"Abbiamo fatto il possibile ma era scritto..."

“Abbiamo fatto il possibile ma era scritto…”

Delusione per essere stati eliminati dalla Coppa svizzera in una stagione che pareva propizia ma anche consapevolezza di aver fatto tutto il possibile per arrivare in semifinale, con la dea bendata che ci ha messo lo zampino. Questi i sentimenti dominanti nel dopo partita di Cornaredo. Il presidente Angelo Renzetti sintetizza il pensiero bianconero: “nel calcio esiste anche l’imponderabile. Oggi il Lucerna ha vinto con due tiri in porta, uno che ha beneficiato di una folata di vento e il secondo di una nostra disattenzione su rinvio del portiere. Noi avremmo dovuto raddoppiare nei primi 45′ per poter giocare una ripresa più tranquilla. Non ci siamo riusciti e avete visto tutti com’è andata a finire. Siamo stati anche sfortunati, se sabato col Losanna ci era girata bene oggi è successo il contrario. Ce l’abbiamo messa tutta per passare il turno, c’è stato anche il rigore sbagliato all’ultimo minuto e il palo di Ardaiz nel primo tempo supplementare che avrebbe probabilmente chiuso il match. Più di così era difficile fare. Non credo che la sconfitta avrà ripercussioni sul nostro cammino in campionato, dobbiamo lasciarcela scivolare addosso. Certo dispiace aver perso ma il calcio è questo. Non possiamo comunque rimproverarci nulla, ci abbiamo messo cuore, orgoglio e dignità.”

Il tecnico Maurizio Jacobacci a chi gli chiede se da giornalista scriverebbe che ‘è stata colpa del vento o del Lugano che non è riuscito a chiuderla’ risponde:

“E’ vero che sul primo gol  il vento ha fatto tanto e che sul secondo ci siamo fatti sorprendere. Ma nel primo tempo, a cavallo del quarto d’ora, abbiamo avuto tre belle occasioni con Sabbatini che non ha trovato lo specchio, con Abubakar il cui tiro è stato parato da Müller e con Maric la cui conclusione è finita a fil di palo. Poi è finalmente arrivato il gol di Lovric, dopo una bella azione. C’è stata anche una traversa lucernese, causata dal vento e poi di nuovo una nostra possibilità con Bottani che ha indugiato una frazione di secondo prima di calciare e il difensore ha potuto sventare in angolo. Se andate a rivedere il match vi accorgerete che la prima occasione il Lucerna se l’è creata al 77′ con parata di Osigwe. Subito dopo è arrivato il pareggio agevolato dal vento. Nei supplementari c’è stato il palo interno di Ardaiz con la palla che disgraziatamente passa per tutto lo specchio della porta e non entra. Dopo il loro vantaggio abbiamo ancora avuto un gran colpo di testa di Maric sul quale Müller si è superato e il rigore sbagliato. Dispiace perché avere un’occasione simile al 121′ voleva dire pareggiare e giocarsela ai rigori. E questo dice tanto di quanto abbiamo creato anche quest’oggi nonostante il disturbo del vento. Rimane l’amaro in bocca. Mi dispiace per i ragazzi che avrebbero meritato la vittoria, se c’era una squadra che avrebbe meritato il passaggio del turno questa era il Lugano.”

-Senza Bottani, uscito alla pausa, vi è mancato quel lampo, quella scintilla che può fare la differenza?

“Sappiamo che Mattia sa giocare bene tra le linee, è un giocatore che si trova spesso nei fraseggi con i compagni. E’ un elemento che tutti conoscono bene perché da anni giocano insieme. E’ chiaro che la presenza di Bottani ci avrebbe fatto bene anche nel secondo tempo, dispiace averlo dovuto toglierlo per un piccolo risentimento muscolare, nulla di grave ma c’era il rischio di un infortunio serio e non volevamo correrlo.”

-A Lucerna in campionato nevicava oggi c’è stato un forte vento, sembra che gli dei siano dalla parte di Celestini. Ma perché soffrite questo avversario che ha creato poco ma si è portato a casa la vittoria per la seconda volta consecutiva nel giro di un mese e mezzo?

“A me piace affrontare il Lucerna. Da quando sono a Lugano ho vinto subito 2-1 contro di loro e in casa abbiamo avuto due vittorie di seguito e poi alcuni pareggi. La sconfitta in campionato del 21 febbraio (3-2 a Cornaredo) assolutamente non ci stava. Vi ricordo che il loro terzo gol è nato da un fallo che non c’era e poi dall’apertura della nostra barriera. Che quella punizione fosse inesistente me l’ha confermato l’arbitro che ho incontrato qualche settimana dopo il match. Il Lucerna non è una squadra che non ci conviene, al contrario. Anche oggi ci hanno fatto un po’ di pressione solo grazie al vento, come era stato il caso per noi nel primo tempo. Nei supplementari abbiamo invece avuto noi il pallino. Riguardando ai 120 minuti devo ribadire che abbiamo disputato una buona gara, abbiamo creato più degli avversari che si sono chiusi più del solito e ci hanno aspettato. Gli spazi li abbiamo ugualmente trovati e non era facile. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi che hanno fatto di tutto anche quand’erano sotto per vincere la partita. La squadra è viva e voleva arrivare fino in fondo, non si è mai arresa. Peccato per il rigore sbagliato nel finale. Se avessimo trovato quel pareggio al 120′ ci saremmo presentati ai rigori con uno spirito vincente.”

-Ora dovrai lavorare per cercare di far dimenticare la delusione e gettarvi in campionato com’era successo con la trasferta di Vaduz che arrivava dopo la sconfitta interna con lo Zurigo?

“Siamo sì delusi perché volevamo arrivare in fondo alla Coppa e c’è quindi rammarico perchè potevamo farcela se non ci fosse stato quel tiro col vento. Mancavano dieci minuti alla fine e non avrebbero più segnato. C’è stata una palla d’arbitro data al Lucerna  e da lì è partita l’azione del pareggio. Era scritto da qualche parte che oggi sarebbero dovuti passare loro, tutto qui. Ma non dovrò andare troppo nei dettagli con la squadra per caricarla, i ragazzi non devono assolutamente essere delusi dalla prestazione che è stata buona. Ovviamente domenica avremo un compito molto difficile: andare a Berna sul sintetico contro l’YB che in caso di vittoria sarà matematicamente campione. Cercheremo di rinviare la loro festa ma sono la miglior squadra del campionato.”

-Ti è  piaciuta l’intesa tra Abubakar e Gerndt?

“Diciamo che hanno cercato di giocare così come avevamo impostato la partita, con Abu più defilato sulla sinistra e l’ha fatto molto bene. Stessa cosa per Gerndt che si è mosso ottimamente e ha cercato di far salire la squadra cosa non facile perché il vento influiva sulla precisione dei lanci. “

-A me oggi Abubakar è piaciuto tantissimo sia sul piano tecnico sia dal punto di vista della grinta e della fisicità, anche il rigore guadagnato al 120′ dimostra la sua voglia di far bene. Ha mostrato grande personalità in campo per tutto il match.

“Concordo: Abu ha disputato un’ottima gara aiutando la squadra nei frangenti in cui si doveva tenere il pallone per far risalire i compagni. Anche Gerndt è stato bravo in questo campito. Sui 120 minuti Abubakar è stato continuo senza una minima flessione, è sempre stato sul pezzo. E questo ha aiutato la squadra. Ma in generale tutti si sono disimpegnati bene anche coloro che sono entrati nel finale penso a Facchinetti, a Lungoyi, a Macek e ad Ardaiz che se avesse segnato di testa avrebbe chiuso la partita.”

-A Jonathan Sabbatini viene detto che “adesso c’è questa rabbia da portare domenica a Berna”.  La risposta del capitano è: “Una sconfitta del genere ovviamente fa male perché penso che la squadra se la sia giocata a viso aperto mettendo in mostra un ottimo calcio. In questo momento prevale la delusione e c’è un tantino di rabbia ma sappiamo anche che la Coppa non è il campionato e che ora dovremo affrontare l’YB come abbiamo sempre fatto e cioè  cercando i tre punti. L’obiettivo nostro rimane quello di restare il più in alto possibile nella classifica di Super League”.

-Siete stati voi giocatori a tirarvi indietro nella ripresa e perché l’avete fatto visto che nei supplementari avete dominato, quindi le energie le avevate?

“A volte in campo succede. Il mister ci affida dei compiti e sul terreno siamo noi a gestire la partita. Era evidente che non potevamo spingere per tutti i 90 minuti, prima del match avevamo fatto l’esempio del Losanna e della voglia di recuperare palla che ti porta a pressare sempre e ovunque e non puoi permetterti di farlo per tutto il match. Quindi oggi abbiamo deciso di rifiatare un attimo per riprendere energie  e aspettare il momento giusto per far male al Lucerna. Alla fine si è visto che le occasioni le abbiamo create ma non siamo stati bravi a concretizzarle”.

-Jonathan, per come è maturata è stata la sconfitta più beffarda da quando sei a Lugano?

” Ne ho parlato alla fine con i compagni e c’è venuto in mente la partita di Coppa con il Grasshopper dello scorso anno che abbiamo perso ai rigori. E’ stata analoga a quella odierna, avevamo anche allora avuto padronanza del gioco e siamo stati beffati. Contro il Lucerna, che ha il secondo miglior attacco del campionato, è successa la stessa cosa; loro hanno vinto ma si sono creati pochissime occasioni. E’ questo che ci fa male. Ma non c’è nulla da recriminare, quando si da tutto in campo non puoi rimproverarti nulla.”

-Non si parla mai degli avversari ma oggi l’eroe lucernese è stato il portiere Müller, autore di una parata strepitosa, dell’assist del gol della vittoria e di un altro intervento strepitoso sul rigore di Maric. Ogni tanto bisogna tirarsi giù il cappello di fronte a un avversario.

“E’ vero. Con alcuni tuoi colleghi ho fatto i complimenti al Lucerna, sono stati bravi ad approfittare degli episodi. Il portiere Müller è stato eccezionale ma non lo scopriamo oggi. Ha giocato per diversi anni in Germania e sempre ad alti livello. Complimenti ai lucernesi e ora concentriamoci sull’YB per fare punti.”

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