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“Buon punto contro un avversario tosto”

I giocatori delle due squadre finiscono stremati. Il caldo e le fatiche delle ultime settimane si sono fatti sentire anche se c’è stata battaglia per 96 minuti e alla fine il risultato di parità sembra accontentare tutti, forse un pizzico di più i sangallesi.

Poco precisi ma reattivi

In conferenza stampa Mattia Croci, richiesto di un giudizio sul ritorno a Cornaredo dopo 20 giorni, è esplicito come al solito: “Abbiamo cercato dal primo all’ultimo minuto di vincere la partita; l’atteggiamento è stato quello giusto. Di positivo ho visto una squadra che ha badato ad attaccare e ha cercato di spingere sino alla fine. Non siamo magari stati così precisi negli ultimi sedici metri e nei traversoni e dire che oggi siamo andati parecchie volte sugli esterni, ma la palla non è mai arrivata la palla giusta. Peccato perché avevamo sotto controllo la partita dall’inizio poi il gol annullato a noi e quello che abbiamo regalato loro ci hanno messo un po’ in difficoltà. Abbiamo fatto fatica a reagire a quella segnatura ma alla fine siamo venuti fuori. Affrontavamo un avversario che a sua volta era partito con sei cambi rispetto a giovedì mantenendo una buona qualità in campo perché il San Gallo ha un’ottima rosa”.

Due punti di media in campionato

“Quello odierno è un pareggio che ci teniamo stretto. Non siamo contenti perché desidereremmo vincere tutte le partite a Cornaredo ma l’altra volta con Lucerna pur controllando il match eravamo usciti con zero punti. Oggi incaselliamo un punto e ne abbiamo due di media finora in campionato. In cinque giornate abbiamo dieci punti e una partita in meno: potremmo essere primi in classifica. Dunque c’è rammarico per non aver dato una gioia ai tifosi ma anche l’onestà di ammettere che contro questo San Gallo  avremmo anche potuto soccombere”

Colpo di calore per Doumbia

"Buon punto contro un avversario tosto" 2“Comunque dopo aver disputato 12 partite in un mese e mezzo ci stava anche di non avere una squadra lucida. Oggi abbiamo perso un giocatore per il caldo e cioè Doumbia. Era da 15′ che non stava in piedi, gli avevo già chiesto due volte se se la sentisse di continuare e dopo il loro gol non è riuscito a reagire. Mi dispiace che un elemento debba uscire per un colpo di calore, non è normale che ieri il Basilea abbia perso un giocatore a metà tempo per il caldo e a noi oggi sia successa  la stessa cosa dopo venti minuti. Sono situazioni improponibili ed è l’unica cosa che mi dispiace. Perdi un cambio e sei costretto a cambiare strategia il secondo tempo. Non cerchiamo comunque scuse e ci teniamo stretto il punto”.

Non male sul piano difensivo

-La tua squadra cerca sempre di attaccare e vincere ma puntualmente arriva un singolo errore o una serie di comportamenti che vi mettono in difficoltà. Come ti spieghi questi black-out sul piano difensivo: è un problema di individui o di reparto?

“In campionato abbiamo subito un gol con Grasshopper, Basilea e Servette, tre col Lucerna e oggi uno. Quindi non è un bilancio così negativo. Ho letto tante critiche in questi giorni sulla difesa ma la maggior parte delle reti le abbiamo incassate contro Fenerbahçe e Besiktas. Se togliamo questi gol vediamo la vera realtà del Lugano che in Super League non sta facendo così male nemmeno sul piano difensivo. E’ vero che oggi la rete deriva da un nostro regalo e queste cose le dobbiamo evitare sia che avvengano in campionato, in Conference o in Coppa svizzera.”

Il pubblico ha sostenuto Mai

"Buon punto contro un avversario tosto" 1-Visto che El Wafi e Mai sono recidivi e insicuri in questo momento come si può intervenire, facendoli giocare per trovare fiducia o lasciandoli in panchina ma con tutte queste partite ravvicinate non è possibile?
“Hanno fatto qualche errore di troppo con i piedi e queste cose le analizziamo in settimana e cerchiamo di migliorare. Spiace per il singolo ma quello che ho apprezzato oggi dai tifosi del Lugano è stato che nel momento di difficoltà  di Lukas Mai l’hanno sostenuto gridando il suo nome e lui ha reagito bene. In questi momenti bisogna solo avere il coraggio di guardarsi in faccia e cercare di analizzare. Gli errori si possono commettere ma bisogna ridurli al minimo. Dalla prossima settimana recupereremo anche Hajdari. Negli ultimi quindici giorni ha svolto un solo allenamento, ieri mattina e non mi sembrava il caso di portarlo. La botta che ha preso col Lucerna ha formato un ematoma nel muscolo e non ha potuto giocare a Istanbul e nemmeno oggi.”

Hajdari dovrebbe rimanere 

-Praticamente stai facendo capire che Hajdari rimane un giocatore del Lugano nonostante le voci di mercato?

“Bisognerebbe parlare con chi di dovere ma ad oggi non ho nessun segnale che Albian possa partire. Le offerte c’erano, non si trattava di chiacchiere, ma se il ragazzo è rimasto vuol dire che posso ancora contare su di lui al 100 per 100. Nel turbine di partite in arrivo -pensiamo che da settimana prossima ricominciamo a giocare ogni tre giorni sino alla prossima pausa per le nazionali- più elementi siamo e meglio è. Oggi avevamo tre infortunati (Mahou, Hajdari e Belhadj) ai quali si è aggiunto Doumbia uscito nel primo tempo. Quindi non c’erano  più le rotazioni di qualche tempo fa. Chi ha affrontato i sangallesi ha dimostrato di poter vincere il match e se non ci siamo riusciti è per colpa nostra ma di fronte c’è sempre un avversario che, dal campo, mi è parso tosto. Fino alla fine soprattutto con Geubbels e Akolo e con gli inserimenti di Görtler si sono dimostrati  pericolosi.”

Dovevamo raccogliere punti

-Una domanda sulle sostituzioni. Hai tenuto in campo Mai e hai avuto ragione visto che ha disputato un buon secondo tempo. Il campo forzato di Bislimi è stato fortunato perché ha fatto la differenza e poi Przybylko a 10′ dalla fine. Non hai pensato di tenerlo in campo vista anche – ed è facile dirlo dopo- la prestazione di Vladi e visto che due minuti prima aveva fornito ad Aliseda l’assist per il tiro finito sul palo.?

“Te lo dico con grande onestà e sincerità. Nella mia testa c’era anche l’idea di inserire Vladi al fianco di Przybylko. Però loro, col rombo di centrocampo, sono ripartiti tre volte in  cinque minuti e ci hanno messo alle strette. quando schieri una squadra a trazione anteriore e  loro hanno due uomini in più a centrocampo, rischi di farti infilare. E dopo il match col Lucerna avevamo assoluto bisogno di tornare a fare punti e di prendere morale, non di concedere qualcosa. Kacper non giocava da due settimane e sicuramente avremmo potuto stare in campo sino alla fine, ma non me la sono sentita di inserire un’altra punta con Aliseda, Bislimi, Vladi e Steffen eravamo già sbilanciati. Quanto a Bislimi è l’unico che finora aveva giocato tutte le partite e sapevo che poteva alla lunga essere Sun po’ stanco. E’ vero che entrato bene ma il problema è che Doumbia oggi ha faticato ad entrare in partita, vederlo in quello stato a metà tempo non mi ha fatto piacere. Quando un giocatore vomita in campo vuol dire che sta veramente male”.

Saipi ragazzo consapevole

"Buon punto contro un avversario tosto" 3-Saipi è in difficoltà? Te lo chiedo perché sento mormorii dalla tifoseria per qualche rinvio sbagliato eccetera. Tu lo vedi rilassato o c’è da lavorare da questo punto di vista?
“Non dimentico mai che Neuer ha appena lasciato la nazionale a 38 anni e che Sommer ha fatto lo stesso a 34 anni e avevamo preso i posti a 25, 26 anni. Amir in queste stagioni ha fatto passi da gigante, sicuramente deve ulteriormente migliorare su determinati aspetti e lo sa benissimo anche lui. Poi se penso a Istanbul siamo rimasti in partita sul 2-1 grazie a tre sue eccezionali parate. Purtroppo ci ricordiamo degli errori, delle incertezze, di qualche rischio che si prende giocando da dietro con i piedi e mai delle cose belle. Oggi ha disputato una prova solida nonostante sia stata una delle poche volte da quando alleno il Lugano che il terreno risultava gibboso. Ci sono state due o tre situazioni anche su tiri da fuori che non erano facili per i portieri per via del campo e questo vale anche per la qualità dei tiri a rete. Non mi sento di dirti che vedo Saipi in difficoltà, ha sempre reagito bene alle situazioni critiche ma è anche un ragazzo che sa quando sbaglia e che se vuole diventare un portiere importante e che viene convocato in nazionale, certi errori non li deve più commettere”.

Servette temibile senza coppe

-Voi, il San Gallo e l’YB sarete sicuramente in Europa sino a Natale mentre il Servette può concentrarsi solo sul campionato. Questo può spostare gli equilibri: adesso sono i ginevrini i favoriti? 

“Veniamo da un punto in due partite  casalinghe e quindi non posso certo venire a dirti che mi sento favorito. Dobbiamo tornare a vincere cominciando da Losanna che ieri ha fatto una grandissima partita a Berna. Sappiamo tutti cosa significhi non avere impegni infrasettimanali in Europa. Parlavo anche oggi con l’allenatore del San Gallo e mi ha confessato che fanno fatica la domenica in campionato dopo gli impegni europei (“a chi lo dici?” ho pensato). Gli impegni internazionali qualcosa ti tolgono. Gli avversari che abbiamo affrontato noi e gli stadi che ci hanno ospitato non sono quelli che ha avuto di fronte il San Gallo. Ma sono quelli dove giocherà tutte le partite l’YB. Sappiamo cosa significhi disputare la Champions League e che per ogni giocatore saranno più importanti le sfide del mercoledì che gli impegni di campionato. Dopo aver osannato i campioni svizzeri dopo il match di Istanbul ieri sono tornati sulla terra perché in Svizzera le avversarie difendono in un”altra maniera ed è più difficile  che in Europa trovare spazi. Quanto al Servette ha dimostrato, vincendo col Chelsea, di essere una squadra forte.  Ho visto la partita col Winterthur di questo pomeriggio e l’hanno vinta alla grande. Hanno cambiato poco e hanno ingaggiato elementi intelligenti come Adams e Von Moos. Senza le Coppe europee possono essere un avversario molto pericoloso per tutti. ”

Ma guardiamo a noi

“Ma dopo appena cinque giornate dobbiamo guardare più a noi stessi che agli altri. Avessimo vinto oggi eravamo  primi in classifica, lo stesso dicasi se vincessimo il recupero col Losanna. Però dobbiamo iniziare a vincere e concentrarci su questo”.

Przybyłko importante in campionato
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Lugano: Calcio, campionato Super League, FC Lugano – FC St. Gallo.
© Ti-Press / Samuel Golay

-A proposito di Vladi non ti chiedo se abbia giocato bene ma se ti sia piaciuto l’atteggiamento con cui è entrato in campo nel finale?
*Io ho disputato 262 partite in Challenge League e in 40 o 50 sono subentrato. Vi posso assicurare che non è sempre facile entrare a 15′ dalla fine. Oggi Vladi non è entrato bene mentre altre volte l’aveva fatto in modo eccellente. Col San Gallo non ha offerto la miglior prestazione in maglia bianconera. E’ un ragazzo che ha appena segnato a Istanbul e so benissimo quello che può dare e che darà al Lugano. Non credo pensasse di partite titolare oggi, dopo aver disputato tutti e 95 i minuti giovedì. Inoltre so benissimo che quando giochiamo come facciamo noi in Super League un elemento come Przybylko può diventare importante. Oggi abbiamo avuto il 68% di possesso palla, vuol dire  controllo totale della partita. Eravamo sempre nella loro metà campo e su un elemento come Kacper puoi fare sicuro affidamento”.

Deve avere voglia di Lugano

-Il direttore sportivo Da Silva ci ha appena dichiarato che ti sono stati proposti un paio di profili di attaccanti che non hanno ricevuto il tuo gradimento. Che cosa stai cercando visto che la società sembra si stia muovendo?
“Sono sicuro che con tutti gli impegni che abbiamo se arrivare qualcuno davanti potrebbe darci una grossa mano. La società deve decidere il profilo giusto. Per noi -e ve l’ho sempre detto- l’importante è che abbia la fame  e la voglia di poter giocare in questa squadra. Deve essere consapevole di dove viene a giocare, che disputiamo tutte le partite interne europee in uno stadio semivuoto a Thun. Deve sapere che non si allenerà su un campo non a norma, eccetera. Non è scontato accettare queste cose e il profilo che cerchiamo è qualcuno che abbia il grandissimo desiderio di far parte di questo gruppo. Se no non ha senso”.

Fugati i timori di giugno

-Una nota positiva: a giugno c’era il timore di ritrovarci a inizio settembre con un Lugano con una manciata di punti in campionato e fuori dall’Europa.  Il timore è stato fugato e di questo potete essere orgogliosi?

“I ragazzi sono stati eccezionali. Fare due punti di media a partita in Super League non era scontato e lo sapevamo tutti. Tenete conto che le avversarie che avevamo in Europa creano nei nostri ragazzi una voglia incredibile di giocare. Non c’è un elemento che non dia il 150 per cento quando scendi in campo a Istanbul o a Belgrado. Tante volte l’aspetto nervoso poi ti fa crollare la domenica come era successo in passato. Invece quest’anno comunque dopo i giovedì europei siamo riusciti a vincere due volte e a pareggiare una partita, Di solito questo succedeva a novembre, dunque c’è stato uno salto importante di mentalità. Però per vincere le partite dobbiamo fare qualcosa di più. Tutti finora hanno capito cosa voglia dire giocare magari di meno però dare il massimo quando vieni chiamato min causa. Hanno dimostrato di valere l’Europa e di poter svolgere un ruolo importante in campionato. ”

Pensiamo già al temibile Rapperswil

“Adesso chi può tirerà il fiato,   mentre  abbiamo 7 o 8 elementi convocati con le varie nazionali (Steffen, Bislimi, Zanotti, Hajdari, Dos Santos e Belhadj). Farò magari come Ancelotti che ha dichiarato che a Vinicius darà poi qualche giorno in più quando torna, vediamo di imparare dai migliori. Dobbiamo arrivare carichi alla sfida di Coppa a Rapperswil: ieri hanno vinto 5-0 e guidano la  classifica in Prima Promotion. L’anno corso l’YB fece molta fatica a passare il turno. Prima che il nostro direttore sportivo mi cacci perché ho perso contro il “suo” Rapperswil dovrò preparare la squadra al meglio. Non ci aspettano due settimane di vacanza ma, dopo aver staccato qualche giorno, dovremo prepararci bene per il trittico: Coppa svizzera, recupero col Losanna e sempre in trasferta Sion. Tre partite difficili in otto giorni”.

 

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