Tami: meritavamo il pareggio

Richiesto di un giudizio a fine gara il tecnico bianconero Pier Tami afferma: “siamo qui a commentare una partita che ci vede sconfitti nel risultato ma sicuramente non nella prestazione: la squadra ha disputato una buona partita contro un complesso che dal punto di vista fisico ha dimostrato d’essere avanti rispetto a noi. Penso  che le due partite di Europa League hanno mostrato un Lucerna forte e con una gamba pronta. Da parte nostra dopo un primo tempo un po’ sofferto abbiamo disputato un secondo tempo migliore e ritengo che da questa partita avrebbe potuto uscire un risultato anche a noi favorevole se penso all’occasione da gol di Marzouk solo davanti al portiere. L’abbiamo mancata e invece dall’altra parte Juric ha avuto una palla da gol e l’ha sfruttata. Mi congratulo con il Lucerna ma anche con la nostra squadra che in questa situazione ha fatto una buona partita”. 

-Hai rinunciato inizialmente alle due punte per la questione di gamba migliore dei lucernesi?

“Nel corso delle amichevoli c’eravamo accorti che Junior e Marzouk facevano un po’ fatica nel lavoro di cooperazione. Ero inoltre preoccupato dalla differenza fisica che esiste in questo momento. L’avevo già vissuto lo scorso anno con il Grasshopper,  quando hai nelle gambe un paio di partite vere sei avvantaggiato rispetto agli avversari. Difatti in Svizzera proprio per questo il campionato comincia presto per permettere alle squadre che poi fanno i preliminari o i gironi di Champions League di avere già qualche partita alle spalle. Abbiamo visto anche oggi che il Lucerna sul piano fisico e del ritmo era superiore a noi. Sapevamo inoltre che qualche nostro giocatore è un  po’ più indietro rispetto ai compagni. Ma l’attitudine dei ragazzi mi è piaciuta, hanno sofferto quando c’era da soffrire ma anche hanno cercato di controbattere colpo su colpo. Quello che non mi è piaciuto è stata la gestione della palla nel primo tempo, certe ripartenze andavano gestite meglio. Ma anche quello, più che di errori tecnici, è frutto del livello di intensità che non abbiamo ancora raggiunto. Queste partite servono appunto per crescere.”

-Voi avete fallito una grande occasione con Marzouk mentre il Lucerna con Juric non ha perdonato. Quanto ti manca un elemento così in squadra?

“Non è solo questione di occasioni. Loro quando buttavano palla in avanti avevano due punte che facevano sentire tutto il loro peso. Non solo Juric ma anche Ittem ha fatto una grande partita, sempre pronti a fare a sportellate con i nostri difensori. Sappiamo che dobbiamo migliorare. Milosavljevic non ha fatto male, ha giocato quando la squadra stava messa meno bene in campo. Nella ripresa quando ho messo la seconda punta c’è stato un momento che sembrava che la gara poteva girare a nostro favore.  Abbiamo avuto più tiri nello specchio della porta di loro e la palla-gol più nitida è capitata sui piedi di un nostro giocatore. Alla fine il rammarico c’è ma la prestazione c’è stata.”

-Con l’entrata di Piccinocchi il centrocampo ha perso in fisicità ma ha guadagnato in geometrie.

“Ho scelto all’inizio i giocatori più avanti con la condizione.  Se avessi schierato Piccinocchi dall’inizio probabilmente avrebbe retto solo mezzora e non avrei più avuto la carta da giocare. La partita è andata come l’avevamo impostata, con l’ingresso di gente con una certa qualità offensiva al momento che il match me lo avrebbe concesso. All’inizio il lavoro sporco l’hanno fatto Milosavljevic, Vécesei e altri.  E’ innegabile che Picci quando è entrato ha dato geometrie di gioco.”

-Cosa ti aspetti dal mercato?

“E’ risaputo. Ma dobbiamo adesso prendere quello che di buono abbiamo fatto a Lucerna e proseguire da lì. Sabato alle 19 arriva il San Gallo a Cornaredo. Le energie vanno lì, su quello che dovremo fare in quella partita, confermando il buono e migliorando il resto. Ma, ripeto, lo spirito visto oggi è quello giusto. Penso che i tifosi non possono muovere appunti, i ragazzi hanno dato tutto e ancora alla fine hanno costretto gli avversari nella loro area, ci sono state anche un paio di palle alte interessanti, chiaro che non abbiamo le loro torri. Però potevamo anche uscire con un pareggio che onestamente meritavamo.”

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