Celestini: ci manca solo il gol

Il pubblico ginevrino tira un sospiro di sollievo al triplice fischio dell’arbitro Hänni. In effetti la sensazione era che il Lugano da un momento all’altro potesse passare in vantaggio ad immagine della scivolata di Lovric allo scadere mentre era davanti al portiere per deviare il passaggio di un compagno. Nel clan bianconero c’è soddisfazione per la prova gagliarda fornita (molti i giocatori che hanno terminato la partita col sentore di crampi) ma anche rammarico per non essere riusciti a segnare un gol. Il tecnico Fabio Celestini (Freshfocus) ammette di essere “molto dispiaciuto per i ragazzi. Da qualche tempo si parla di tantissime cose, alcune senza senso, io li vedo tutti i giorni come lavorano e mi dispiace tantissimo che non sono riusciti a prendersi i giusti meriti. Non a chiacchiere ma sul campo, con cose concrete. Vuol dire che dobbiamo crederci ancora di più: l’abbiamo visto anche stasera noi non molliamo mai anche se perdiamo Junior dopo mezzora. Siamo un po’ sfortunati ma la squadra non ha arretrato di un millimetro e ha continuato a cercare la vittoria con qualità tecnica e spirito propositivo. Hanno fatto la partita che doveva fare. Il calcio in questo momento è un po’ ingiusto con noi ma prima o poi ci ridarà tutto”.

-Si hanno già notizie sulle condizioni di Carlinhos Junior?

“Si è fatto male quando due giocatori del Servette l’hanno fermato con durezza e nessuno tra l’altro è stato ammonito. C’è il sospetto di una lesione del collaterale del ginocchio. Vedremo nei prossimi giorni.”

-Gli infortuni cominciano a pesare, abbiamo visto parecchi giocatori finire sulle gambe, con i cambi non è sempre semplice. Ora arrivano altre partite ravvicinate: come si gestisce questa situazione?

“Con il recupero. Dico sempre che si corre con la testa ma ci sta che negli ultimi quindici minuti abbiamo accusato un po’ di stanchezza. Però la squadra deve continuare ad avere questo spirito sia il giovedì sia la domenica. E sono convinto che se entreremo in campo sempre con questa determinazione ce la giocheremo. Noi non molliamo, lo ripeto. Prima si perdeva adesso si pareggia speriamo di poter cominciare a vincere”.

-Sia a Copenaghen sia con il Lucerna sia stasera siete partiti un po’ contratti, c’è una ragione?

“Sì e l’ho già spiegata. Quando si è in tribuna è un conto e sul campo è un’altra. Ho avuto la fortuna di disputare quasi 100 partite in Europa e vi posso garantire che quando giochi ogni tre giorni ti ci vogliono almeno 15′ per prendere le misure. Non vale solo per il Lugano ma per tutte le squadre impegnate nei tornei infrasettimanali. E’ normale ma i ragazzi sono stati disciplinati e non hanno concesso nulla al Servette, poi sono sicuro che la squadra viene fuori e infatti abbiamo cominciato a macinare gioco e a sentirci più brillanti. Anche i ragazzi ormai hanno esperienza e sanno che non devono innervosirsi se all’inizio si è imprecisi”.

-Avete creato tantissime occasioni senza segnare e non è la prima volta; alla lunga questo non può diventare un problema?

“E’ chiaro che c’è grande frustrazione, l’anno scorso non ci creavamo così tante occasioni. Ne bastavano tre o quattro per passare. Quest’anno sono più contento di come ci muoviamo peccato che nonostante ci creiamo 10 occasioni (penso a Sion, al Thun, oggi)  non riusciamo a passare. Oggi siamo stati molto bravi anche sui calci piazzati, li abbiamo presi quasi tutti noi. Prima o poi entrerà, non dobbiamo mollare: il calcio ti toglie ma poi ti ridà. Lo abbiamo visto anche lo scorso anno.”