Tramezzani: tre gol evitabili

Comprensibile delusione a fine partita nello spogliatoio bianconero. Mister Tramezzani di fronte ai giornalisti esordisce affermando : “Sapevamo di affrontare una buona, anzi un’ottima squadra, spiace per come è andato il primo tempo soprattutto perché credo che il gol iniziale si poteva evitare. Preferisco comunque prendere un gol dopo un minuto piuttosto  che prenderlo al novantesimo. C’era tutto il tempo di recuperare, ma credo che la squadra dopo il primo ma soprattutto dopo il secondo gol abbia accusato veramente il colpo. Io vorrei che la mia squadra sapesse reagire dopo certi episodi.”

-Al di là dei discorsi su schemi e possesso palla sembra che a livello difensivo sia mancata la cattiveria…

“Hai ragione. Penso anch’io che oggi in determinate situazioni l’aspetto della cattiveria sia venuto meno. Oltre alla  concentrazione su situazioni di gioco che avevamo provato e simulato durante la settimana. Questo aspetto va assolutamente migliorato.”

-Quello odierno era un test tra i più difficili in casa della capolista. Il Lugano dovrà essere valutato in altre partite?

“Il mio lavoro è giusto che lo valutiate voi perché fate questo di mestiere. Io devo fare delle valutazioni più interne diciamo. Vedere di capire come uscire innanzitutto da questa situazione e come ridare fiducia a questi ragazzi. Fino a questo momento ho puntato molto sul lavoro perché è l’unico metodo che conosco: impegno, lavoro, sacrificio e umiltà e mi aspetto molto anche da parte dei ragazzi. Che ci sia anche da parte loro un’autocritica positiva. Tra sei giorni si torna in campo, ci saranno altre 17 partite. Ho imparato nella vita che di fronte alle sconfitte, specie a queste sconfitte. bisogna reagire e dare tutti di più.”

-Si è visto Paolo Tramezzani molto attivo in panchina il primo tempo e nel secondo più “osservatore”. Come mai questo cambio di atteggiamento?

“Già in precedenza, nelle amichevoli, ho avuto atteggiamenti diversi. Cerco di capire lo stato d’animo dei giocatori in campo e valutare anche quale debba essere la mia presenza per il meglio nei loro confronti. Il primo tempo sono stato più presente e nella ripresa più statico. Volevo vedere e capire dai ragazzi se potevano avere un determinato atteggiamento, la voglia di cambiare l’inerzia della gara. Volevo vedere anche una risposta sotto l’aspetto caratteriale. Sono sempre molto presente durante gli allenamenti e ritengo sia giusto in campo, dopo che gli ho detto cosa mi aspetto da loro, che i ragazzi siano in grado di farlo senza avere sempre una presenza fissa sulla linea esterna del gioco.”

-Li ha dunque responsabilizzati?

“La cosa che cerco di fare dal primo giorno, mi sembra giusto. Io do delle idee, sono a capo di questo gruppo e ne sono contentissimo e felicissimo perché veramente mi hanno dato tanto. Sono dispiaciuto anche per loro perché era una gara importante, contro la squadra più forte in questo momento. Ma se vogliamo diventare forti anche noi dobbiamo cominciare a ragionare con una mentalità diversa. Penso che la vera differenza oggi tra le due squadre -oltre ai quattro gol che abbiamo subito- sia proprio l’aspetto mentale.”

–E’ più difficile “insegnare” la cattiveria o la concentrazione visto che soprattutto in difesa sono mancate queste due componenti?

“Credo che quando sei più concentrato determinati errori li eviti. Per cattiveria calcistica intendo quella cosa che ti permette di affrontare l’avversario senza paura, provando a fare le cose che abbiamo fatto. E secondo me alcune cose ci sono venute anche abbastanza bene. Purtroppo abbiamo sbagliato i tempi in cui dovevamo fare una cosa piuttosto che un’altra. Credo che sia da migliorare l’aspetto delle scelte. Dobbiamo capire quando provare a fare un determinato gioco e quando dobbiamo subire magari l’avversario rischiando il meno possibile dietro.”

-Qual è la priorità ora: è sulla difesa che bisogna porre l’attenzione o no?

“Credo che oggi la fase di non possesso palla l’abbiamo fatta anche discretamente bene. Abbiamo preparato la partita cercando di non far abbassare i nostri esterni alti Alioski e Carlinhos junior e in effetti i loro difensori raramente si sono spinto in avanti se si fa eccezione per la discesa di Lang che ci è costata il quarto gol. Però avremmo dovuto lavorare maggiormente con le mezze ali e con i terzini sulla linea di altezza diversa. E dovevamo essere più bravi e attenti in area di rigore a marcare l’avversario. Credo che questo sia l’aspetto da migliorare perché quattro gol sono quattro gol anche se li hai presi dalla squadra più forte del campionato. Oggi secondo me tre reti erano evitabili.”

-Che tono ha usato negli spogliatoi a fine partita: piuttosto carota o bastone?

“Non ho detto niente.”

-Tutto sommato ha avuto risposte abbastanza confortanti sul piano dell’atteggiamento comunque nel secondo tempo, anche se la partita era compromessa?

“Credo che nella ripresa, al di là del risultato con tre gol a zero, anche il Basilea giocando in casa ha fatto una gara diversa. Cerco di guardare le poche cose positive che abbiamo fatto nel primo tempo e non mi illudo sicuramente delle poche cose buone fatte nel secondo. Il giudizio deve essere a 360 gradi e oggi è negativo per quello che ho visto.”.

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