“COL BASILEA SEMPRE GIOCATO ALLA PARI”
Cresce l’attesa per la sfida tra Lugano e Basilea (sabato alle 20.30 a Cornaredo) che potrebbe permettere ai renani, in base anche ai risultati del Servette in campo domenica, di conquistare con tre gare di anticipo il titolo nazionale.
BOTTANI SQUALIFICATO
I bianconeri hanno effettuato la rifinitura venerdì mattina. Di sicuro non saranno a disposizione dello staff Mattia Bottani (squalificato), Belhadj, Marques e Saipi (infortunati).
DA LUCERNA BOTTA DI FIDUCIA
Nella conferenza stampa della vigilia i giornalisti hanno voluto tornare sulla vittoria della settimana scorsa a Lucerna. Quanto è stata importante per la squadra alla luce anche dei risultati delle avversarie?
“Più che per i risultati delle altre era importante per noi iniziare bene questo Championship Group. L’anno scorso eravamo arrivati al girone finale dopo tanti risultati positivi e avevamo perso in casa col San Gallo in una partita che poteva essere chiave per il raggiungimento di risultati importanti. Stavolta sapevamo che avremmo avuto tre partite fuori casa e solo due a Cornaredo per cui aggiudicarsi la prima in trasferta ha costituito una bella iniezione di fiducia. Vogliamo arrivare nei primi tre e riuscire a vincere a Lucerna contro una squadra che era imbattuta da quasi sei mesi è stato un ottimo risultato e una bella botta di fiducia sotto tanti punti di vista”.
GRANDE TORTO ARBITRALE
-Con una vittoria domani sera il Basilea, anche se non ancora ufficialmente, potrebbe conquistare la vittoria del campionato. In uno stadio che si preannuncia tutto esaurito, i tuoi ragazzi saranno ancor più motivati a dare qualcosa di più contro i futuri campioni?
“Col Basilea quest’anno sono state tre sfide nelle quali ce la siamo sempre giocata. La prima vinta, la seconda pareggiata con un rigore a tre minuti dal termine mentre la terza onestamente ha costituito il più grande torto arbitrale della stagione nei nostri confronti. Potevamo arrivare a prenderli a meno uno e invece quella partita ci ha affossati. Non mi sono lamentato tanto ma siamo tutti coscienti di quanto sia successo al 29′ di quell’incontro. Ci teniamo dunque a non guardare se loro saranno campioni o meno ma a fare la nostra partita, sperando di poterla vincere confermando che contro di loro ce la siamo sempre giocata alla pari.”
CONGRATULAZIONI AL BASILEA
“Poi portiamo grande rispetto per quello che il Basilea ha fatto soprattutto negli ultimi tre mesi, bisogna fare i complimenti alla squadra di Celestini che è riuscita ad avere grande continuità, con score realizzativi superiori alla media. Sono stati forti e quello bisogna concederglielo e far loro le congratulazioni. Ma contro di noi le partite sono sempre state alla pari e domani vogliamo dimostrare che sarà così sino all’ultimo secondo.”
SHAQIRI FA LA DIFFERENZA
-Quando si parla di Basilea quest’anno si parla evidentemente anche e soprattutto di Shaqiri. Come lo vedi, una stagione simile poteva essere prevista da parte del pubblico e degli addetti ai lavori o sta facendo qualcosa di eccezionale?
“Secondo me non è qualcosa di eccezionale ma qualcosa che lui ha nelle corde quando sta bene. Senza nazionale, senza viaggi intercontinentali o partite infrasettimanali può anche riposare. Quando un giocatore ha sempre sette giorni per preparare una partita scende in campo al 100 per 100 e può fare la differenza. Lo sapevamo: il giorno in cui il Basilea lo ha acquistato la prima sensazione è stata che arriverà e capovolgerà tutto. Infatti è stato così. Lo dico non per sentito dire ma perché ho avuto la fortuna di allenare Xherdan ed è un giocatore di livello superiore per il nostro campionato. “
OCCHIO AGLI INSERIMENTI
-Domani riservate a Shaqiri un marcamento particolare?
“Noi partiamo marcando sempre a uomo, poi passiamo a zona. Prendere Shaqiri a uomo non è così semplice perché è un giocatore intelligente che dopo pochi minuti si sa spostare sugli esterni ed è inutile provare a ingabbiarlo. Semmai dovremo essere bravi a comunicare come squadra e sicuramente a capire quello che succede dopo che lui ha toccato la palla. Dovremo prestare grande attenzione agli inserimenti degli altri che sfruttano i suoi passaggi” “
C’E’ BISOGNO DI TUTTI
-Sembra che la vostra infermeria si stia un po’ svuotando. Quanti dei giocatori che hai appena recuperato possono partire dall’inizio contro il Basilea?
“Nessuno. E questo per una mia scelta, quella di domani è una partita nella quale abbiamo bisogno di ritmo e gamba. Però come si è sempre detto contiamo su tutta la rosa per avere gente che negli ultimi 30′ o 20′ faccia la differenza. Ho visto i giocatori allenarsi con fame, voglia e desiderio di essere partecipi. Poi bisogna essere coscienti del fatto che siamo a quattro partite dalla fine della stagione e a soli 14 giorni dalla chiusura del campionato. Deve giocare la gente che sta meglio. Ma come ripeto sempre a fare la differenza sono i giocatori che concludono una partita. Abbiamo visto nelle semifinali di Champions League e anche quella disputata a pochi chilometri da qua è stata decisa da chi è subentrato. Noi siamo molto contenti di avere recuperato molti uomini perché sappiamo che più cartucce abbiamo e maggiori sono le possibilità di vincere”.
IMPORTANTE ANDARE IN VANTAGGIO
-La vittoria di domenica a Lucerna è stata importante anche perché non avete subito reti. Una prestazione di grande agonismo, carattere d resistenza. Ma il Basilea ha il miglior attacco di Super League quindi, mettendo in conto la possibilità di subire un gol, cercherete di attaccare maggiormente? Hai in testa un piano gara diverso rispetto alla Swissporarena?
“Nessuno di noi voleva andare a Lucerna a difendersi, ma una volta che vai in vantaggio accetti di gestire la situazione e difendere più del solito. Ho sentito e letto i vari commenti su un Lugano “che non avrebbe cercato di vincere la partita attraverso il gioco”. Se guardiamo come è nato il gol del vantaggio credo sia la dimostrazione di una squadra che aveva voglia di giocare e vincere. Per una volta che riusciamo a segnare per primi -e negli ultimi tempi ci era successo raramente- è stato bello poter controllare il gioco. Alla fine Saipi e Osigwe non hanno effettuato una parata, abbiamo concesso solo a Spadanuda di testa su palla ferma un’occasione che non avremmo dovuto. Poi forse avremo potuto trovare prima il raddoppio. A volte si parla di una squadra che difende ma bisognerebbe considerare anche l’atteggiamento degli avversari. Il Lucerna aveva nove giocatori sopra la linea di metà campo dunque se sei intelligente, torni a difendere in nove e accetti la parità numerica. Sappiamo tutti cosa voglia dire giocare sotto la curva del Lucerna o quella del San Gallo. E’ quello che mi è piaciuto di più domenica, vedere una squadra che ha saputo riconoscere lo sforzo degli altri. Avremmo potuto fare meglio la fase di ripartenza, ci è mancato quel po’ di forza e le accelerazioni; aver perso un cambio per via dell’infortunio a Saipi e sapere che El Wafi erano tre mesi che non partiva titolare e avrebbe potuto cedere alla distanza, mi ha impedito di far entrare Aliseda o Mahou ed è stato un peccato.”
CALCIO PROPOSITIVO ANCHE DOMANI
“L’idea sarà quella di giocare un calcio propositivo anche domani sera, poi se andiamo in vantaggio di due gol e dovremo subire la loro reazione potremo metterci dietro anche dal quinto minuto non ti preoccupare”.
LORO MICIDIALI NELLE RIPARTENZE
-E’ possibile quindi che vedremo domani un Lugano un po’ inzaghiano?
“Non penso perché il Basilea è una squadra che quest’anno non propone un calcio spettacolare, ma semmai un calcio di transizione fantastico, è diverso da quello che fa solitamente Celestini. Hanno pensato poco a costruire dal basso ma sono stati micidiali quando recuperavamo la palla. La settimana scorsa hanno fatto altri due gol in ripartenza. Con queste velocità e accelerazioni hanno scelto di praticare un gioco diverso, a gennaio poi, con l’acquisto dell’attaccante nigeriano Otele, hanno ulteriormente rafforzato questa impostazione di velocità. Con in campo magari meno giocatori tecnici ma molti elementi con grandi capacità di ripartire a mille. Inoltre hanno in panchina elementi come Soticek e Kade, gente veloce, con gamba e capace di saltare l’uomo. Quest’anno sono stati bravissimi, bisogna riconoscerlo.”
E FORTI ANCHE IN DIFESA
“Ma è anche una squadra che qualcosa concede sempre, nel farti giocare. Però va detto che stanno difendendo forte e con intelligenza, l’ingaggio di un elemento come Adjetey ha ulteriormente rinforzato il reparto. L’ex Chelsea è un difensore difficile da superare nell’uno contro uno, dunque sono in sempre in grado di recuperare anche quando concedono qualcosa. E’ stato un Basilea all’altezza e se dovesse diventare campione nessuno potrebbe avere qualcosa da dire”.
SIAMO TORNATI A SOFFRIRE
-Parlavo di “inzaghiano” riferendomi più alla mentalità e all’ attitudine che al sistema di gioco…
“Quando ti schieri a tre in difesa concedi sempre palla ai terzini avversari e ti abbassi per forza. Per quello che la mia squadra sembrava diversa da quella solita. Però bisogna capire le varie dinamiche, come gioca l’avversario. A Lucerna è stato bello saper soffrire, cosa che eravamo sempre abituati a fare e che quest’anno non abbiamo fatto spesso. Abbiamo subito reti -penso a quella col San Gallo quando vincevamo uno a zero o col Servette- che hanno dimostrato che non siamo stati quelli che eravamo negli ultimi venti metri difensivi”.
CAPISCO E STIMO FRICK
-Le dichiarazioni post Lucerna su un Lugano fortunato ti hanno dato fastidio?
“Non è che mi abbiano infastidito perché alla fine Mario Frick tante volte è stato l’unico a riconoscere dopo una sconfitta la bravura dell’avversario. Dunque se una volta, a caldo, spinto dalle emozioni sotto casa, ha fatto queste dichiarazioni, non posso dire nulla. Poi quando con calma avrà rivisto il gol che hanno subito si sarà accorto che non è nato dal “culo” ma da qualcosa in cui crediamo. Mantengo la mia simpatia per lui e spero di incontrarlo ancora più volte possibile.”
PAPADOPULOS A CENTROCAMPO?
-Domani potrebbe essere un opzione l’avanzamento di Papadopulos a centrocampo?
“Non è scontato che giochi lì o che possa essere spostato in avanti di qualche metro nei minuti finali. Senza Belhadj abbiamo bisogno di tanta gamba: può essere un opzione ma nulla è deciso. Abbiamo ancora un paio di dubbi, abbiamo bisogna ancora degli ultimi check medici e quant’altro.”
ZANOTTI GUARDATO A VISTA
-Una domanda su Mattia Zanotti autore tra l’altro dell’assist nel vantaggio a Lucerna. Si ha come l’impressione che sia meno spumeggiante che ad inizio stagione. Che ne pensi?
“Terrei presente due elementi. Il primo è che dopo essere arrivato da San Gallo ha fatto cose diverse ed è diventato ancora più forte. Soprattutto in Europa ha sorpreso tanti avversari. Poi quando uno alza il suo livello le squadre si concentrano su di lui e ti concedono meno spazi, lo raddoppiano. Non è il vostro lavoro guardare questi dettagli ma vi posso assicurare che molti avversari fanno qualcosa di diverso per limitare Zanotti, ma questo è il calcio moderno. In Inter-Barcellona Mkhitaryan ha sistematicamente raddoppiato su Yamal e questo succede spesso quando giochiamo noi. In tanti sanno che Mattia è la nostra grande risorsa sulla fascia destra e quindi oltre al raddoppio vengono schierati esterni che abbiano gamba ma che non si spingono in avanti. Zanotti quindi ha meno spazio e inoltre è uno di quelli che non hanno mai riposato, infatti oltre al campionato e alle coppe è titolare nella nazionale italiana U21. Ci sta anche che abbia avuto momenti di minor brillantezza. Non siamo sorpresi, nelle ultime due settimane ha potuto lavorare bene e domani farà certamente un’altra grande partita. E’ nei momenti in cui il proprio valore e l’attenzione degli altri aumentano che il giocatore deve fare uno step ulteriore. Lui lo farà certamente perché è uno di quei ragazzi che si impongono, non si fermano mai e vogliono sempre crescere”.
CI MANCANO GIOCATORI MANCINI
-E’ ipotizzabile schierarlo a sinistra come’è successo nel finale a Lucerna?
“La settimana scorsa è stato devastante su quella fascia ma non era la prima volta, aveva già giocato lì contro l’YB. E’ un elemento che può far male all’avversario anche a sinistra, bisogna sempre vedere con chi è accoppiato nella famosa catena. Quando rientri e hai vicino a te un compagno mancino che può prendere il tuo posto dall’altra parte è più facile. Ma quest’anno una delle mancanze a livello di rosa è che abbiamo un centrocampo senza un mancino e tante volte abbiamo avuto qualche soluzione in meno. L’unico che gioca col sinistro quando entra dentro il campo è Renato Steffen. E’ per quello che se inserisci Zanotti sulla sinistra non avendo una mezzala mancina rischi di indirizzare il gioco da una sola parte. Ma Mattia è già stato schierato in quella posizione con la sua nazionale e potrebbe rifarlo”.
FORSE ROTAZIONI IN ROMANDIA
-Ora tornerete al ritmo delle tre partite in una settimana (dopo Basilea ci saranno le trasferte di Ginevra e Losanna). Ti sei fatto una gerarchia di importanza o guarderai chi è più fresco per schierare la formazione?
“Sarebbe stupido a questo punto fare gerarchie perché sono quasi tutti avversari che sono davanti a noi in classifica, ad eccezione del Losanna che non deve l’ora di superarci. Più che nella gestione del match con i renani sarà importante quella delle prossime due, sapendo che abbiamo qualche elemento a cui piace il sintetico e altri che lo soffrono: potremmo fare delle rotazioni lì. Il calendario non è stato benevolo e ho deciso di rientrare in Ticino dopo la partita di giovedì sera a Ginevra e di ripartire sabato per Losanna. Lì probabilmente le rotazioni saranno più importanti”.
SAIPI NON VUOLE MOLLARE
-La stagione di Saipi può considerarsi conclusa?
“Non penso anche se il nostro portiere non sta benissimo. Una forte contusione alla clavicola (infortunio quasi di tipo hockeystico) rende doloroso buttarsi da quella parte. Vediamo giorno per giorno: lui fisicamente sta bene e vuole stringere i denti. Se fosse un giocatore di movimento sarebbe già in campo ma è un portiere e deve potersi tuffare da ambedue le parti. L’unico giocatore che ha finito la stagione è Belhadj, tutti gli altri speriamo che possano darci una mano prima della fine.”