Abascal: non sentiamo particolare pressione
Allenamento di rifinitura, venerdΓ¬ mattina, in vista della partita di sabato contro il Grasshopper. Al termine lo staff tecnico ha diramato l’elenco dei convocati. Mancano come previsto gli infortunati Sulmoni, Bottani, Manicone, Piccinocchi e Kecskes. Per contro per la prima volta fa la sua apparizione il centrocampista croato Petar Brlek appena tesserato. Alle 13 l’allenatore Guillermo Abascal ha incontrato i giornalisti. La prima domanda ha riguardato il lavoro settimanale e il polso della squadra dopo la sfuriata del presidente che ha fatto seguito alla sconfitta di Lucerna.
“Nessuna pressione. Ho visto la squadra tranquilla e serena. Stiamo lavorando normalmente, il campionato Γ¨ appena iniziato, sappiamo che abbiamo fatto degli errori che ci hanno fatto perdere le due ultime partite. PerΓ² sappiamo anche Β che sono imprecisioni che durante la settimana possono essere corrette: si tratta di errori di concentrazione, di marcatura o su palla ferma. Su setteΒ reti prese quattro sono state su angolo o punizione, dobbiamo migliorarci e proseguire sulla nostra idea lavorando per raggiungere unΒ obiettivo importante come potrebbe essere la vittoria domani sera.”
-Si sente una maggior voglia di ottenere i tre punti visto che il GC Γ¨ ultima in classifica, anche se ha avuto finora un calendario molto difficile?
“Credo che l’avversario non debba far cambiare il nostro atteggiamento, siamo noi a dover migliorare. Β Anche noi non abbiamo avuto delle partite semplici vedi leΒ trasferte di Sion e Lucerna. Non credo che siccome loro sono dietro di noi cambi qualcosa; Β siamo consapevoli degli errori commessi e siamo consapevoli che dobbiamo evitarli per migliorarci e crescere.”
-Giustamente hai parlato di errori tecnici commessi, il presidente ha anche sottolineato l’atteggiamento di alcuni elementi che non gli Γ¨ piaciuto. Tu che ne pensi?
“A questa conferenza stampa siamo presenti in dieci. Sono convinto che nessuno veda la partita come l’altro. Sono quello che segue i giocatori durante tutta la settimana e quando uno non sta bene lo vedo. Prepariamo una strategia per laΒ partita, poi c’Γ¨ il singolo che deve mettersi a disposizione Β del pianoΒ collettivo. E ci sono momenti nei quali il singolo fatica o addirittura non fa bene. Sbagliano i giocatori e posso sbagliare anche io come allenatore, oppure trovare avversari o un allenatore piΓΉ bravo di me in quel frangente. Evidentemente quando si continuano a commettere gli stessi errori uno perde l’opportunitΓ che gli era stataΒ concessa. Una squadra che aΒ Lucerna ha cercato in tutti i modi di raggiungere il pareggio, che sul 2-3 ha avuto parecchie occasioni e che di nuovo su sei tiri in porta ha subΓ¬to 4 gol, Β non mi sembra che abbia avuto un problema di atteggiamento. Semmai Γ¨ una questione di concentrazione perΓ² la squadra sino all’86’ Β ha voluto a tutti i costi segnare la terza rete. E’ il punteggio che fa cambiare il piano della partita, la mentalitΓ dei giocatoriΒ persino lo spazio e il tempo: sul 3-2 per loro abbiamo reagito bene, poi sul loro quarto gol evidentemente ti devi scoprire, sei piΓΉ nervoso e sbagli. E’ laΒ normalitΓ del calcio. Ma la squadra le ha provateΒ tutte.”
-Hai ricordato che avete subito quattro reti in sei tiri. Hai pensato questa settimana a sostituire il portiere?
“Non Γ¨ questa la situazione. Abbiamo subito la prima rete mentre eravamo in cinque contro due di loro: significa che c’Γ¨ stato un problema di comunicazione Β e uno di marcatura. Poi Γ¨ arrivato un rigore che dal mio punto di vista non esisteva. La terza rete Γ¨ venuta da una marcatura errata su calcio d’angolo e la quarta dopo un errore di prevenzione prima e di aggressivitΓ poi. Quando sbagli gli avversari possono arrivare alla conclusione, poi il portiere deve fare il suo, ma dobbiamo evitare gli errori precedenti”.
-Non intendevo colpevolizzare il portiere Baumann, solo chiedere visto che ne hai altri a disposizione se non pensavi di cambiare?
“Un ragionamento che riguarda tutti i ruoli, soprattutto in questo momento. Sono giunti nuovi giocatori e la concorrenza si Γ¨ alzata. SarΓ molto difficile per me, ma Γ¨ il mio lavoro, difficile decidere chi mandare in campo e fare la scelta giusta. Β CiΓ² vale anche per i portieri: Da Costa si Γ¨ ripreso bene dall’operazione e sta comportandosi molto bene in allenamento. Sicuramente avrΓ anche lui delle opportunitΓ magari giΓ domani. Non dimentichiamo che Γ¨ un elemento di grandeΒ esperienza, un po’ come Janko che non giocava da tre mesi e dei sette lanci lunghi che abbiamo fatto nel finale a Lucerna ne ha toccati sei, ma noi non siamo stati bravi sulla seconda palla per di piΓΉ vicino alla porta.”
-Di questi aspetti hai sentito il bisogno di parlarne con il presidente viste le sue esternazioni?
“Ovviamente in un’azienda il capo parla con tutti, assieme o individualmente. Ho discusso con il signor Renzetti: io ho il mio modo di vedere la situazione, i giocatori hanno a loro volta un’opinione:co che dobbiamo fare Γ¨ remare tutti nella medesima direzione. Non stiamo lΓ¬ troppo a dire o non dire: io dirigo i giocatori negli allenamenti, preparo le partite e decido leΒ sostituzioni. Poi nel calcio puoi vincere, pareggiare o perdere. Abbiamo l’obbligo di giocarcela con tutti ma non possiamo pretendere di vincere sempre. Siamo una squadra che ha come obiettivo la salvezza con elementi che hanno qualitΓ e possibilitΓ di far bene. Lo spogliatoio sta bene non ci sonoΒ problemi con nessuno. Ci alleniamo bene, con buona intensitΓ . Poi, ripeto, in partita puoi vincere ma anche perdere. Questo Γ¨ il calcio e devi conviverci. L’importante Γ¨ non ripetere taluni errori”.
-Personalmente come hai vissuto questa settimana e come vivrai la partita con il GC, il presidente ha fatto capire che in caso di sconfitta qualcosa potrebbe cambiare?
” Il presidente puΓ² fare le sue scelte Γ¨ lui che comanda questa barca. Le sue decisioni devono essere rispettate da me e dai giocatori. Per quel che mi riguarda sarΓ² chiaro: ho fatto un lavoro e non credo che il parametro per giudicarlo siano solo il numero di vittorie, sconfitte, gol segnati o subiti. Questa squadra lo scorso anno a otto gare dalla fine era un punto davanti all’ultima. Ora ne mancano 33 di match e negli anni precedenti le sconfitte sono state 12, Β 18 o 19. L’obiettivo Γ¨ salvarsi, se poi si puΓ² pensare Β aΒ qualcosa di meglio perchΓ© la squadra e l’allenatore rispondono, tanto meglio. La partita col Grasshopper la vivo come le altre, senza pressione particolare, consapevole del fatto che non Γ¨ bene per nessuno -societΓ , giocatori, allenatore- subire treΒ sconfitte consecutive. Bisogna perΓ² anche vedere come le subisci e che atteggiamento hai in campo. MagariΒ colpisci dieci pali e gli avversari con un tiro vincono. Per farvi un esempio il Siviglia ha giocato ieri con il Β Zalgiris per l’Europa League: ha attaccato 90 minuti facendo mille tiri ma lasciando ovviamente metΓ campo libera aiΒ contropiede e ha vinto solo 1-o; ora deve andare in Lituania a giocarsela. E magari perde 1-0 va ai rigori eΒ vieni messo fuori. Successe all’Inter e al Basilea e cacciarono l’allenatore. Le valutazioni frettolose possono essere sbagliate. Aspettiamo di averΒ inserito i nuovi, il ritorno di Bottani, Sulmoni e Piccinocchi e poi vediamo. Ci vuole tempo ma il tempo non lo decido io eΒ nemmeno ilΒ presidente, lui vuole vedere una squadra aggressiva e cattiva con elementi che corrono e che fanno il loro, compatti in difesa. Il suo pensiero non Γ¨ lontano dal mio. “
-Ti ha sorpreso l’esternazione di Renzetti Β dopo solo tre partite?
“Con noi ci sta, con i mass media no. Non miΒ piace che le coseΒ interne vadanoΒ all’esterno, anche perchΓ© come detto prima ognuno vede il calcio a modo suo. Ma chi mette la faccia Γ¨ il presidente e noi dobbiamo ascoltarlo e rispettarlo.”
-Per domani potresti convocare sia Bottani sia Brlek?
“Mattia non Γ¨ ancora pronto, ma se continua cosΓ¬ e se i medici mi danno l’ok nel breve sarΓ convocato. Brlek invece domani sera sarΓ con noi ed Γ¨ un elemento che per le sue caratteristiche, con la mia idea di calcio, ci puΓ² tornare molto utile.”