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Celestini: potevamo portarla a casa ma nel finale…

Fa discutere nel dopo partita del Tourbillon la rete del pareggio realizzata dai vallesani al 94′ Sul calcio d’angolo battuto da Kasamj c’è stato un colpo ai danni di Fulvio Sulmoni (che si è procurato un trauma cranico commotivo). Ndoye, che era marcato da Sulmoni, si è trovato libero di colpire di testa: il pallone è carambolato su Covilo ed è entrato nella porta luganese. Inutili le proteste di Sabbatini e compagni: l’arbitro Tschudi, che pure era in buona posizione, non ha visto nulla di irregolare nell’area ticinese.

Il tecnico Fabio Celestini alla domanda di un giornalista “è una maledizione?” risponde: “non  credo in queste cose ma sto cominciando a pensarci. Sia che giochi bene sia che fai male sembra che le storie si ripetano. Ma noi non possiamo pensare a questo: dobbiamo continuare a lavorare ed essere la squadra che abbiamo visto oggi in campo. Quello di mercoledì scorso non era il Lugano. Oggi c’è grande amarezza perché in questi due giorni abbiamo fatto un lavoro un po’ differente, siamo andati a operare sulle piccole cose che possono fare la differenza e a far capire alla squadra che nel calcio non c’è solo la tattica ma altri aspetti altrettanto importanti. I ragazzi hanno fatto tutto quello che dovevano e si è visto in campo, senza crearci più occasioni da gol o dominare l’avversario, ma solidi e solidali e alla fine il 2-1 al 90′ era per noi. Però abbiamo gestito male gli ultimi dieci minuti, abbiamo perso troppe palle, dovevamo segnare il 3-1, oppure procurarci un corner, un fallo e arrivare al termine con i tre punti. Se rivedo i gol e le occasioni non sfruttate nel finale, quando il Sion era ormai alle corde, è anche un po’ colpa nostra. Non voglio comunque soffermarmi  su questo: i ragazzi desideravano cancellare la partita con il Thun e l’hanno fatto a livello di spinta, di lavoro, di compattezza. Poi ci sono le reti che subiamo: non possiamo sicuramente continuare così. Quello odierno è un buon inizio a livello di spirito ma dobbiamo metterci più responsabilità perché non possiamo subire gol simili e spesso nei finali di gara. Anche i ragazzi  hanno bisogno di vincere, non è facile costruire su questi risultati. Sono  rammaricato perché oggi la squadra stava veramente giocando con lo spirito di una finale di Coppa.”

-Hai detto che avete lavorato su altri aspetti, hai rinnegato il “calcio di Celestini” e vi siete basati sulle ripartenze, è giusto dire così?

“Non c’entra niente il mio calcio, dovevamo vincere. Sono il tecnico del Lugano e faccio il bene della squadra e della società. Poi devo vedere di cosa c’è bisogno in certi momenti. Possiamo giocare un buon calcio, lo abbiamo dimostrato finora, salvo che nel match con il Thun abbiamo fornito eccellenti prestazioni sia come possesso palla sia come atteggiamento. Però costruire qualcosa sulle sconfitte e sui pareggi non è facile, quando i punti non vengono bisogna essere molto pratici per fare in modo che i ragazzi in campo non siano condizionati dalla sfiducia. Oggi al Tourbillon abbiamo fatto bene ma il calcio ci sta dicendo che non è stato sufficiente e che dobbiamo fare qualcosina in più; è un peccato perché le altre squadre non è che facciano stravedere. Da domani ripartiamo come animali per cercare di vincere queste partite”.

-Avete peccato anche oggi di fragilità?

“Solo in qualche episodio sfortunato mentre mercoledì lo eravamo stati per buona parte della partita. Ci sono ancora momenti in cui non siamo solidi, sereni e tranquilli, ma è difficile visto che la vittoria ci manca da troppo tempo. Non posso chiedere serenità quando è tanto che non si vince. Se perdiamo palla, scivoliamo, sbagliamo un passaggio nel finale è peccato e roviniamo tutto quanto costruito. Ed erano azioni semplici, forse la tensione e l’eccitazione nel finale -quando sembrava che finalmente potevamo portare a casa i tre punti- ci hanno tradito.”

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Commenti (1)

  1. “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati.”
    MICHAEL JORDAN

    Forza Ragazzi, il vero tifoso sarà sempre al vostro fianco e presto raccoglieremo i frutti del duro lavoro

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