Celestini: la miglior partita della stagione

Celestini: la miglior partita della stagione

Il punto ottenuto contro il Basilea in virtù di una prestazione maiuscola ha soddisfatto le esigenze del pubblico accorso numeroso  a Cornaredo. Il tecnico Fabio Celestini (foto TiPress) commenta così l’incontro: “oggi abbiamo disputato una grande gara, di prestazioni solide sul piano difensivo ne avevamo già fatte, contro il Basilea si è fatto un salto di qualità con la palla. Lo ripeto  con maggior fiducia e coraggio questa squadra -e l’aveva già dimostrato in novembre- può fare grandi cose. E’ stata la prestazioni più completa da quando sono a Lugano, ovvio che sia molto contento.”

-Non hai un pizzico di rammarico per il risultato?

“La gioia odierna va oltre il risultato, quando i miei ragazzi si esprimono al 100 per cento delle loro possibilità, il risultato passa persino in secondo piano. Per il futuro è una partita che ci serve viste le cose positive mostrate; anche il punto in sé è positivo.”

-Avete compiuto un altro passetto verso posizioni di classifica più tranquille, siete settimi e vi siete sbloccati in casa.

“Ci manca la vittoria a Cornaredo, sarebbe stata una bellissima ciliegina sulla torta battere il Basilea. Avevamo nel finale con Gerndt e due volte Sadiku l’occasione per conquistare i tre punti ma se continuiamo a mettere in campo queste prestazioni il futuro sarà nostro”.

-Siete a metà strada tra zona salvezza e le posizioni per l’Europa, si può scegliere un obiettivo?

“Dobbiamo pensare ad andare sabato a San Gallo.  Il cammino è discreto se si fa eccezione della prima partita del 2019 contro il Thun che ci ha fatto male, ma alla fine ci ha anche caricato per le successive. Dobbiamo ricordarci di quanto è successo prima, di quello che facciano ora e di quanto dovremo ancora fare. Se andiamo avanti sul percorso intrapreso le soddisfazioni e la classifica ci sorrideranno, se caliamo di un percento torneremo ai nostri difetti. Pensiamo ora al San Gallo, se saremo migliori degli altri guadagneremo posti in classifica, in caso contrario no.”

-Peccato per l’infortunio a Yao che stava disputando una “signora partita”.

“Eloge tanto a Zurigo che oggi ha fatto grandi partite con e senza palla, con un atteggiamento veramente giusto. Vediamo se la caviglia si gonfia o meno. Sono fortunato: Bottani è entrato e si è dato molto da  fare, Sadiku, che non è partito, è sceso in campo nel finale con un atteggiamento eccezionale, se ci comportiamo così possiamo diventare una grande squadra.  Devo fare delle scelte e talvolta qualcuno resta escluso, ma se quando subentrano danno il 100 per cento il mio lavoro è facilitato. Oggi abbiamo terminato la gara con Crnigoj terzino sinistro e non si è notata la differenza perché l’atteggiamento era quello giusto.”

-Avete fatto tre punti con lo Zurigo e uno col Basilea, vi manca solo il grande risultato

“Speriamo di farlo a San Gallo, sarebbe bello arrivare alla pausa con 30 punti, abbiamo fatto finora 8 punti in 5 gare, la squadra ha dato quello che doveva dare. Anche a livello di gestione del pallone sia a Zurigo sia oggi abbiamo fatto un ulteriore passo avanti, per me è molto importante. Ho visto la squadra giocare con grande tranquillità grazie anche ai risultati che ti danno più coraggio e fiducia.”

-Sabbatini ha realizzato tre gol in cinque partite, non male per un centrocampista.

“Certamente anche questa è una buona notizia e oltre tutto ha segnato un gran gol dopo una bella azione. “Sabba” ce li ha questi inserimenti, per me è un play basso alla Piccinocchi perché è bravo difensivamente ma sente benissimo queste entrate da mezzala dalla seconda linea. Al di là delle prestazioni quando un centrocampista -e lo sono stato anch’io- si può togliere la soddisfazione di segnare qualche rete, prende fiducia e coraggio”.

-Il pubblico ha risposto bene e vi ha sostenuto?

“Sì dall’inizio abbiamo sentito il sostegno della gente, anche dopo il loro gol il tifo non è mancato., Ma lo sapevo già, conosco questo tipo di pubblico, anche se sono da pochi mesi a Lugano. A Losanna è la stessa cosa, sono esigenti, vogliono vedere  una partita combattuta con grande spirito e vogliono divertirsi. Se non vedono la giusta attitudine o si annoiano te lo fanno sapere subito, non aspettano il 75′. Però se la squadra lotta anche dopo 5′ possono applaudire e oggi hanno visto i ragazzi che volevano vincerla e sono stati dietro di loro. Ci danno anche una grande mano perché fanno crescere l’autostima, è una forza in più.”

-Venerdì lei ha detto che le assenze sono alibi e oggi si è vista una squadra senza quattro titolari  giocare all’altezza del Basilea.

“Sono convinto tutti i discorsi sulla tattica, su dove gioca uno o l’altro  sono un po’ teorie da bar se non si va in campo con lo spirito giusto e gli esempi sono tantissimi. Chiedetevi perché Eto’ con l’Inter di Mourinho ha fatto il terzino e poi non ha mai più voluto giocare così arretrato. Ci sarà  una ragione no? Per questo sono felicissimo di poter essere l’allenatore del Lugano perché ho dei giocatori che al là delle assenze mi permettono di trovare buone soluzioni alternative perché daranno tutto. Crnigoj non è un terzino ma sapevo che mezzora lo poteva fare e lo si è visto benissimo. Anche noi allenatori ogni tanto cerchiamo scuse e alibi dando la colpa al campo, ai giocatori e via dicendo.”

 

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