Tramezzani: un piccolo passo significativo

Il risultato di parità viene accettato da tutti anche se non mancano le recriminazioni. Tra i giocatori bianconeri ci si chiede come mai non sia stato espulso Moreno Costanzo, autore di un brutto fallo di reazione con colpo al volto di Sulmoni, al 12′ del primo tempo. Paolo Tramezzani  si intrattiene com’è sua abitudine nello spogliatoio per una decina di minuti prima di affrontare i giornalisti. Gli chiedono un giudizio sulla partita e lui risponde: “Dovrei rivedere con calma le immagini. Stavamo facendo bene peccato che alla prima occasione -ormai è una costante- prendiamo gol. Dobbiamo cercare di migliorare questo aspetto e gestire meglio le gare. Quando l’avversario magari ti sta soffrendo  dobbiamo essere più cattivi trovando il vantaggio o almeno non subendolo. Un primo tempo in cui non hai rischiato niente andava chiuso almeno sullo zero a zero. Le palle inattive sono spesso decisive. Purtroppo per noi in questo momento lo sono in negativo. Paghiamo a caro prezzo cose ancora da migliorare sotto il profilo dell’attenzione e della concentrazione. Nel secondo tempo sono cambiate le cose e c’è stata una reazione per la voglia di recuperare una partita e un risultato.”

-Hai schierato un Lugano molto offensivo con quattro punte.

“Si abbiamo provato in settimana questo schieramento per bloccare i loro terzini ed avere una parità numerica in mezzo al campo con il doppio mediano. Dico sinceramente: le cose non sono andate male anche perché sia Sabbatini sia Crnigoj sono stati molto bravi ad andare sulle seconde palle dopo il recupero dei lanci lunghi da parte loro. La squadra si è comportato bene  non rischiando niente, non soffrendo le loro palle lunghe e l’inserimento degli esterni. Sono soddisfatto per come i ragazzi oggi hanno interpretato un modo diverso di stare in campo, completamente diverso dal 4-3-3 di domenica scorsa”.

-E Mizrachi entra e risolve

“A me fa molto piacere quando i ragazzi entrano dalla panchina con questo spirito e atteggiamento. Mi mettono in difficoltà ed è la cosa che chiedo sempre a loro di fare. Difficoltà nelle scelte di mandare in panchina 7 ragazzi e delle volte di non convocarne o mandarne in tribuna altri quattro o cinque. Più sono in difficoltà più significa che chi è fuori è partecipe al gruppo e sa che la sua occasione prima o poi arriverà. Oggi è toccato a Mizrachi, mi è piaciuto veramente tanto. Meritava per quello che ha fatto in questi 45 giorni di entrare e risultare decisivo per i compagni di squadra”.

-Sulmoni dice di essere stato colpito a freddo: era espulsione?

“Vi ho già detto il primo giorno in conferenza stampa che non avrei mai commentato episodi dubbi o meno, a favore o contro, mi attengo a quella linea. Ho visto qualcosa ma non sono in grado di poter giudicare”.

-Quanto vale questo punto: serve per la salvezza o permette di guardare avanti, il San Gallo è solo a 4 punti.

“Dovremo essere bravi, non so se lo siamo ancora, di continuare a guardarci dietro e di guardare  anche la squadra che abbiamo davanti che oggi è il Grasshopper che in questo momento sta giocando. La classifica è migliorata leggermente rispetto a domenica. Già dei piccoli passi avanti per noi sono importanti e significativi. Domenica avremo un’altra trasferta impegnativa: sarà difficile, la gara che viene è sempre la più complicata. Però la soddisfazione è che i ragazzi in campo si trovano, si cercano, giocano da squadra. Questo al momento credo sia l’aspetto più importante ed è anche un segnale che si mandano tra loro. La capacità di superare determinati momenti dipende dalla voglia e dalla forza che la squadra ci mette.”

-Dovremo abituarci a vedere un Lugano che cambia spesso volto?

“Si in base all’avversario e al tipo di partita che decidiamo di disputare sia in casa che fuori. Ho una rosa molto ampia, con ragazzi con caratteristiche diverse tra di loro. L’importante è che anche se giochi con tante punte e tanti attaccanti ci sia disponibilità nel movimento e nel sacrificio. Quando hanno la palla gli avversari non puoi permetterti quattro giocatori che non partecipano a una fase di gioco. Finché vedrò questa disponibilità proverò e azzarderò magari anche a giocare un calcio differente”.

-Come affronterete il San Gallo tra una settimana?

“Sono già abbastanza preoccupato di questa seconda trasferta consecutiva, anche se devo dire che noi per caratteristiche in questo momento non ci cambia molto giocare a Cornaredo o in trasferta. Cercheremo di fare la partita, di prepararci bene, di studiare gli avversari. Come ci capita da un po’ di tempo a questa parte cercheremo di fare tutto quello che è possibile fare  senza tralasciare niente”.

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