Celestini: vogliamo prenderci quel che abbiamo meritato

Celestini: vogliamo prenderci quel che abbiamo meritato

Allenamento di scarico venerdì mattina per la rosa bianconera in vista dell’ultima partita del girone di andata in programma domenica alle 16 al Letzigrud di Zurigo. Al termine della seduta Fabio Celestini ha risposto alle domande dei giornalisti.

-Contro lo Zurigo mancheranno sia Junior sia Bottani, certamente avrà trovato una soluzione per ovviare all’assenza di due dei tre attaccanti titolari. Che partita si aspetta?

“Una partita come quella che ho visto contro il Sion, con la squadra che prosegue nella sua crescita. Quella contro i vallesani è stata certamente la prestazione più importante degli ultimi tempi a livello difensivo, offensivo e di possesso. Mi aspetto che facciamo qualcosina in più per finalmente portare tre punti a casa”.

-La sua frustrazione potrebbe essere comprensibile visto che negli articoli e nelle trasmissioni televisive il Lugano è elogiato da tutti, non  ci sono critiche, al di là dei punti che mancano. Come vive questa situazione: le cose sembrano andare per il meglio ma la classifica non rispecchia il gioco.

“E’ per questo che i tecnici non  possono, al contrario del 95 per cento delle altre persone, guardare solo al risultato. Si farebbero ingannare sia nei momenti di mancanza di risultati sia in altri frangenti quando magari vedono la squadra più bella di quanto sia in realtà.  Contro il Thun avevo detto che avevamo fatto benino e vinto ma che se avessimo pareggiato non sarebbe stato uno scandalo, visto che loro avevano creato molto nella ripresa per raggiungerci. Non ero né preoccupato né euforico, sapevo che c’erano cose da migliorare, infatti la squadra sta crescendo poco a poco. E’ questo che mi sta rendendo felice e fiducioso.  Non basta fare una bella partita a YB, che poi si vinca o si perda è lo stesso, ma non avere continuità o essere sempre allo stesso livello.”

-Per tornare alle assenze, sei fiducioso nonostante  mancheranno due terzi dell’attacco che in questo girone di andata ha dimostrato di trovarsi a meraviglia. Questo complicherà le cose?

“Sicuramente giocheremo una partita differente dalle solite,   con i giocatori che verranno schierati avremo comunque armi diverse ma per fare benissimo. Quando dico che la squadra mi piace, ha qualità e può far bene non posso poi accampare scuse quando mancano due elementi. Certo le caratteristiche di Junior e di Bottani non le ha nessun altro, per cui è ovvio che giocheremo in modo diverso. Mi aspetto che la squadra cresca ancora, con una fase difensiva forte, con grande spirito, voglia di fare la partita e soprattutto di volerla vincere.”

-Si aspetta o spera in uno Zurigo un po’  rilassato dopo la trasferta di Europa League?

“Spero che i miei ragazzi facciano la partita che devono fare, poi lo Zurigo faccia quello che vuole. Non posso speculare sugli avversari, ci stiamo preparando bene, i giocatori non saranno già in vacanza ma andranno in campo per fare i tre punti, per noi innanzitutto: vogliamo chiudere l’anno con il bottino in classifica che ci siamo meritati a suon di prestazioni. Un risultato positivo a Zurigo cambierebbe tante cose a livello di testa, faremmo il giro di boa a 21 punti, cosa mai successa da quando il Lugano è tornato in Super League.”

-Tra un po’ si comincerà a parlare di mercato: in che misura verrai coinvolto?

“Spero di essere coinvolto (sorride). Ho chiesto alla società di ridurre il numero di giocatori in rosa. Mi piace lavorare con 20 elementi al massimo e al limite con qualche giovane. Fondamentalmente in Svizzera ci sono due mini-campionati da disputare e non 50 partite, quindi una rosa di 26 giocatori è eccessiva. Per adesso l’unica cosa che chiedo è questa. Poi può darsi che qualche ritocchino possa essere fatto a dipendenza delle opportunità che si presenteranno.”

-Da Losanna arrivano notizie di una possibile riduzione della rosa con l’immediata uscita di elementi come Rapp, Manière, Texeira, Monteiro, Gètaz. Ti interessano?

“Mi dispiace perché alla fine non è mai bello avere giocatori in quella situazione. Mi spiace umanamente per i ragazzi, poi il Losanna fa quello che crede di dover fare. Ma noi dobbiamo pensare a vincere a Zurigo, il resto non ci deve interessare.”

-Che effetto le fa vedere Kololli protagonista con lo Zurigo anche in Europa League, tu che lo hai lanciato a Losanna?

“Al di là dei risultati e dei tre anni e mezzo che ho trascorso a Losanna, è sempre un orgoglio per me vedere che una decina di  ragazzi che ho allenato stanno giocando in Super League o all’estero. Senza il lavoro non si arriva da nessuna parte. Poi i risultati, come a ogni tecnico, talvolta ti sorridono e altre volte meno. In ogni stagione con la squadra losannese  abbiamo sfornato due o tre giovani che poi la società ha ceduto. E’ stato anche grazie a questo  che il club aveva i bilanci sani e ha potuto essere venduto bene. Quanto a Benjamin ricordo che veniva dal Le Mont dopo che aveva fatto quasi nessun apparizione con l’YB, quindi in pochi anni dal fondo classifica  in Challenge League è approdato in Europa Legue, passando da Losanna. Può darsi che in qualcosina l’abbiamo aiutato, specie sul piano mentale e ne sono orgoglioso. E’ uno dei ragazzi con i quali ho avuto più problemi  ma è anche stato uno dei pochi che mi ha scritto quando sono venuto a Lugano. Vuol dire che non mi vuole poi così male.”

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