocatore e sentito come si sente, decidere se portarlo domani in panchina. E’ importante averlo riavuto in gruppo per fare capire che il recupero è vicino e se potesse giocare qualche minuto sarebbe positivo”.

MIGLIORARE LA SQUADRA

“Il mercato chiude tra tre giorni. Se c’è la possibilità di ingaggiare qualcuno che migliori la squadra c’è la volontà della società di intervenire. Per il momento rimaniamo così, abbiamo fiducia in tutti i giocatori, spiace aver perso Aliseda ma siamo una rosa creata per poter ovviare anche a qualche assenza. Vedremo di recuperare Steffen il prima possibile senza cercare scuse o alibi”.

 

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