Tramezzani: una squadra che non molla

Venerdì 28 aprile. Prima dell’allenamento pomeridiano il tecnico Paolo Tramezzani si è presentato davanti ai giornalisti in compagnia del direttore generale Michele Campana, per la settimanale conferenza stampa. La prima domanda ha riguardato l’assenza per squalifica, domenica a Zurigo,  di Jonathan Sabbatini. Ha già deciso chi lo sostituirà?

“Non ho grandi dubbi ma ho diverse soluzioni. Ho a disposizione giocatori con caratteristiche diverse che inizialmente non andranno a stravolgere l’atteggiamento avuto nelle ultime partite. La decisione la prenderò dopo l’allenamento odierno nel corso del quale faremo un lavoro tattico specifico, domani avrò le idee anch’io più chiare.”

-Quanto pesa l’assenza del capitano? E’ preoccupato dal fatto che negli ultimi due anni il Lugano ha vinto solo una partita senza Sabbatini; e che quest’anno nelle 7 partite in cui non ha potuto giocare siano arrivate cinque sconfitte e due pareggi?

“Non sono preoccupato perché questa squadra negli ultimi mesi ha dovuto rinunciare anche ad Alioski e abbiamo vinto 3-0 con il GC e chi l’ha sostituito (Carlinhos)  ha fatto due assist. Abbiamo giocato senza Sadiku e chi ha preso il suo posto a Lucerna (Mizrachi) ha fatto gol e chi è subentrato a sua volta (Carlinhos) è andato in gol.  Quindi ho ampie garanzie e sono convinto che questa squadra abbia più di undici titolari. Jonathan sta attraversando un buon momento è un giocatore importante per noi, ha la fascia di capitano, però sono convinto che ho tante alternative. Sapete benissimo l’importante che Sabbatini ha nel nostro gioco. Ma se  una squadra è bene organizzata e sa cosa deve fare in campo può sopperire all’assenza di giocatori importanti. Lui mancherà soprattutto dal profilo tecnico-tattico. Ho già detto che ho alternative in quel ruolo, ragazzi che magari sinora hanno avuto meno spazio ma che sicuramente meritano un’occasione e fa piacere poter dar loro spazio. A seconda di chi giocherà troveremo magari giocate diverse, cercando di sfruttare  maggiormente i nostri esterni, perché sono convinto che possano fare benissimo la doppia frase e sono cresciuti partita dopo partita.”

-E’ d’accordo se si dice che in questo momento il Grasshopper è la squadra peggiore da incontrare, ancora più del Basilea che settimana prossima potrebbe già aver vinto il titolo?

“E’ vero. Il GC sta vivendo un ottimo momento, è reduce da tre vittorie consecutive,  tra l’altro avendo giocato molto bene contro avversari forti. Quindi ci troviamo di fronte una squadra che  vorrà continuare il suo periodo positivo cercando di scalare anche la classifica nelle posizioni medio alte. Sono convinto che cercheranno di fare il possibile per batterci.”

-Entrambe le squadre hanno due coppie d’attacco molti forti: Alioski e Sadiku da una parte, Dabbur e Caio dall’altra. Che similitudini o differenze vede?

“Credo che in comune abbiano il fatto che siano giocatori che si mettono molto al servizio dei compagni . Lo stesso Dabbur, che è un elemento che davanti è importantissimo per loro, vedo che rincorre sempre gli avversari  anche nella propria metà campo. Ritengo che questa sia una prerogativa importante  per coinvolgere tutti gli altri giocatori  e che sia un esempio per i compagni, come per noi sono un esempio Armando e Gianni per il lavoro continuo che fanno anche in fase di non possesso palla. Quindi due coppie d’attaccanti molto  importanti che non fanno gol ma anche grande movimento e spesso tutto il lavoro offensivo si poggia su questi elementi. Vedo molte similitudini Tra i nostri attaccanti e i loro, anche per spiritico, qualità individuali ed esperienza.”

-Quanto è pesante nelle file del Grasshopper l’assenza per squalifica del difensore Vilotic?

“C’è da dire che da quando è arrivato a  gennaio dietro ha sempre fatto delle ottime prestazioni. E’ un giocatore estremamente importante, che a me piace molto. Hanno qualche alternativa: solitamente nella zona centrale ha giocato Pnishi, spostato poi anche davanti alla difesa.. Se giocasse Pnishi al posto di Vilotic avrebbero comunque una buona solidità difensiva”.

-La squadra attraversa un grande momento, la vede sempre uguale negli allenamenti. Non si sono montati la testa?

“La squadra ha lavorato anche questa settimana con equilibrio e con naturalezza. Non so sinceramente  dove potremo arrivare, quello che mi aspetto e quello di cui sono convinto è che questa squadra non mollerà un centimetro. Non vuol dire vincere tutte le partite: non so quali saranno i risultati e il piazzamento finale. Però la sicurezza è che la squadra sia concentrata e abbia grande voglia di fare il massimo. Poi vediamo il 2 giugno a che punto saremo riusciti ad arrivare. Come ho già accennato la scorsa settimana, un campionato che ci vede in una bellissima posizione, che ci consente di  ragionare anche in previsione dell’anno prossimo e poterlo fare a 7,8 partite dalla fine, era forse impensabile. Dovremo essere intelligenti e gestire bene questo tempo che ci rimane, cercando di restare concentrati, lavorando giorno dopo giorno, pensando all’avversario di domenica e magari insieme alla società già iniziare a pensare a programmare.  Dobbiamo vedere da queste partite se la prossima stagione potremo essere più competitivi e cercare magari di fare sin dall’inizio un campionato diverso.”

-E’ corretto dire che giocate con meno pressione, non dovete più guardarvi alle spalle e tutto quello che viene è guadagnato?

“Sono due pressioni diverse. Questa squadra per gran parte del campionato è stata abituata ad avere la pressione di muovere la classifica e dover costantemente guardarsi alle spalle. Poche volte si è potuto guardare avanti. Oggi possiamo guardare dietro e avanti: abbiamo distanziato molto le altre, specie la squadra che occupa l’ultimo posto mentre davanti hai squadre che sono più abituate di te a giocare in quelle posizioni e con obiettivi diversi, che hanno investito su giocatori con un mercato importante.  Questo è gratificante perché è in linea con la volontà e la politica della società di cercare di investire puntando sui giovani, farli crescere e valorizzarli. Essere in linea con questi obiettivi è molto bello e fa piacere  aver ridotto il gap con club che potenzialmente hanno altre  possibilità rispetto alle nostre. Vuol dire che il lavoro è stato fatto bene dalla società: si è operato ottimamente sul mercato sia d’inizio stagione sia sul mercato di riparazione.” 

-Il tempo che manca alla fine del campionato è tanto o è poco?

“E’ tantissimo. Speravamo mancasse qualche giornata in meno. Sette partite sono tante, avremo anche un turno infrasettimanale. Se pensiamo che ci sono ancora in ballo 21 punti in cinque settimane e mezzo… Il tempo però vola, me ne sono reso conto anche questa settimana. L’impressione, nonostante  lavoriamo tutti i giorni con grande impegno, è che mi manchino sempre un paio di allenamenti per preparare e curare tutti i dettagli. Ma credo  che faccia parte del mio lavoro di cercare sempre di migliorare, di cercare la perfezione, quando probabilmente non esiste. 21 punti in palio significa che anche squadre dietro di noi hanno la possibilità di aspirare a quello che per noi oggi è un sogno”.

Altri articoli

NewsPrima SquadraCalcio Svizzero
NewsPrima SquadraCalcio Svizzero

Commenta l'articolo