Bozza automatica 94

Celestini: volevamo vincerla a tutti i costi

Dopo partita carico di tensione a Cornaredo. La rete della vittoria giallonera, ottenuta al 94′ dopo un’azione viziata da fallo, secondo i bianconeri, è ovviamente al centro dei commenti. Alex Gerndt, l’uomo che era in anticipo sul pallone spiega di aver sentito un contatto da Fassnacht e di essere caduto, facilitando il compito di  Nsamé. Dal canto suo Fabio Celestini parla di “fallo che io ho visto da 60 metri, mi sembra strano che i tre arbitri, tutti più vicini di me, non abbiano scorto nulla di irregolare. Se non fosse stato urtato da dietro Alex avrebbe liberato l’area, non è che uno cade da solo.”

-Non eravate un po’ troppo sbilanciati in avanti sull’ultima azione?

“C’era un calcio d’angolo a nostro favore, siamo andati su come sempre, volevamo vincere. Poi è chiaro quando loro sono ripartiti si sarebbe potuto commettere un fallo e la partita sarebbe finita lì. Noi volevamo aggiudicarci i tre punti a tutti i costi e si è visto che negli ultimi venti minuti se c’era una squadra che voleva e poteva vincere questa era il Lugano. Abbiamo avuto le nostre possibilità, la squadra ha fatto la partita che doveva fare, non posso rimproverare niente ai ragazzi. E sull’ultimo corner volevano buttarla dentro, non sarò certo io a frenare i ragazzi che sentivano di potersi aggiudicarsi il match. E’ una grande beffa”.

-Non sarebbe stato meglio lasciare quattro giocatori dietro in occasione dell’ultimo calcio d’angolo e salvare almeno un punto?

“E se avessimo segnato? Seguo la squadra, se loro vogliono andare a vincere, sono con loro. Infatti non incito a tirare la palla in tribuna nella parte finale: se puoi segnare fallo. Anche nell’ultimo corner eravamo tutti convinti che se Gerndt metteva una buona palla poteva uscirne il gol e infatti c’è stata una mischia e un rimpallo e poi è andata male.”

-Oltre il danno la beffa con l’espulsione di Maric che sarà sicuramente squalificato almeno per la partita di Coppa svizzera in programma giovedì a Thun?

“Non posso dire niente. Non so cos’abbia fatto. A Thun ci saranno altri al suo posto e cercheremo di passare il turno.”

-Il presidente era un po’ preoccupato e dispiaciuto per il nervosismo della panchina al fischio finale.

“Fondamentalmente non eravamo nervosi perché abbiamo perso contro l’YB. Alla fine se ti fanno un bel gol incassi la sconfitta, vuol dire che sono stati più bravi di noi. Oggi col passare dei minuti pensavamo di poterla vincere, i ragazzi ci hanno messo cuore e volontà per guadagnare i tre punti, la sensazione dal 70′ era che se una squadra poteva vincere questa era il Lugano. Poi a fine partita gli animi erano molto caldi, c’era tanta adrenalina e la delusione grande. Lo Young Boys contro di noi deve soffrire per vincere le gare.”

-Vai a casa con una sensazione di ingiustizia?

“Al di là del punto perso, la sensazione è che la squadra a livello di spirito abbia fatto veramente quanto le si chiedeva, è questo che mi dispiace. Se proprio devi perdere meglio prendere un bel gol, dalla migliore squadra del campionato, loro sono davvero i più forti e dispiace perdere così. Se avessi preso una rete giocando tutto il tempo in difesa amen, ma eravamo all’attacco con grande cuore: Gerndt è quello che ha tirato il corner e poi ha fatto una rincorsa di cento metri per liberare la nostra area. Non so se c’era fallo o meno su di lui ma per una volta l’arbitro avrebbe potuto sbagliarsi anche a nostro favore”.

-Uno degli obiettivi di questa partita era di arrivare alla sfida di Coppa con lo spirito e il morale giusti. Pensi che la beffa subita nel finale potrà avere un’incidenza negativa al proposito?

“No perché vedono che quando ci mettono lo spirito giusto tutte le partite le possiamo vincere. Poi ci sono gli episodi, traverse, falli, rigori, deviazioni. Ma con questa attitudine le gare non si perdono. Dobbiamo essere consapevoli che lo spirito è quello giusto, ora dobbiamo migliorare in altri aspetti. Lo spirito è la sola cosa che non si deve toccare di questo match, dobbiamo scendere in campo a Thun esattamente con la stessa voglia dimostrate a Sion, a Lucerna e oggi contro i campioni svizzeri”.

Foto: TiPress

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Commenti (1)

  1. Ma al 93 la partita non era finita (i minuti di recupero erano tre) dopo il corner del Lugano doveva fischiare la fine. ??!!??

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