Tami: giocare come in casa

La conferenza stampa pre-Losanna è stata organizzata prima dell’allenamento di rifinitura di martedì alle 11. La prima domanda rivolta a mister Tami ha riguardato i sentimenti della squadra dopo gli episodi rocamboleschi della sospensione col San Gallo e del gol valido annullato contro lo Zurigo. C’è frustrazione tra i bianconeri?

“Frustrazione assolutamente no. Ci sarebbe e saremmo preoccupati se non avessimo idee di gioco, se fossimo fragili, se non riuscissimo a trovare il bandolo della matassa. Invece c’è la consapevolezza che la squadra sta crescendo bene e c’è tanta fiducia: è questa la parola giusta. Poi siamo solo agli inizi e sappiamo che i punti sono importanti, questo è lapalissiano. A questo momento della stagione c’è fiducia e la consapevolezza che stiamo entrando in una settimana importante. Il test di Losanna è importantissimo, l’ho detto ai ragazzi. Abbiamo dimostrato un buon gioco e personalità  a Cornaredo, adesso dobbiamo farlo fuori casa. Dobbiamo andare a giocare a Losanna una partita che qualitativamente rispecchi quanto mostrato in casa. Poi abbiamo un turno di Coppa che sappiamo che deve essere passato. Ma facciamo un passo alla volta”.

-In attacco c’è stato qualche errore di troppo: come hai gestito il dopo partita specie con Marzouk?

“Non l’ho gestito. Non ho detto niente a Marzouk, non c’era niente da dire. Lui sa che per un attaccante il gol è importante però noi abbiamo fatto due partite e mezzo nel corso delle quali abbiamo tirato in porta più dell’avversario. So che a voi le statistiche piacciono: purtroppo non siamo efficaci come i nostri avversari (vedi Lucerna) però i numeri dicono che creiamo occasioni e concediamo poco. Andiamo avanti così e i risultati saranno la logica conseguenza di questo lavoro. E’ qui che dobbiamo mettere l’attenzione: dare continuità a quello che stiamo facendo”.

-Gerndt può partire dal primo minuto?

“Il giocatore svedese ha dimostrato contro lo Zurigo, ma lo sapevamo già, che fisicamente sta bene ed è pronto. Secondo me in attacco possono partire tutti e tre dal primo minuto.”

-Hai detto che potrebbero giocare tutti e tre, perché stanno bene o perché volete giocare  con tre punte?

“Per tutte e due le cose”.

-A proposito del cambio di modulo contro lo Zurigo, sei stato soddisfatto delle tre punte?

“Il modulo mi ha soddisfatto perché stavamo dominando la partita, magari cambi modulo quando stai soffrendo e non hai gli stessi risultati. I cambi ci stanno quando la gara ti dice che lo puoi fare. Contro lo Zurigo dietro soffrivamo poco e pensavo che non avrebbe portato scompensi, i giocatori mi hanno dato in questo senso altre risposte positive dimostrando che questa squadra può adattarsi anche ad altri sistemi”.

-Guardando queste partite risalta la prestazione di Rouiller in difesa: in passato non era titolare eppure sta sorprendendo, sorprende anche te?

“Non mi sorprende perché non  lo conoscevo come potevate conoscerlo magari voi. Ho dovuto scoprire un po’ tutti i giocatori. Quello che posso dire è che anche Steve mi sta dando soddisfazioni. Però la fase difensiva non funziona solo perché i tre dietro fanno bene il loro compito ma anche perché comincia dagli attaccanti che fanno un lavoro importante orientando il gioco dove vogliamo noi. La fase difensiva mi piace perché ho sempre l’impressione che l’avversario fa quello che gli lasciamo fare non di più e non di meno, quindi è un lavoro collettivo è quello funziona bene. Tornando alla domanda Rouiller mi sta dando soddisfazioni e ora come gli altri deve dare continuità”.

-Culina come sta?

“Dovrà forzatamente fermarsi per una quindicina di giorni. L’infortunio muscolare è stato alla gamba operata: non riesce sempre ad avere la massima estensione e ciò lo porta a questo tipo di infortuni, a dimostrazione che i tempi di recupero sono più lunghi in questi casi”.

-Porterai Manicone in panchina?

“Alla trasferta partecipano tutti i giocatori della rosa perché rimaniamo in Romandia in vista della partita di Coppa di sabato. Manicone viene con noi e potrebbe anche andare in panchina contro il Losanna.”

-La squadra di Celestini è diversa rispetto alle avversarie che avete incontrato finora. Che tipo di partita di aspetti?

“Abbiamo visto che anche il Losanna le prime partite le ha giocate con la difesa a tre, speculare con il nostro sistema di gioco. L’ultima gara invece contro l’YB sono tornati con il 4-4-2. Penso che stiano cercando di lavorare sui nuovi equilibri. In queste tre partite ho visto che hanno recuperato un elemento come Margiotta che partirà da titolare perché in tutte le gare che è entrato si è rivisto il loro miglior attaccante. Ripeto: quello della Pontaise è un test importante perché a Lucerna il Lugano ha giocato come piace a me solo venti minuti nella ripresa. Voglio che a Losanna sappia proporre questa personalità indipendentemente da come loro giocano. Dobbiamo fare la prestazione e alla fine il risultato sarà la logica conseguenza.”

-Sabbatini e Mariani pensi di ritrovarli meglio di sabato scorso?

“Sono contento di quello che stanno facendo. Non so voi a che partite dello scorso anno li comparate. Forse su certe ripartenze potrebbero dare qualcosa in più però come detto ci sono elementi che hanno bisogno un po’ più di tempo per entrare in forma, è un po’ presto per trarre dei bilanci. Hanno spazio e margine per crescere e hanno bisogno di partite per ritrovare le migliori sensazioni e la forma migliore”.

-Piccinocchi noi l’abbiamo conosciuto ragazzino e in questi due anni è cresciuto molto.

“Qualcuno mi ha detto che così non l’hanno mai visto. Non posso fare confronti, ma sono molto contento perché sta giocando con personalità e sta prendendosi delle responsabilità importanti richieste dalla posizione che lui occupa nel nostro gioco. Più in generale per come giochiamo noi tutti devono prendersi delle responsabilità, in caso contrario andremmo in difficoltà. E non vedo nessuno che si nasconde, tutti sono proattivi e sono soddisfatto di questo.”

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