Emergenza difensiva per i bianconeri a Ginevra

A Ginevra difesa da inventare

Prima dell’attesissima finale di Coppa svizzera il Lugano sarà impegnato mercoledì sera nella giornata numero 34 di campionato che prevede la lunga trasferta a Ginevra. La squadra si è allenata nella tarda mattinata di martedì ed è partita dopo il pranzo alla volta della Romandia. Le notizie dallo spogliatoio non sono buone. Il vittorioso match contro l’YB ha lasciato pesanti strascichi. Tre difensori: Fabio Daprelà, Reto Ziegler e Kevin Rüegg sono usciti malconci. Solo il terzo sembra in grado di recuperare per la partita contro i ginevrini. Ziegler e Daprelà rimarranno a Lugano per curarsi assieme a Maric, anche lui assente dal 30 aprile per il riacutizzarsi del problema al piede. A Ginevra mancherà anche Olivier Custodio squalificato.  Il tecnico Mattia Croci-Torti (TiPress) nella conferenza stampa che ha preceduto l’allenamento ha manifestato tranquillità. “Siamo corti in difesa: mancheranno i quattro elementi maggiormente schierati in questi mesi  ma troveremo delle soluzioni perché come abbiamo sempre detto ci teniamo a far bene e il risultato di sabato ci impone di crederci ancora e di  disputare un’ottima partita.”

-Questo è anche l’ultimo test in vista della finale. Lo vivi come tale, come una partita nella quale fare le prove generali?

Non abbiamo vissuto nessuna di queste ultime partite come test in vista della finale di Coppa.  Abbiamo solo cercato di trovare altre soluzioni, non devo nascondere a voi che seguite la squadra tutti i giorni, che l’assenza di Maric implica di trovare alternative e le abbiamo cercate. Vediamo con Mijat cosa succede, sono molto fiducioso di recuperare almeno Fabio e Reto per domenica. Loro ci tengono tantissimo e ci avrebbero tenuto a essere in campo anche a Ginevra però non possono venire ma faremo di tutto per recuperarli per la finale. Contro il Servette abbiamo Hajrizi e dobbiamo vedere chi affiancargli tra Durrer, Yuri, Lavanchy e speriamo Rüegg. Abbiamo fiducia nei ragazzi e come ho detto dopo la partita di sabato sono convinto che anche chi ha giocato di meno avrà motivazioni grandi per farmi vedere che può essere utile anche in finale. Ho pochi dubbi sulla partita di domani sotto l’aspetto della motivazione, della concentrazione e della voglia.”

-Prima della semifinale con il Lucerna eravate incappati in una brutta sconfitta a Losanna, forse la testa non era esattamente sul pezzo. Ti aspetti qualcosa di diverso domani sera?

Quella di Losanna era stata una brutta sconfitta ma basta vedere il Basilea cosa ha  fatto la settimana scorsa contro i vodesi, avrebbe dovuto mangiarseli visto che erano spacciati. Alla Tuilière non si vince facile, abbiamo subito un gol stupido al 46′ e non siamo riusciti a riaprirla. Come dico sempre in campo ci vanno anche gli avversari e non è mai semplice, la testa tante volte non è lì al 100 per cento, ci sono fattori di motivazione e di aspetti nervosi. Finora noi nei momenti chiave abbiamo sempre risposto presente, sappiamo che la partita di domani non è un’amichevole. E’ un match che ci impone il massimo rispetto e di affrontarlo con grande serietà perché riuscire a fare tre punti sarebbe importantissimo per finire il campionato con grandi motivazioni. “

-Amoura ha fatto vedere che è tornato al cento per cento, lo vedi anche tu così?

“Con El Amine bisognava fare un percorso non facile.  Arrivava da un paese completamente diverso dal nostro e dunque bisognava accettare che doveva abituarsi alla nostra cultura e a una diversa maniera di giocare. Penso che in questi ultimi mesi ci sia stata un po’ di sofferenza per lui data dall’infortunio e poi dal primo Ramadan seguito lontano da casa. Non dimentichiamoci che in Algeria si allenavano la sera per potersi subito rigenerare con acqua e cibo, qui non è stato il caso. Nelle ultime tre partite ha fatto vedere la sua voglia e si sono visti tanti miglioramenti anche sotto gli aspetti tecnico-tattici. Lo vediamo giocare  in modo più semplice e venir coinvolto più spesso dai compagni. Secondo me abbiamo recuperato in extremis una bella freccia da utilizzare”.

-Dopo la vittoria con l’YB il terzo posto è tornato a essere un tema?

So che ci provate sempre ma io non riesco mai a parlare di terzo, quarto o quinto posto. Noi pensiamo sempre -ed è così dal mese di settembre- di fare il meglio possibile. Non sarà facile perché affrontiamo una squadra che domenica ha subito una bella lezione e sicuramente quando la partita seguente la giochi davanti ai tuoi tifosi vuoi avere una reazione e sono convinto che il Servette faccia quello che ha sempre fatto negli ultimi anni ossia prestazioni decorose in casa”.

-Da domani sera avete anche una sorta di mini-ritiro visto che rimarrete a Nyon sino a venerdì. E’ una buona occasione per cementare il gruppo considerato che aver dovuto rinunciare al ritiro invernale in Spagna?

Il nostro è uno spogliatoio che vive tutti i giorni insieme, dunque non è tanto una questione di legami, amicizie o gruppo. Questo è un  gruppo che si conosce molto bene. L’importanza di questi giorni riguarda il recupero completo. Il San Gallo, ahimè, giocherà martedì e quindi avrà un giorno in più di riposo rispetto a noi. Ho sempre detto che chi ha allestito il calendario ha sbagliato perché dopo i quarti di finale disputati a febbraio aveva tutto il tempo di pianificare per le tre semifinaliste la partite lo stesso giorno in vista dell’eventuale finale. Non è stato così e noi avremmo dovuto tornare da Ginevra giovedì mattina alle 4 per poi ripartire il giorno seguente per Berna. Abbiamo organizzato di restare oltre san Gottardo per fare in modo che il gruppo possa recuperare al meglio le energie fisiche e nervose. Domenica ci aspetta una partita di un’intensità terribile.”

-Pensi che per il San Gallo il fatto di giocare già stasera sul sintetico di Berna possa costituire un vantaggio rispetto a voi che giocherete domani sull’erba?

Secondo me non cambia nulla. I sangallesi sono una squadra abituata come noi a giocare sempre sul terreno naturale e quindi avrà difficoltà i primi 15′ come succede sempre. La sfida contro l’YB sarà particolare perché i padroni di casa, così come il Servette, vorranno reagire alla sconfitta di tre giorni prima. Non sarà una sfida facile nemmeno per la squadra di Zeidler quella di stasera”.

-Cosa dirai domani sera ai ragazzi prima di entrare in campo?

C’è poco da dire. La vittoria contro l’YB ci ha dato forti motivazioni anche per il campionato, alla fine tutti ci tengono a fare e a finire bene. Abbiamo un obiettivo anche lì e siamo arrivati a giocarcelo a tre giornate dalla fine: sicuramente era insperato. Questi sono i momenti belli da giocarci: è incredibile essere in corsa per due obiettivi sino a fine stagione. Questa squadra ce l’ha fatta, grande merito finora ma cerchiamo di onorare al meglio le due competizioni perché alla fine quello che conta è vincere.”

-Come stai a livello personale, sei nervoso?

Sto bene anche perché, al contrario qualche possibile preoccupazione, sono carico come una molla. Non vedo l’ora di giocare la finale ma anche di affrontare il Servette domani. Questi successi mi hanno dato tanta forza e consapevolezza di che squadra alleno: sono contento. Era la mia prima esperienza e magari potevo temere che quando arrivi a giocare certe partite insorgano subbi o preoccupazioni, invece mi alzo il  mattino sereno e sono contento di venire allo stadio. Non vedo l’ora che arrivi domenica. Però prima abbiamo una partita importante. Sembrano i soliti discorsi di ‘onorare’ anche il campionato eccetera. Quello che dovevo dire l’ho detto due settimane or sono: volevamo chiudere con dignità, a testa alta. Abbiamo reagito alla grande con il GC e abbiamo vinto con l’YB. Nelle ultime quattro partite abbiamo registrato una vittoria con il Lucerna, una sconfitta con il San Gallo e poi un pareggio e una vittoria interne. Dunque questa squadra sta vivendo un trend positivo e questo mi da tanta fiducia”.

-Ci pensi che vi sono tecnici che allenano magari da 40 anni e che non hanno vinto niente e tu dopo nove mesi sei a un passo dal poter conquistare un trofeo?

Ci lavoro da quando ho iniziato a fare il vice-allenatore per arrivare a vivere questi momenti. Non è un pensiero mio adesso ma di tutte le persone che fanno questo mestiere quello di giungere a una finale e portarla a casa. Penso che sia l’ora di entrare nei dettagli, di studiare al meglio la partita. La squadra deve sapere esattamente quello che  deve fare domenica, la concentrazione aumenta e la carica ancora di più. E’ una gran bella sensazione.”

-Te la giro la domanda: se perdi la finale e arrivi quarto in campionato qualcuno potrebbe dire si però non è poi così bravo?

Fa parte del gioco. Però se dovesse succedere il contrario…”

-E del tuo contratto che pensi: qualcuno ha sostenuto che non si possa iniziare la prossima stagione con un allenatore in scadenza?

Ho solo grande riconoscenza per chi mi ha offerto questa opportunità. Il contratto è l’ultima delle mie preoccupazioni. Ho ancora un anno e sono felicissimo, il rinnovo è l’ultimo dei miei pensieri e lo sarà sino al termine del contratto.”

-Baumann è recuperato e potrà andare in panchina a Ginevra visto che Saipi è squalificato?

“Domani con noi ci sarà Attilio Morisoli che si è già seduto in panchina in altre occasioni quest’anno. Noam è infortunato e stiamo cercando di forzare il suo recupero. E’ un ragazzo che ha dato tanto al Lugano e che nel momento del bisogno se c’è da fare uno sforzo ha intenzione di farlo per il gruppo. Nei prossimi giorni cerchiamo di spingere verso il recupero, anche lui ci tiene a dare una mano in caso di necessità”.

-Hai parlato con Saipi dopo l’espulsione di sabato sera?

Certamente. Gli ho detto che avrebbe dovuto presentarsi il giorno dopo all’allenamento a testa alta perché se siamo arrivati in finale di Coppa è stato solamente perché lui nella semifinale era sul pezzo, concentrato e ci ha dato tanto. Non possiamo dimenticarci quello che Saipi ha fatto due settimane prima, bisogna sempre guardare avanti. Contro l’YB ha commesso un errore di gioventù, deve migliorare. Domenica si è presentato nello spogliatoio a testa alta; per me non ci sono grandi problemi. Ho rivisto l’azione più volte: prima delle sua reazione sono stati commessi due falli contro di lui. Dispiace che l’arbitro non abbia visto né la prima carica di Camara né il successivo fallo di Fassnacht, stiamo parlando di una reazione avuta dopo due falli subiti e non segnalati. Il nostro portiere ha sbagliato: migliorerà”.

A proposito della squalifica del portiere, che potrebbe dover saltare anche la finale di Coppa, in apertura di conferenza stampa il responsabile della comunicazione del FCL Marzio Mellini ha comunicato che “le modalità e i tempi di un eventuale ricorso contro la squalifica sono in mano ai legali della società per cui per il momento non verranno rilasciate ulteriori dichiarazioni.”

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