fbpx
"Ci vorrà nuovamente il sostegno dei tifosi"

“Ci vorrà nuovamente il sostegno dei tifosi”

Non si è ancora spenta l’euforia della prestigiosa vittoria contro l’YB in Coppa svizzera, facilitata dalla carica dei seimila di Cornaredo, che domenica si torna alla realtà del campionato. Nel “week-end dello sport luganese”scenderà in Ticino il Servette. Calcio d’inizio alle 16.30 ma capannone delle feste aperto da mezzogiorno e accoglierà tifosi e giocatori anche dopo il match.

Venerdì mattina, dopo il penultimo allenamento, Mattia Croci-Torti (TiPress) ha risposto alle domande dei giornalisti soffermandosi innanzitutto sui giocatori a disposizione o meno per domenica.

“Per questa partita gli unici indisponibili saranno Osigwe e Guidotti. C’è qualche incertezza per Ziegler uscito malconcio dalla sfida di Coppa, però siamo fiduciosi di poterlo recuperare”.

-Come si fa a passare dalle emozioni della partita straordinaria di mercoledì alla “normalità” dell’incontro di campionato con il Servette?

“Lo swicht è molto facile in vista di questo impegno. L’anno scorso quella contro il Servette era una partita che avrebbe potuto darci una svolta in vista del finale di campionato e portarci vicino al terzo posto ma l’avevamo sbagliata. Quest’anno ho spiegato ai ragazzi che dopo una discreta prestazione con il Basilea e una ottima contro l’YB dobbiamo chiudere la settimana nel migliore dei modi quindi da stamattina ho chiesto grande concentrazione. Penso che siano tutti desiderosi di fare un’altra bella prestazione”.

-C’è entusiasmo sicuramente ma sul piano del gioco cosa chiedi ai tuoi ragazzi?

“Alla fine quello che chiediamo sono sempre le stesse cose. Quando c’è entusiasmo è perché hai avuto coraggio di giocare in una certa maniera. Dunque dobbiamo solo continuare sulla linea del coraggio e delle giocate in avanti, rimanendo però sempre solidi in difesa che è poi la base del nostro gioco.”

-Sei soddisfatto dell’algerino Amoura e gli darai più spazio ?

“Di Amoura sono  soddisfattissimo: ha chiuso la sfide con il Losanna e quella dell’altra sera. Sappiamo che ha grandi dote ma come ripeto in tutte le conferenze stampe non è che le cose cambino ogni tre giorni. La verità è che con lui dobbiamo avere pazienza, sia Amoura sia Belhadj, che hanno grandi potenzialità, al momento che entreranno in modo completo nel gruppo con la comunicazione, saranno giocatori diversi”.

-A centrocampo, l’hai detto anche tu, siete un po’ corti e i tre titolari devono fare i super eroi per l’alto minutaggio. Vedi uno spiraglio prima del mercato?

“E’ peccato non aver a disposizione Stefano Guidotti, un giocatore del quale avevo piena fiducia. Quanto a Belhadj è stato bloccato da un infortunio, ora è ritornato e deve fare un lavoro di integrazione nella squadra. E’ un ragazzo che ha grosse potenzialità e sul quale puntiamo; alla fine gioca chi si allena meglio e lui sta cominciano ad allenarsi come si deve.”

-Come hai percepito la squadra in questi giorni, carica dall’entusiasmo del match di Coppa o un pochino svuotata?

“L’aspetto più importante per il confronto di domenica è quello nervoso, non fisico. Bisognerà vedere quante energie avranno nella testa. E’ normale, come avevo già detto mercoledì, la partita con l’YB  ha dato tanta consapevolezza, forza, energia. La differenza col Servette dobbiamo farla sugli aspetti nervosi e mentali.”

-Dopo aver eliminato l’YB vi sentite un po’ più vicini alle prime della Super League o pensi che siete ancora sui livelli pre Coppa?

“Sono convinto che la mia squadra se la può giocare ogni partita con tutte le avversarie. Poi sul lungo periodo evidentemente, quando vai ad affrontare fuori casa questi squadroni, non siamo ancora alla loro altezza per qualità e  quantità della rosa. Ma loro hanno gruppi creati per disputare l’Europa League se non la Champions League. Noi ci dobbiamo arrivare piano piano avendo pazienza. Comunque quello che si è visto nelle sfide giocate contro le prime tre è che la nostra squadra non ha paura di affrontare nessuno ed è questa la cosa importante.”

-Nel caso vinciate domenica  si creerebbe una spaccatura con la classifica divisa letteralmente in due tronconi. Vi sentite di appartenere alla parte alta di Super League?

“Questo campionato è veramente difficile. Il Lucerna, per fare un esempio,  sembrava morto, ha pareggiato a Basilea e a Berna poi ha battuto il San Gallo ed è ritornato in fiducia. Bisogna sempre stare sul pezzo. Arriviamo da due sconfitte consecutive in campionato ed è questa la spinta motivazionale affinché domenica non si perda”.

-Il vostro mantra sarà lo stesso anche domenica?

“Sicuramente, dobbiamo prendere una partita per volta. Bisogna essere intelligenti e sapere che ogni punto è importante e che non si possono vincere tutte le partite. A volte un punto è quello che farà magari la differenza nella classifica finale. Bisogna sempre giocare con la testa, poi le partite hanno tutte una loro storia. L’obiettivo è scendere in campo pensando di battere il Servette. Spero che ci sia ancora un’ottima cornice di pubblico. La società con l’iniziativa del weekend dello sport luganese ci ha dato un’altra spinta e dobbiamo seguire l’onda di quanto fatto mercoledì per portare i tifosi ancora di più verso di  noi per il futuro.”

-Il Servette è un avversario che ti preoccupa?

“Quella ginevrina è una squadra fatta di vecchi sornioni, di giocatori importanti con un reparto offensivo superiore alla media.  Quando affronti un club che allinea Stevanovic, Kyei, Imeri (protagonista nella nazionale U21) e Schalk devi sempre stare attento. Hanno qualche defezione a centrocampo e dietro e noi dovremo essere molto bravi a difendere e poi fargli male davanti.”

-Nelle prime uscite di campionato e in Europa hanno dimostrato di avere un reparto arretrato che fatica quando viene preso in velocità o quando sono attaccati da molti uomini. E’ su questo che punterete?

“Non credo che sia questa la chiave del match. Da quando sono qua questa è la partita nella quale dobbiamo pensare più a noi stessi che agli avversari. Abbiamo qualche idea su quello che verranno a fare ma dopo aver perso in Coppa 4-1 a Thun sicuramente cambieranno qualcosa. Non possiamo attaccarci al loro modulo ma concentrarci esclusivamente su come noi vogliamo affrontarli.”

-Hai parlato del Thun sei contento del sorteggio di Coppa?

“Quando arrivi ai quarti di finale  tutte le partite sono difficili. La sfida con i bernesi a me personalmente piace per una cosa, sono rimasto troppo scottato dall’eliminazione di due anni or sono proprio a Thun. Avevamo i favori del pronostico come stavolta quindi andremo in cerca di vendetta per quella sconfitta. Stiamo parlando di una squadra che ha eliminato Grasshopper e Servette quindi conosciamo tutte le trappole che ci saranno ma è un discorso che  affronteremo in febbraio. Dopo il sorteggio ho sentito Gerndt e anche loro non vedono l’ora di affrontarci. Sono rimaste otto squadre in lizza, la Coppa è un obiettivo e quindi ce la giochiamo.”

-Metaforicamente parlando mercoledì avete sbranato l’orso bernese quanta fame è rimasta alla squadra per ripetersi domenica?

“Metaforicamente parlando ti direi che adesso dobbiamo fare un’escalade”.

-La SFL sta valutando l’ipotesi di proibire le trasferte dei tifosi ospiti dopo gli incidenti nel derby di Zurigo. Che lettura dai di questa cosa, come cambierebbe lo stadio e il calcio?

“Sarebbe un grande dispiacere. Alla fine il calcio è emozione e i tifosi a volte ti danno queste sensazioni forti. Quello che è successo a noi mercoledì è stato bello e positivo ed è per questo che sono qua anche oggi a invitare la gente a venire a sostenerci. Contro l’YB nel momento di sofferenza i tifosi si sono fatti sentire. Queste grandi squadre vengono da noi con i loro tifosi che spingono e a volte ci stimolano  anche loro. Lo stadio  deve essere pieno di gente e di emozioni. Togliere quella i tifosi ospiti è togliere una parte del nostro sport.”

 

Altri articoli

Prima Squadra
Fuori dalla Coppa le dominatrici del campionato
Prima Squadra
Lugano-Servette (1-1) 1
Lugano-Servette 2-1 (1-1)