Lugano-Lucerna 3-1 (3-1) 1

“Cerchiamo di cavalcare l’onda”

Stati d’animo logicamente opposti nei due clan al termine della partita. C’è grande entusiasmo a Lugano per una vittoria importante che issa la squadra al momentaneo terzo posto mentre c’è delusione e un po’ di nervosismo tra Celestini e qualche giornalista: il Lucerna si ritrova stasera all’ultimo posto in classifica. Nella conferenza stampa del dopo-match Mattia Croci-Torti  (TiPress) risponde alle domande sulla formazione “a sorpresa” schierata contro i lucernesi.

“La verità è che sapevo che rischiare Lavanchy e  Custodio dal primo minuto era un azzardo. Ci aspetta un lungo periodo di partite dure e ravvicinate visto che avremo anche il recupero contro l’YB. Ho valutato che con i giocatori a disposizione la miglior formazione era quella che ho messo in campo dal primo minuto. Mi sono lasciato trasportare dalle emozioni avendo visto il Losanna disputare una grande partita contro il Lucerna proprio il modulo a cinque e ho voluto copiarlo. A volte ciò paga e a volte no. Siamo riusciti a disputare una partita solida, nella quale tutti i giocatori sapevano quello che dovevano fare ed è stato bello vedere la consapevolezza che questa squadra sta acquisendo partita dopo partita.”

-Hai chiesto molto a Sabbatini e Lovric che in mezzo avevano tanto campo da coprire?

-“Avevano tanto campo ma va detto che Amoura e Lungoyi per tutto il primo tempo in fase difensiva hanno fatto un’ottima partita schermando le giocate sugli esterni avversari. Avevamo una tattica per la partita  molto semplice: dovevamo aspettarli, sappiamo quello che loro fanno e noi, con gli elementi che avevamo oggi, eravamo consci di doverli attaccare in contropiede. E’ quello che abbiamo fatto più volte, sono contento.”

-Nel secondo tempo la partita si è un po’ addormentata ma a voi andava bene?

“Nella pausa ho chiesto ai ragazzi di non alzare i ritmi. Quando sei in vantaggio di due reti contro il Lucerna devi abbassarli e calmare il loro ardore. Sapevo che oggi senza Schürpf e  Tasar nel secondo tempo non avrebbero fatto paura come di solito. E così è stato, hanno ottimi giocatori ed è normale che soffri ma i due che ho nominato sono speciali e quando entrano a partita in corso ci hanno fatto tante volte male in questi anni.”

-E’ ancora presto per fare pensieri ma il terzo posto conquistato, pur se l’YB deve recuperare un match, è bello e appagante e può costituire uno stimolo in più per continuare a lavorare in questa direzione?

“Più che uno stimolo, che a me non mancano mai, mi esalta la consapevolezza che i ragazzi hanno in quello che stanno facendo. Oggi il secondo tempo l’abbiamo gestito secondo i ritmi che desideravamo e in passato non l’avevamo mai fatto. Mai ci era capitato di essere in vantaggio di due reti ad inizio ripresa ed è quindi stata una partita diversa che ci dà ancora maggior sicurezza. Tra l’altro siamo partiti senza tre titolari e ciò dimostra che il gruppo c’è e tutti i giocatori vogliono dare una mano. Ci siamo preparati per il rush finale nel quale vogliamo conquistare più punti possibili per staccarci in modo definitivo dalle ultime.”

-Se non ho fatto male i calcoli avete ottenuto sette vittorie, due pareggi e due sconfitte. Un bel bottino?

“Il bottino è buono ma quello che mi fa piacere è che è da una vita che non vincevamo tre partite di seguito in campionato, da quando sono a Lugano non c’eravamo mai riusciti; l’ultimo filotto del genere risale all’era Tramezzani. Se aggiungiamo il match di Coppa con l’YB sono ben quattro le vittorie di fila. Questo è un segnale di grande fiducia che il gruppo ha in sé, c’è uno spirito di solidarietà che fa la differenza. Non è che posso stare qua a parlare di mie idee, alla fine cerchiamo sempre di cambiare qualcosa. E’ importante quello che i ragazzi ci mettono come gruppo, come squadra, come spirito che non viene mai a mancare. Ad immagine di Hajrizi che adesso è seduto al mio fianco e che è l’emblema della grande combattività della squadra. Stasera siamo felici”.

-A Kreshnik Hajrizi viene fatto notare che per un ragazzo che arriva dalla Challenge League imporsi in questo modo nella categoria superiore non era così scontato.

“Sono contento della mia prestazione e soprattutto della squadra. Sapevamo che il nostro obiettivo fin dal primo minuto era far vedere che abbiamo fame e infatti la prima occasione della partita è stata nostra ed è andata bene”.

-Come ti sei trovato, tu che di solito giochi difensore centrale, nel ruolo di esterno alto che ti ha attribuito oggi il mister?

“Era un ruolo diverso ma sono a disposizione, mister Croci-Torti mi ha dato fiducia e ho provato a ripagarlo cercando di fare del mio meglio. I compagni mi hanno aiutato e sono contento. In passato ho sempre giocato centrale e al massimo terzino, ma mai come quinto della linea difensiva.”

CROCI-TORTI: “Guardate che Hajirizi ha disputato una grande partita. Dalla sua parte giocava Frydek che con i suoi cross e i suoi assist risolve spesso le partite del Lucerna mentre oggi è stato praticamente assente e di questo va ringraziato “Kresh”. Io so che in Svizzera pochi elementi hanno il suo tempismo nei colpi di testa e infatti oggi nel finale del primo tempo ha colpito il palo e da lì è nata l’azione del rigore. La sua attitudine è stata perfetta come nelle altre partite”.

-La prossima partita la giocherete in trasferta.  Questa è stata l’ultima in casa con in sospeso il punto di domanda su questo stadio e sul quartiere di Cornaredo. Quando tornerete qui si saprà qualcosa sul futuro, che sentimenti avete?

Quando mi hanno nominato allenatore del Lugano sapevo in cuor mio di avere questa pressione. Era troppo importante dare entusiasmo al lavoro che stavamo facendo per convincere la gente di quanto abbiamo bisogno di una nuova casa subito. Lo ripeto sempre paragonando l’ambiente a quello delle trasferte. Non è un problema di numero di spettatori ma abbiamo bisogno di un catino che ci trascini. Quanto è stato bello giocare le due partite con tanto pubblico e quando la gente ci sostiene come ha fatto anche oggi. I tifosi del Lugano meritano un nuovo stadio e lo meritano anche i giocatori che fanno e faranno parte di questa squadra. Dobbiamo avere un’arena calcistica per farci diventare una squadra ancora più attrattiva di come siamo oggi.”

-E’ ancora il caso di parlare di salvezza adesso?

“Come dico sempre noi dobbiamo, anche da settimana prossima, non preoccuparci di chi sta davanti e di chi è dietro. Dobbiamo preparare la prossima partita per andare a vincerla poi, come mi insegnava il presidente Renzetti, la linea si tira alla fine. Quindi andiamo avanti, cercheremo di fare punti a Zurigo e poi  di fare bene contro l’YB e alla fine vedremo quali saranno le ambizioni che potremo avere. Trasmetto ai ragazzi la voglia di giocarcela con tutti. Poi la squadra ha veramente qualcosa di importante da mettere in campo. Conosciamo il campionato e diffidiamo da facili entusiasmi, basta un filotto vincente di una squadra che sta sotto per rimettere tutto in discussione.”

-Da quando sei arrivato hai sbagliato pochissimo, i risultati parlano per te. Te lo aspettavi, ti sentivi pronto a dire ho vinto sette partite  e sono terzo?

“Non me l’aspettavo di fare così bene. Però sono sempre rimasto abbastanza calmo nella gestione della squadra, anche quando abbiamo perso due partite non mi sono mai agitato: so quello che valiamo e quello che posso dare ai ragazzi. Poi sbagli se ne commettono tutti i giorni e certamente sbaglierò tante volte ma non ci vogliamo pensare, andiamo avanti. Abbiamo preso un’onda che ci sta trascinando e sarebbe un peccato non cavalcarla fino in fondo.”

-A gennaio avete quattro posti liberi per il mercato, ma se vedi questa squadra ti chiedi se sia il caso e dove inserire i nuovi?

“E’ un interrogativo legittimo, non sono mai venuto a piangere per qualche assenza, sapevo che dovevo chiedere qualcosina in più ai miei centrocampisti perché eravamo un po’ corti. Ma alla fine devo ringraziare il lavoro dei preparatori atletici e dello staff che fanno sì che arriviamo a tutte le partite quasi sempre al completo. So che da gennaio arriveranno le squalifiche, ci sarà qualche infortunio dunque è importante aumentare il livello di qualità della rosa per renderci ancora più affamati. La competizione a volte ti permette di allenarti ancora meglio. Se fossi un allenatore debole direi va bene così ma preferisco lasciarne in panchina altri due o tre ma avere quattro mesi di allenamenti che ci portano quell’intensità piuttosto che poi in un eventuale momento di difficoltà piangere perché non ho chiesto nessuno alla società.”

-Quella di stasera potrebbe essere stata l’ultima partita di Celestini sulla panchina del Lucerna.

“Non era una cosa che dipendeva da me. Avere battuto due volte il Lucerna è motivo di orgoglio perché loro sono un’ottima squadra. Poi il rapporto che ho con Fabio fa sì che abbia solo dispiacere per questa sua eventuale mancata opportunità di andare avanti a Lucerna. Ma abbiamo così tante cose da guardare in casa nostra che non riesco a pensare a cosa succeda al di lâ della Vedeggio-Cassarate.”

-Stasera quasi non ci si è accorti dell’assenza di Mattia Bottani che invece di solito quando manca si sente eccome. E’ quasi una notizia.

“L’assenza di Mattia è stata la circostanza che mi ha indotto a cambiare modulo di gioco. In tutte le partite dove mancava lui non riuscivamo a creare e a far sì che il gioco tra le linee ci facesse vincere. Sapevo che Amoura non può attualmente giocare nella posizione di Bottani e che tutte le volte che abbiamo schierato un centrocampo a tre con Custodio-Sabbatini e Lovric ma senza Mattia, è mancato sempre qualcosa perché il loro passo è uguale, sono forti a fare altro. E’ sempre Mattia che cambia il passo e che accende la luce. Era il momento di cambiare per far qualcosa di diverso ed effettivamente in sua assenza è la prima volta che troviamo la forza di fare male. Molto bene”.

-Amoura non può giocare adesso o mai al posto di Mattia?

“Come avete visto anche oggi Amoura è un elemento che è imprevedibile, continua a fare scatti a ripetizione  e mette in difficolta gli avversari ma al momento non può giocare dietro a una punta. In nazionale algerina fa l’attaccante centrale ma qui abbiamo Celar che sta facendo molto bene, oggi l’azione del secondo gol è stata un capolavoro. Amoura sa mettere in difficolta gli altri e oggi ha messo in difficoltà me per le prossime scelte”.

 

 

 

 

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