"Altro passo avanti sul piano della maturità"

“Altro passo avanti sul piano della maturità”

Anche stavolta, com’era accaduto nel 2015 e prima ancora nella finale del 1968, il Lugano ha battuto il Winterthur in Coppa svizzera. La partita disputata in un Cornaredo riempito da cinquemila persone è stata palpitante come si addice ai match del torneo a eliminazione diretta. L’ha decisa, a metà secondo tempo, Mattia Bottani su assist di Allan Arigoni. Il tecnico bianconero Mattia Croci-Torti, che alla Coppa tiene moltissimo, si presenta in sala stampa con la soddisfazione stampata sul volto. La prima domanda che gli viene rivolta riguarda la prestazione di Bottani in fase offensiva chiesta alla vigilia: sei stato ripagato?

“Grande fiducia in Mattia”

“Sapete quanto è grande la mia fiducia in Mattia. Quando sta bene è un giocatore che può sempre fare la differenza. Io credo in lui e oggi anche in fase realizzati è risultato decisivo. La verità è che nell’ultimo mese di sta allenando alla grande equando uno si allena così poi fa queste prestazioni. Peccato per il suo periodo di settembre/ottobre dove non è riuscito a trovare quella continuità che gli ha magari fatto perdere il sogno del Mondiale. Però io ce l’ho e me lo coccolo.”

Testa e pazienza

-Avevi detto che contro il Winterthur ci sarebbe voluta pazienza e così è stato.

“Sì ci sono volute tanta pazienza e testa. E’ stata una partita nella quale abbiamo fatto un passo avanti sul piano della maturità. Non ci siamo mai disuniti, siamo sempre rimasti sul pezzo. In queste partite dove avevamo la pressione di vincere perché partivamo favoriti è sempre facile sbilanciarsi e perdere gli equilibri. Invece a metà tempo abbiamo corretto qualcosina che non andava e abbiamo tenuto il controllo della partita sino al termine. Anche dopo il nostro gol loro sono rimasti dietro tutto il tempo; era una situazione un po’ surreale quella nella quale ci siamo venuti a trovare. E in queste situazioni tante volte la difesa sta pensando solo ad impostare e mai a difendere e può succedere di farsi trovare impreparati come nell’azione all’88’. E’ stata una partita sotto controllo, dal punto di vista della pazienza e della maturità i giocatori mi hanno dato una grande risposta”.

Passati alla difesa a tre

-E’ questo lo step che deve raggiungere la tua squadra per diventare da vertice, quella maturità che stai chiedendo; è questo lo scatto che vorrai vedere dopo la pausa invernale?

“Sì, ed è poi quello che non abbiamo avuto nelle prime settimane di questo campionato. Poi alla fine fra tanti alti e qualche basso siamo sempre riusciti a cercare di giocare ed è quello che mi è piaciuto e che abbiamo fatto anche stasera. I primi dieci minuti volevo giocare in una maniera con Valenzuela in mezzo al campo come facciamo di solito ma ho capito che le cose non potevano funzionare. Dunque abbiamo impostato la difesa a tre, ed era dalla seconda giornata (con il GC) che non lo facevamo. La squadra ha dimostrato grande spirito di adattamento, per un tecnico sono questi gli step in più, che riusciamo a gestire altre situazioni nel corso delle partite. Questo mi gratifica tanto.”

Punte stanche

-Una domanda sui due attaccanti. Se fossero stati più lucidi la partita poteva finire con un risultato più rotondo. Sia Babic sia Celar  sono parsi un po’ sottotono.

“Babic non era freschissimo. Dopo il grave infortunio avuto negli anni scorsi, fa fatica ad essere brillante  se gioca ogni tre giorni. Ma oggi Aliseda non era a disposizione mentre Celar aveva al massimo 35′ nelle gambe avendo fatto un solo allenamento con la squadra. Tutti e due erano gli unici a non essersi presentati stasera con una condizione ottimale. Però, devo essere sincero,  hanno svolto un gran lavoro difensivo e hanno dato una mano alla squadra. Forse hanno peccato di lucidità: speriamo che ce l’abbiano domenica.”

Arigoni in fiducia

-Cosa ci faceva Arigoni sulla fascia sinistra in occasione dell’assist per Bottani?

“Allan ha capito che nella mia testa per creare occasioni bisogna a volte fare qualcosa di diverso e creativo ed è la seconda partita nella quale fa assist e crea. Lo fa perché adesso è in fiducia. Non devo ancora ricordare in questa sede che quest’estate quando è arrivato non era al cento per cento. Ha faticato molto ma devo essere sincero l’Arigoni dell’ultimo mese è quello che volevamo ed è un giocatore che sta acquisendo una cosa chiave, ossia la fiducia del gruppo. Prendere il posto di Numa Lavanchy non era facile e piano piano Allan sta mettendo mattone su mattone per cercare di sostituire al meglio un elemento come Numa. Ripeto non era facile però devo fargli i complimenti perché con grande condizione sta disputando ottime partite”.

-Ci hai spiegato come si era sacrificato domenica Bottani e stasera anche Valenzuela. La vostra maturità è anche questo: giocatori di estro che si sacrificano per la squadra?

Tutti bravi

“Milton è un giocatore speciale che a me piace particolarmente. Sa giocare in più posizioni e stasera si è sacrificato a giocare nei tre dietro, ultimamente lo schieravo in mezzo al campo. Dunque è un elemento che da tanto a questa squadra. Quanto a Bottani oggi faceva un lavoro diverso rispetto al match contro lo Zurigo. E’ riuscito comunque a mantenere grande lucidità sino all’80’. Già nel primo tempo si è creato due occasioni nelle quali è riuscito ad arrivare al tiro ed ha avuto ancora la forza nel secondo tempo. Ma sono stati bravi tutti, oggi faccio veramente fatica a trovare punti che non mi siano piaciuti. Ci sta concedere due o tre occasioni al  Winterthur, siamo umili e sappiamo che un paio di ripartenza a questa squadra le dobbiamo concedere.”

Campionato e Coppa

-Loro mi hanno lasciato perplesso nel momento in cui, incassato il gol, hanno tolto i due giocatori più talentosi e cioè Di Giusto e Buess. Forse pensavano già alla partita di domenica valida per il campionato?

“La verità è che ho visto un Winterthur meno coraggioso del solito ma forse perché noi siamo stati bravi a non farli mai entrare in gioco. E’ per questo che guardo in maniera molto positiva alla nostra prestazione, siamo sempre riusciti a trovare tante linee di passaggio e soluzioni, loro non sono riusciti a recuperare troppi palloni e li abbiamo fatti ripartire poco. Anch’io mi aspettavo che dopo la nostra rete venissero all’arrembaggio per cercare di pareggiarla ma così non è stato. Forse hanno risparmiato qualche energia per domenica, per loro è forse più importante il campionato della Coppa, sapete che purtroppo nella mia testa succede sempre il contrario”.

 

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