Celestini: l'unione è la nostra forza

Celestini: l’unione è la nostra forza

Giocatori bianconeri molto stanchi ma ovviamente soddisfatti al fischio finale dell’arbitro Bieri. Uscire dal Letzigrund con quattro reti all’attivo senza averne subita nemmeno uno è una circostanza importante. Il presidente Angelo Renzetti ribadisce che quella messa assieme anche quest’anno è una rosa di tutto rispetto e che la squadra, una volta integrati al meglio anche i nuovi acquisti, si toglierà molte soddisfazioni. Il tecnico Fabio Celestini (Freshfocus) alla domanda se si attendeva una partenza simile risponde: “ci speravo anche se non di conquistare una vittoria così eclatante come uno 0-4 a Zurigo. Poi se si guarda il contenuto abbiamo avute molte occasioni da gol e ne abbiamo sfruttate quattro ma potevamo anche farne di più. Ci sono state tante cose positive oggi: Baumann ha fatto le parate di cui avevamo bisogno, le mezze ali hanno segnato e così uno dei laterali e un difensore. Inoltre non abbiamo preso gol  e al di là dei quindici minuti iniziali dove abbiamo avuto piccole disattenzioni -non so se siano dubbi o incertezze di inizio campionato- c’è da essere soddisfatti della prova offerta.”

-Anche nei momenti di pressione avversaria si sono visti elementi come Kecskes e altri chiedere la palla, questo è un progresso rispetto alla scorsa stagione.

“I miei giocatori sanno che fondamentalmente non hanno scelta. Ripeto ogni giorno di dare importanza al pallone, è vero che lo scorso anno ce ne dimenticavamo spesso ma adesso tutti stanno prendendo coscienza che anche con la palla fra i piedi si possono fare grandi cose e pure in fase difensiva. Se guardate gli ultimi dieci minuti abbiamo difeso più con la palla che senza. Chiaramente si sta vedendo un atteggiamento diverso sul piano del possesso ma possiamo fare ancora migliorare con ulteriore fiducia nei propri mezzi, quando tutti avranno raggiunto la forma migliore e i  nuovi si saranno inseriti al meglio. Già oggi abbiamo visto delle belle azioni: realizzare quattro reti a Zurigo non è mai facile per nessuno.”

-Incamerare punti prima dell’inizio degli impegni europei, quando giocherete ogni tre giorni e i viaggi vi toglieranno energie, è molto importante.

“La sfida è anche questa: tenere 21 giocatori in forma e vivi, poi le energie ci saranno. Sono ragazzi giovani e possono sopportare anche impegni ravvicinati. Se ogni partita potrò cambiare  due o tre elementi con compagni freschi e la squadra non ne risentirà non mi farò pensieri. Ma è lo spirito che conta. Oggi nella teoria prima del match non ho parlato né di tecnica né di tattica. Ho parlato di ben altro, della necessità di prendere coscienza che la stagione che sta per cominciare sarà difficile soprattutto a livello mentale. Bisognerà assolutamente essere uniti nei momenti buoni come in quelli più difficili. E quando parlo di unione non penso solo alla squadra e allo staff ma a tutta la società e all’ambiente. Dovremo restare tranquilli, mantenendo i piedi saldi a terra quando le cose andassero bene, evitando drammi se qualche risultato non dovesse essere favorevole. Ci vorrà un po’ di tempo per fare tutto quello che abbiamo in testa e la situazione non  va destabilizzata. Certo cominciare con una vittoria di 4-0 in trasferta aiuta.”

-In attesa che la squadra trovi i suoi leader in campo sembri tu attualmente il vero leader…

“Non lo so, fondamentalmente sono colui che fornisce le idee e gli strumenti, poi in campo vanno i giocatori, che fanno in modo che le idee possano venir applicate e risultino efficaci. Ripeto: se Vécsei entrasse incavolato perché non è stato schierato dall’inizio non segnerebbe il gol. E’ questo lo spirito che vogliamo, che tutti i 20 elementi della rosa siano pronti a dare una mano, puoi aiutare i compagni anche solo giocando pochi minuti se hai la voglia e l’attitudine corretti. Desidero energie positive da parte di tutti, io cerco di non trovare mai scuse, di ammettere che sono il primo a sbagliare. Cerco di dare dei valori ai ragazzi, non so se da leader ma al di là della tattica e della tattica di far passare questi messaggio”.

-Con un vantaggio così importante ci si sarebbe potuti attendere uno Zurigo all’attacco ma avete dimostrato di essere in miglior condizione fisica, avevano più gamba anche nel finale.

“Mi piacerebbe dirti di sì ma siccome non credo alla preparazione fisica ti rispondo che c’era una squadra sotto e una avanti di quattro gol, quindi avevamo più energie  non perché la preparazione sia stata migliore ma per una questione psicologica. Poi se oggi all’85’ avessimo perso mi avreste criticato per la preparazione fisica inferiore a quella degli avversari. Lo dico in questo momento che abbiamo vinto nettamente, per me correre è uno stato d’animo: quando si fa gol trovi energie che prima non avevi mentre quando subisci le gambe diventano più molli. La squadra comunque al di là di tutto sta bene, abbiamo svolto una buona preparazione, gestendo bene i recuperi, hanno avuto pochi giorni di vacanza e ora continueremo a lavorare soprattutto con quelli che si sono uniti a noi più tardi.”

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Commenti (1)

  1. Guido Pedroni

    Già domenica con l’Inter si erano viste buone cose ed un Lugano diverso dall’anno scorso e plasmato sicuramente sul volere del Mister, le giuste perplessità dell’Angelo sono state da stimolo a tutto l’ambiente, complimenti a tutti.

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