"Non piango sugli assenti ho altri titolari"

“Andiamo a Ginevra per i tre punti”

Dopo la pausa per le nazionali, che ha visto Lovric, Oss e Kecskes impegnati con Slovenia, Lettoni e Ungheria, riprendono i vari campionati. Domenica di Pasqua il Lugano sarà impegnato a Ginevra per la ventisettesima giornata di Super League. Per l’occasione Maurizio Jacobacci potrà contare su tutti i giocatori della rosa ad eccezione di Oss tornato con un risentimento muscolare.

Nella conferenza stampa che ha preceduto l’allenamento di venerdì mattina il tecnico bianconero ha iniziato parlando del match con i granata.

“Le ultime partite abbiamo sempre affrontato il Servette con la massima concentrazione ottenendo due pareggi in trasferta e due vittorie a Cornaredo. Questo è un buon auspicio. Andiamo là con l’intento di cercare l’affermazione che ci permetterebbe di arrivare ai 39 punti auspicati a inizio stagione, che significano quasi la salvezza in tasca. Mancherebbe matematicamente un solo punto ma ci sarebbero ancora nove partite da disputare. Era importante giungere  il più presto possibile alla meta non certo per fermarci lì ma per poi attaccare con la squadra l’ultimo quarto di campionato e fare il meglio possibile racimolando punti dovunque.”

-Sono cambiate molte cose: fino a qualche tempo fa presentavamo come scontri dirette le partite con Sion e Vaduz e oggi siamo qui a parlare della sfida contro la seconda.

“Effettivamente se si guarda la classifica siamo a un punto dal  Servette che si sta facendo valere: ha vinto quattro partite di fila prima di venir sconfitto in casa dal Vaduz. E’ una squadra che cerca di giocare a calcio con attaccanti molto validi e che anche sul piano difensivo si disimpegna bene. Dovremo essere bravi ogni volta che recupereremo il pallone a partire in velocità. Vogliamo andarcela a giocare e non certo a difenderci.”

-Negli ultimi mesi ha sempre raccomandato di guardare dietro, adesso si permette di guardare la classifica davanti a voi?

“Visto che non abbiamo ancora raggiunto la fatidica soglia dei 39 punti dobbiamo tener conto che c’è poco margine dietro. Però andando sul campo della seconda in classifica, a un punto da loro, vogliamo giocarcela e sappiamo benissimo cosa significhi vincere il match di domenica: saremmo secondi. La squadra ed io vogliamo cercare di vincere il match e dovremo prenderci quel pizzico di rischio in più per far di tutto per agguantare i tre punti. Andremo in campo come sempre per vincere; ne abbiamo le qualità, non credo che siamo inferiori a loro ma non pensiamo oltre. Ci concentriamo su questa partita e vogliamo portarla a casa.”

-Una volta che avrete raggiunto la salvezza poi potrete giocare “con entusiasmo” come ha detto lei: è un po’ un’evoluzione rispetto a qualche settimana fa quando serviva essere un po’ più attenti  e prudenti?

“Dovrebbe essere un’evoluzione positiva; poter scendere in campo con meno tensione, con  la consapevolezza delle proprie forze e di potersela giocare con tutti ti dà qualcosa in più e ti permette di muoverti con un altro spirito. Puoi ad esempio tentare un passaggio che in un altro frangente non avresti fatto perché non volevi assumerti il rischio. Ci vorrà comunque sempre la massima concentrazione. Una volta arrivati al traguardo dei 39-40 punti desideriamo assolutamente cominciare a pensare a far di tutto per cercare altri punti. L’avevamo già fatto in precedenza ma con un’altra tensione, l’aspetto nervoso era differente”.

Le due settimane di pausa vi hanno permesso di recuperare un po’ le forze in vista del rush finale del campionato? 

“La prima settimana abbiamo lavorato effettivamente con tanta serenità e tranquillità, senza dover pensare alla partita di Ginevra. Ci siamo allenati ottimamente e a partire da questo martedì -dopo tre giorni di libero che hanno fatto del bene a tutti per poter pensare ad altro che non il calcio- ci siamo tuffati sul match che ci attende. Sappiamo tutti che sarà difficile ma lo sono state anche le partite con Basilea, Vaduz, eccetera. Non ci sono impegni facili, semmai lo possono diventare quando sei concentrato, determinato dal primo minuto  e le cose girano in campo a tuo favore. E’ stato il caso a Vaduz dove, in quella che per me era la partita più importante della stagione, la squadra ha risposto alla grande. Mi ha fatto un gran piacere e sono andato a casa veramente contento perché i ragazzi hanno interpretato la sfida nel miglior modo possibile: qualcuno relativizzava la nostra vittoria dicendo che in fondo il Vaduz è poca cosa ma la settimana successiva i giocatori di Frick sono andati a vincere a Ginevra il che significa che di qualità ne hanno.”

-Sull’ultima parte della stagione, sempre che arrivi presto la salvezza che vi permette di guardare con entusiasmo al futuro,  peseranno i contratti da rinnovare, le ambizioni individuali con gli Europei in vista e l’intenzione della società di dare spazio a qualche giovane per preparare la prossima stagione. Come far convivere queste due anime un po’ contrapposte?

“Dipende di quali giovani si sta parlando: Guidotti e Macek, per fare due esempi, non hanno più 18 anni e di esperienze ne hanno fatte. Una cosa è certa: una volta salvi e restando ancora diverse partite, il mio obiettivo è di guardare il più in alto possibile. Siamo lì e vogliamo rimanerci facendo altri punti. La mia ambizione e la trasmetterò al gruppo è terminare il campionato il meglio possibile, bisogna essere ambiziosi nello sport. Non dimentichiamo che siamo ancora in corsa anche in Coppa svizzera e anche questo è un traguardo importante. Sarà già un dovere passare il turno, mercoledì prossimo, con il Monthey. In quel caso ci attenderebbe il Lucerna a Cornaredo nei quarti di finale e sappiamo che i lucernesi in Coppa sono quasi sempre arrivati in semifinale se non in finale. Ma noi siamo consci di quanto sia importante il torneo a eliminazione diretta. E’ un finale di campionato che vogliamo sia bello, abbiamo fatto bene finora e meritato il posto che occupiamo, ma tutto può cambiare in fretta. Il San Gallo fino a due settimane fa era terzo e ora è ottavo, com’era successo a noi prima del Vaduz. Chi avremmo immaginato che dopo 26 partite ci saremmo trovati a un punto dal secondo posto?. Quindi dobbiamo avere la mentalità e la professionalità per chiudere al meglio la stagione.  La squadra questa mentalità ce l’ha: è andata a battere il Basilea dopo essere passata in svantaggio con un gol sul quale c’era un fallo evidente ai danni di Ziegler. Ma comunque c’è stata grande reazione e non ci siamo accontentati del pareggio”.

-Immagini che questi sentimenti riguardino anche Jacobacci che non ha ancora un contratto per il futuro?

” Vale per tutti, per chi oggi è a fine contratto la miglior pubblicità è fare risultati. In queste ultime sei settimane dobbiamo essere concentrati e il resto arriverà automaticamente. Sono i risultati a parlare per i giocatori e per i tecnici. Poi ci sono motivi per proseguire o meno l’attività ma siamo tutti professionisti e lavoriamo per il bene della società e desideriamo assolutamente essere ambiziosi e arrivare in fondo al campionato col massimo dei punti possibili”.

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