Pier Tami: nervosi all’inizio poi alla pari

Sentimenti contrastanti nel clan bianconero a fine partita. C’Γ¨ da un lato l’orgoglio e la consapevolezza di non aver mollato su un campo molto difficile e contro un avversario esperto e dall’altro la delusione per non essere riusciti a raggiungere il pareggio che a un certo punto Γ¨ parso alla portata. Il tecnico Pierluigi Tami viene interrogato sulle ragioni dell’inizio di gara ad handicap dei suoi ragazzi. “Forse c’Γ¨ stato un po’ di nervosismo che ci ha fatto perdere dei facili palloni in uscita. Qualche giocatore ha sentito la partita e ha avuto bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi. Peccato soprattutto per il gol dell’uno a zero dove c’Γ¨ stato un errore eloquente da questo punto di vista. Poi perΓ² la squadra Γ¨ andata in crescendo, ha lottato, si Γ¨ battuta e ha cercato di giocare. Nel secondo tempo siamo ancora piΓΉ migliorati sul piano del gioco, li abbiamo messi in difficoltΓ : ci Γ¨ mancata solo la zampata importante”.

-A ragion veduta non sarebbe stato meglio giΓ  iniziare il confronto con la difesa a quattro?

“Scrivere il giornale il lunedΓ¬ Γ¨ piΓΉ facile. Penso che il nervosismo che Γ¨ serpeggiato all’inizio ci sarebbe stato con qualunque modulo tattico e avremmo probabilmente pagato dazio. Considerato che c’era giΓ  questa emozione da considerare abbiamo ritenuto che mettere sul piatto cose nuove, come un cambiamento tattico, sarebbe stato azzardato. Sono contento di come la squadra ha tenuto il campo. CiΓ² lascia ben sperare per il futuro in questa competizione”.

-Bottani Γ¨ entrato bene in gioco nella ripresa, potrebbe diventare la vostra arma in piΓΉ, il jolly della squadra?

“Spero che diventi piΓΉ di un jolly, un giocatore importante, me lo auguro vivamente. Deve diventare piΓΉ determinante negli ultimi metri, lui sa preparare bene l’azione e triangolare con i compagni in velocitΓ , lo voglio presente anche negli ultimi 10 metri, dove la palla scotta. Se riuscirΓ  a farlo segnerΓ  anche tanti gol.”

Il capitano Jonathan Sabbatini sostiene che non c’Γ¨ stata paura nelle fasi iniziali. “Probabilmente con il nostro sistema di gioco non siamo riusciti a capire chi prendere e chi no, loro si muovevano bene e noi abbiamo perso le marcature. Poi il mister Γ¨ stato bravo a capire il problema e a risolverlo nel secondo tempo. Personalmente ci tenevo tantissimo a giocare l’Europa League con questa squadra. L’ho detto anche ai compagni negli scorsi giorni: dopo tutti i sacrifici fatti non era giusto andarsene e sono felice di essere qui a giocarmela con loro contro squadre molto forti. Peccato per il risultato odierno, perΓ² c’Γ¨ in tutti noi la consapevolezza di essercela giocata fino in fondo, anche se gli episodi sono stati tutti a sfavore. Usciamo comunque a testa alta. Ora non bisognerΓ  abbassare la guardia, passare da uno stadio come questo pieno di gente, al campo di KΓΆniz puΓ² nascondere insidie, ma dobbiamo mostrare la stessa determinazione e rispetto per tutti. Ricordiamoci che abbiamo giΓ  incontrato il KΓΆniz in Coppa svizzera un paio d’anni fa e abbiamo sofferto tanto. Ora che giocano in casa ci sarΓ  da stare attenti.”

Foto: Keystone/TiPress/GPutzu

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