"Questo gruppo non mi ha mai deluso"

“Arrivare il più in alto possibile”

Nel weekend del Primo maggio va in scena la giornata numero 32 del campionato di Super League. Il Lugano sarà di scena domenica alle 16 al Letzigrund di Zurigo. Mancheranno Daprelà (squalificato) e Kecskes infortunato.

Al termine dell’allenamento di venerdì mattina il tecnico Maurizio Jacobacci ha incontrato i giornalisti nella settimanale conferenza stampa.“Le assenze le conoscete, ma in difesa abbiamo a disposizione sia Oss sia Opara e quindi le soluzioni sono parecchie: potremo giocare sia a cinque sia a quattro. Insomma metteremo in campo una formazione che sappia il fatto suo”.

-Avete superato l’amarezza per la sconfitta con il Servette?

“Effettivamente mercoledì ero ancora arrabbiato per il risultato; stare a casa due giorni e ripensare al match mi ha confermato nell’idea che abbiamo buttato via tre punti. Resto convinto che giocando undici contro undici avremmo vinto. Mi è dispiaciuto ma ora dobbiamo concentrarci sulla partita da giocare contro lo Zurigo. Una squadra che avrà il dente avvelenato. In questi giorni la pressione della stampa confederata è stata notevole e in particolare quella del Blick che ha sostenuto che la squadra non ha carattere, i giocatori quindi saranno motivatissimi per dimostrare il contrario. Dobbiamo pensare che affronteremo un avversario molto determinato e che avrà la voglia di mostrare a tutti i critici che si sbagliano. Noi dobbiamo fargli  rimanere il dubbio con il nostro atteggiamento, quello che è stato buono contro il Servette quando -anche in dieci contro undici- abbiamo avuto una prestazione esemplare. Li abbiamo attaccati, ci siamo creati occasione e non abbiamo subito reti al di là del vantaggio su rigore: è tanta roba contro una squadra come il Servette che sa giocare a calcio e che, se gli lasci spazi, possono farti male. Qualcosa abbiamo concesso ed era ovvio perché spingevamo per cercare il pareggio ma ci abbiamo creduto fino in fondo.”

-Le critiche allo Zurigo sono giustificate: è la squadra che nel 2021 ha ottenuto meno punti. Non vince da sette partite, in pratica da quella vinta a Cornaredo il 7 marzo. E’ un gruppo in difficoltà?

“Sì, se si guardano le statistiche. In posizione scomoda in precedenza c’era il San Gallo, poi gli svizzero orientali hanno vinto e sono passati davanti allo Zurigo nella graduatoria dell’anno solare. I numeri sono una cosa ma le risposte del campo sono quelle che contano davvero.  Lo Zurigo ha qualità, l’ha dimostrato in passato e questa caratteristica è rimasta. Dovremo stare attenti e non far sì che possano utilizzare questa qualità, bisognerà metterli in difficoltà da come entreremo in campo e da come tatticamente imposteremo la gara. Non è che possiamo andare lì a difenderci e basta, ci vorrà equilibrio tra fase difensiva e offensiva. Dovremo essere bravi sui recuperi a portarci in avanti con il giusto equilibrio senza fare gli spavaldi gettandoci tutti all’attacco e lasciare solo i tre dietro. Sappiamo che loro devono cercare i tre punti e quindi dobbiamo resistere agli assalti pensando ad attaccare quando troveremo spazi. Sappiamo giocare anche noi offensivamente e abbiamo le nostre armi.”

-Una tattica potrebbe essere quella di aspettarli dietro e poi ripartire che in fondo è la cosa che vi riesce meglio?

“Sicuramente, però dobbiamo cercare di non farci schiacciare, lasciando a loro il pallino. E’ sempre meglio poter avere il controllo e correre con il pallone piuttosto che senza, ti stanchi anche meno. Fisicamente siamo a posto; sarà una partita impegnativa  su questo piano con tanti duelli. Dovremo essere bravi a non lasciare loro le ripartenza: con Tosin, Marchesano, Ceesay, Gnonto, Kololli (che domenica ha avuto un piccolo risentimento) hanno elementi bravi in fase offensiva. Inoltre c’è Dzemaili che ha esperienza da vendere e che assieme a Marchesano sa dettare tempi e ritmi. Dovremo sin dall’inizio non lasciargli prendere il sopravvento e sapere in quale parte del campo fargli male.”

-Hai fatto nomi importanti di una squadra che potenzialmente dovrebbe essere davanti a voi: non è un po’ assurdo che lo Zurigo sia lì a lottare per la salvezza?

“La loro rosa è molto buona. E’ chiaro che perdendo Sobiech sia venuta a mancare una pedina fondamentale. Da quando il centrale tedesco non è più in campo hanno subito, un po’ come quando a noi mancò Maric. Sobiech era un riferimento fondamentale e dava equilibri importanti, è bravo di testa ed era molto pericoloso sulle palle inattive mentre in difesa dominava sui palloni aerei. Gli restano comunque elementi quali Domgjoni, ragazzo che ha fatto una grande crescita anche se gioca meno da quando è arrivato Dzemaili, poi c’è Doumbia recuperato dal Winterthur e che si è subito conquistato un posto da titolare. Dietro ci sono Natan, Omeragic, Rohner, Aliti, Kryeziu: una bella rosa. Quindi, e la stessa cosa riguarda il San Gallo, la classifica attuale non rispecchia il valore della squadra.”

-Considerando tutto ciò non vi converrebbe invece di aspettarli e ripartire, andare a Zurigo ad aggredirli visto che non sono tranquilli?

“Non voglio rivelare come andremo a giocare al Letzigrund. Sicuramente metteremo in campo una squadra che vorrà cercare la vittoria, sappiamo quanto sarebbe importante”.

-Baumann è pronto?

“Sì Noam si è allenato regolarmente da mercoledì, visto che avevo concesso ai ragazzi due giorni di libero per scaricare corpo e mente. Non ho dubbi su chi schierare. Sono poche le squadre che possono avere a disposizione due portieri di questo calibro, sono molto soddisfatto di ambedue e sono contento di averli a disposizione.”

-Lo Zurigo su palle ferme è temibile.

“Effettivamente elementi come Dzemail e Kololli sanno calciare veramente bene punizioni e corner. Sotto porta poi ci sono Natan, Ceesay, Kramer e lo stesso Marchesano  che si sanno far valere. Abbiamo subito ultimamente gol in queste circostanze e dovremo stare attenti a non concedere troppe punizioni nei pressi dell’area o calci d’angoli perché, quando hai di fronte buoni tiratori e colpitori di testa, possono diventare pericolosi.”

-Lei dice che fino a quando la matematica non lo certificherà non potrete considerarvi salvi. Vede queste ultime cinque partite  come delle finali per allontanarsi dal fondo o per arrivare più in alto possibile?

“Penso che dobbiamo guardare di arrivare il più in alto possibile. E’ vero che la matematica non ci ha ancora messo al sicuro però il Vaduz ha 10 punti di distacco e ci sono ancora 5 partite da giocare con 15 punti in palio. Loro dovrebbero vincere quattro match su cinque e noi perderne altrettanti. Con tutto il rispetto per gli avversari, ho tanta fiducia nella mia squadra e credo che dovremo guardare in alto e per questo sarà importante già domenica cercare i tre punti.”

-Ho visto che stamane nell’allenamento ha fatto tirare molto i ragazzi verso la porta. E’ perché necessita di maggior concretezza offensiva?

“Anche per questo. E’ importante far capire che abbiamo in squadra tanti ottimi tiratori. Elementi che hanno un tiro forte e preciso e lo si è visto anche nell’esercizio di questa mattina. Devono comprendere che anche la conclusione da lontano può essere un’arma vincente senza necessariamente dover sempre portare palla nei sedici metri per poi accompagnarla in porta. Chi si trova nella situazione deve aver la voglia di fare gol. Questi esercizi ti danno consapevolezza  della possibilità di concludere da fuori area”.

-Tra cinque partite potresti essere vice campione svizzero con il Lugano. Ci pensi?

“Questo pensiero è da un po’ che cerco di ribadirlo anche allo staff pur quando dovevamo ancora fare attenzione e guardarci alle spalle. Abbiamo una squadra che ha le possibilità di farcela e dobbiamo credere in questa grande impresa. Dobbiamo volerlo tutti, non esiste che uno non ci creda. E’ questo spirito che ti fa la possibilità di vincere certe partite e portare a casa i punti importanti. E’ anche per quello che mi è dispiaciuto tantissimo aver perso domenica contro il Servette”.

-Quindi l’obiettivo adesso è il secondo posto?

“L’obiettivo è arrivare il più in alto possibile e quindi dietro allo Young Boys. Dobbiamo pensare in grande perché nessuno, salvo i campioni, ha dimostrato di essere migliore di noi. Abbiamo a disposizione ancora cinque partite e vogliamo incassare il massimo di punti possibile. Per farlo dobbiamo avere l’attitudine e la voglia forte di andare a cercare le vittorie, quindi dobbiamo essere più bravi dell’avversario di turno in quel momento. E’ necessario essere pronti per la partita da giocare e bisogna prenderla una alla volta come una finale.”

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